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Usa, Democratici dichiarano guerra a FCC: no ad abolizione net-neutrality

 Il senatore Charles Schumer vorrebbe utilizzare a suo favore l’arma dei repubblicani, il Congressional Review Act, per fermare l’abolizione della net-neutrality    Mentre in Europa sperimentiamo da poco l’abolizione del roaming, continua l’epopea della Federal Communication Commission (FCC), autorità USA che qualche giorno fa ha annunciato l’abrogazione  della normativa approvata durante la presidenza Obama riguardante…

 Il senatore Charles Schumer vorrebbe utilizzare a suo favore l’arma dei repubblicani, il Congressional Review Act, per fermare l’abolizione della net-neutrality 

 

Mentre in Europa sperimentiamo da poco l’abolizione del roaming, continua l’epopea della Federal Communication Commission (FCC), autorità USA che qualche giorno fa ha annunciato l’abrogazione  della normativa approvata durante la presidenza Obama riguardante la net-neutrality 

Un passo indietro

USASecondo quanto proposto in precedenza dallo stesso Ajit Pai, presidente FCC della presidenza Trump, i fornitori di accesso ad internet come AT&T, Verizon e Comcast potranno differenziale la velocità di accesso garantendo una facilitazione – sia ai fornitori di contenuti che agli utenti – disposti a pagare a seconda delle offerte di servizi cui vogliono accedere, evitando che i fornitori di internet assumano atteggiamenti che scoraggiano la concorrenza e garantendo una velocità maggiore delle piattaforme. Questa, secondo quanto ha detto Pai, l’abolizione della net neutrality è una risposta alla stagnazione del business dell’innovazione la cui responsabilità è sulle spalle della Net Neutrality.

Spetterà, comunque, alla Federal Trade Commission, l’agenzia governativa che si occupa di commercio e concorrenza, garantire che i fornitori di internet non assumano atteggiamenti che possano limitare la concorrenza. In pratica, se un ISP (Internet Service Provider) violerà ciò che ha promesso ai clienti nelle sue condizioni d’uso, dovrà essere la FTC a intervenire per emettere le sanzioni.

Il nuovo quadro normativo ha inserito anche obblighi di trasparenza per gli Internet Service Provider, imponendo una dimensione pubblica del dominio delle informazioni riguardanti i blocchi e i rallentamenti della linea internet causati degli Isp; secondo la Fcc questo è l’unico modo in cui tutelare il consumatore e la Casa Bianca è completamente d’accordo con Pai, favorendo questa iniziativa e coinvolgendo l’ufficio Bilancio che dovrà approvare nuove regole di trasparenza.

Non solo. le nuove norme accentrano il potere sulla neutralità della retea livello federale-

La reazione dei Democratici

“Voteremo per valutare l’operato della Fcc e invalidare la decisione presa la scorsa settimana. E’ nel nostro potere farlo e possiamo anche noi usare il Congressional Review Act a nostro vantaggio”. Questa affermazione riportata da Reuters, è del principale rappresentante del partito Democratico presso la Camera alta del Congresso USA, Charles Schumer di New York, il quale ha intenzione di imporre un voto al senato in sfavore della decisione della FCC permettendo agli USA di tornare alle norme entrate in vigore solo nel 2015, durante la presidenza Obama. In funzione di questo, il senatore vuole avvalersi del Congressional Review Act e cioè la legge che conferisce il potere di revisione delle decisioni delle agenzie federali quali la FCC

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al Congresso stesso. L’arma di Schumer è stata usata già in numerose occasioni dai Repubblicani, ma per invalidare alcune misure appartenenti alla legislazione Obama come le normative sulla privacy online o per la difesa dell’ambiente e del cambiamento climatico.

“Tante storie per niente”, ha dichiarato Ajit Pai su Fox News, rispodendo alle proteste. “Internet diventerà più veloce, non rallentato”.

 

 

 

 

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