skip to Main Content

Changxin

Usa-Cina, ecco il risiko sui semiconduttori

Gli Stati Uniti vogliono attuare un embargo sulle vendite di strumenti di litografia a ultravioletti profondi che vengono utilizzati per produrre i semiconduttori. L'articolo di Giuseppe Gagliano

 

Il CHIPS Act, che fornirebbe 52 miliardi di dollari in sussidi alle società di semiconduttori nazionali ed estere che investono in America, è ancora fermo.

Proprio per questa ragione il governo degli Stati Uniti sta esercitando pressioni sui Paesi Bassi per impedire ad ASML Holding NV di vendere la tecnologia utilizzata per produrre gran parte dei chip mondiali alla Cina. Anche sul governo giapponese Washington sta facendo pressioni per vietare le vendite di tecnologie per la produzione di chip in Cina.

In pratica, gli Stati Uniti vogliono attuare un embargo sulle vendite di strumenti di litografia a ultravioletti profondi che vengono utilizzati per produrre i semiconduttori. Se ciò si realizzasse, questo embargo costituirebbe un vero e proprio attacco all’intera industria cinese dei semiconduttori anche se non impedirebbe alla Cina, come a volte affermato, di produrre i molti prodotti a semiconduttori meno avanzati che produce ora.

Per quanto riguarda un nuovo embargo, olandesi e giapponesi potrebbero non acconsentire alle pressioni statunitensi. Entrambi hanno molto da perdere nel non vendere alla Cina, così come gli americani.

Le vendite di apparecchiature per la produzione di semiconduttori (SPE) ai clienti in Cina sono aumentate del 58% nel 2021, rappresentando il 29% delle vendite mondiali. Tale cifra include le vendite a società non cinesi con stabilimenti in Cina.

La Cina è stato il più grande acquirente mondiale di apparecchiature per la produzione di semiconduttori sia nel 2020 che nel 2021.

Nel 2021 in Cina sono stati prodotti semiconduttori per un valore di 31,2 miliardi di dollari, di cui 12,3 miliardi di dollari sono stati realizzati da società cinesi. Il resto proveniva dalle fabbriche locali di TSMC, Samsung, Intel e altre società straniere.

In confronto, la Cina ha consumato semiconduttori per un valore di 186,5 miliardi di dollari nel 2021, pari al 36,5% del mercato mondiale. Solo il 17% della domanda cinese di semiconduttori è stata soddisfatta dalla produzione in Cina e solo il 7% da società cinesi. È probabile che queste cifre aumentino, ma il fatto resta che la Cina rappresenta un’enorme opportunità di mercato per i produttori di chip.

Back To Top