Buone notizie in casa Twitter, ma solo a metà. La società del sito di microblogging ha messo a segno il primo trimestre in utile da quando il gruppo si è quotato, il 7 novembre 2013. Seppure la notizia è positiva e ha messo il turbo al titolo, l’azienda non può festeggiare a pieno: il numero di utenti, infatti, cresce troppo lentamente.
Nemmeno la rivoluzione apportata alla lunghezza dei tweet (280 caratteri e non più 140) ha attirato più utenti. Il problema della crescita potrebbe risiedere nella difficoltà di utilizzo, come ipotizzato dalla stessa azienda qualche mese fa.
IL PRIMO UTILE METTE TURBO A TITOLO
Nell’ultimo trimestre del 2017, Twitter ha registrato profitti per 91,1 milioni di dollari contro una perdita di 167,1 milioni dello stesso periodo del 2016, mentre i ricavi sono saliti del 2% annuo a 732 milioni di dollari, oltre le attese degli analisti per 687 milioni.
I numeri della trimestrale fanno volare il titolo, che a Wall Street cresce di oltre il 20% a 34,42.
MA GLI UTENTI NON CRESCONO
La notizia del primo utile è positiva, ma i problemi di Twitter non sono certo risolti. Gli utenti, infatti, sono cresciuti solo del 4% annuo a 330 milioni, deludendo anche le attese degli analisti, fissate a 333 milioni. Guardando all’ultimo trimestre, invece, gli utenti sono rimasti fermi al numero del trimestre precedente.
C’è comunque una buona notizia su questo fronte: gli utenti attivi quotidianamente sono aumentati del 12%. Ad incidere sul dato, come spiega Richard Greenfield, analista di BTIG a Bloomberg, dovrebbero essere stati i video e il software che mostra agli utenti i post più rilevanti.
CRESCE LA VENDITA DI DATI
I buoni risultati della trimestrale sono frutto delle performance della vendita di dati e pubblicità nei video. Su 732 milioni di dollari di ricavi, 644 arrivano dalla pubblicità, in crescita dell’1% anno su anno.
QUAL E’ IL PROBLEMA DI TWITTER
Perché Twitter arranca?
Il social è troppo difficile da utilizzare e in tanti, ancora, non riescono a comprendere il meccanismo della piattaforma di microblogging. Lo ha capito anche l’azienda, che dopo ben 10 anni ha lanciato una pubblicità per raccontare cos’è Twitter.
L’annuncio pubblicitario mostra un utente sconvolto, “Kenny G”, che cerca di creare un account, prima che il comico Romesh Ranganathan arrivi a parlargli del processo come fosse una specie di situazione di crisi. Insomma, la pubblicità vuole essere un promemoria che, a più di un decennio dopo il lancio, Twitter sta ancora cercando di spiegare che cosa è.
“Non so cosa fare”, dice Kenny G nella pubblicità. “Non lo capisco.”
Non sei solo, Kenny G.Spiegare Twitter alle masse è stato un serio problema per la compagnia negli ultimi anni, che di conseguenza, ha visto rallentare la crescita degli utenti.
Twitter ha pubblicato altri annunci in passato per cercare di spiegare cos’è Twitter o come usarlo, ma erano molto più seri. Che questa sia la volta buona?