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CUBBIT Cyber Cloud

Tutto su Cubbit, l’azienda con cui Leonardo lavorerà al primo cloud superprotetto

Numeri e business di Cubbit, la società bolognese con cui Leonardo sta attivando una nuova architettura cloud di archiviazione distribuita

Leonardo si allea con Cubbit per il primo cloud superprotetto.

Il gruppo della difesa e aerospazio italiano proteggerà “20 milioni di miliardi” di dati grazie alla tecnologia cloud di “distribuzione geografica del dato” che potenzierà ulteriormente l’attuale capacità dell’azienda in tema di protezione dagli attacchi cyber grazie alla partnership con Cubbit, primo enabler europeo di cloud storage geo-distribuito. È quanto si legge in un comunicato stampa congiunto.

Insieme, le due aziende stanno avviando una nuova architettura cloud in grado di garantire al tempo stesso massima sicurezza e massima fruibilità del dato.

Quindi Leonardo sarà la prima azienda del settore AD&S (Aerospazio Difesa&Sicurezza) ad utilizzare la tecnologia di cloud geo-distribuito sviluppata da Cubbit. I dati verranno difesi grazie a una modalità di criptazione e archiviazione diffusa sulla rete. L’accordo prevede che i siti Leonardo di Genova e Chieti siano i primi ad essere interessati dallo sviluppo della partnership.

Tutti i dettagli su Cubbit, provider europeo di cloud storage distribuito, fondato a Bologna nel 2016 da quattro italiani: Stefano Onofri e Alessandro Cillario entrambi co-ceo, Marco Moschettini e Lorenzo Posani.

COSA FA CUBBIT

Cubbit è il primo enabler europeo di cloud storage geo-distribuito. Come spiegava nel 2021 Forbes “Cubbit non utilizza data center fisici: abilita, invece, data center distribuiti in grado di connettere le risorse internet già presenti nelle case e nelle aziende. Il suo software consente di trasformare qualsiasi dispositivo (server, computer, router, dispositivi IoT, etc.) in uno dei nodi della rete Cubbit”.

Inoltre,  l cloud distribuito di Cubbit si basa su risorse riciclate e dedicate di computing e storage, contribuendo a ottimizzare l’infrastruttura di aziende ed enterprise ad una frazione del costo dei provider di cloud tradizionali, spiega la società nella nota odierna.

GLI INVESTIMENTI

“La startup bolognese nel 2018 è stata accelerata da Techstars a Tel Aviv, l’anno dopo ha raccolto 1 milione da una campagna di crowdfunding su Kickstarter e Indiegogo e nel 2020 2 milioni vincendo lo Sme Instrument Fase 2 del bando dell’Unione Europea Horizon 2020” riassume il Corriere della Sera.

Nel 2021 Cubbit ha chiuso un round di 7 milioni di euro di finanziamenti, di cui 3,5 milioni di euro in aumento di capitale (2,4 milioni in strumenti finanziari partecipativi e 1,1 milioni in debito), scrisse il Sole 24 ore.

Ad oggi ha raccolto più di 12 milioni di euro di investimenti e vanta clienti in oltre 70 paesi, con più di 5000 nodi attivi. Nel 2022 la società ha lanciato Next Generation Cloud (NGC), il primo prodotto di cloud geo-distribuito per aziende e istituzioni di tutte le dimensioni, si legge sul sito web.

PARTNER DI GAIA-X

Cubbit è anche partner di Gaia-X, l’associazione nata con l’obiettivo di creare un’infrastruttura federata di servizi cloud a livello europeo.

AEROPORTO DI BOLOGNA, CNP VITA (UNICREDIT), GRANAROLO E LEONARDO TRA I CLIENTI

Nel 2022 ha lanciato la sua soluzione B2B, che ora conta più di 170 aziende clienti tra cui Aeroporto Marconi di Bologna, Amadori, Bonfiglioli, CNP Vita (Gruppo UniCredit), Granarolo, Leonardo e SCM Group.

IL RISPARMIO RISPETTO A BIG COME AWS, AZURE E GOOGLE CLOUD

Grazie alla soluzione di Cubbit, le Pa italiane potrebbero risparmiare fino all’80% per mettere in sicurezza i propri dati, assicura l’azienda bolognese.

Sono due i pilastri della strategia di Cubbit: una rete di data center geo-distribuiti per “blindare” i dati pubblici e una proposta commerciale che – riporta di recente Corcom – consente di risparmiare fino al 50% al confronto con le soluzioni di Aruba e fino all’80% rispetto a Aws, Azure e Google Cloud. Il tutto con una forte attenzione all’ecosostenibilità: secondo dati forniti da Cubbit il risparmio in termini di CO2 arriva a 25 Kg all’anno per Terabyte archiviato.

I SOCI

Figurano tra i soci di Cubbit: Marco Moschettini, Stefano Onofri, Alessandro Cillario, Lorenzo Posani, Techstars, Barclays, Primo Ventures Sgr Spa, Italian Angels for Growth, GELLIFY, Azimut, CDP Venture Capital Sgr, Family offices e Business Angels.

IL CDA

Compongono il cda Alessandro Cillario (co-ceo), Marco Moschettini, Lorenzo Posani, Gianluca Dettori (Presidente di Primo Ventures), Fabio Nalucci (ceo di Gellify) e Mario Scuderi (Managing Partner di Cdp).

I NUMERI DELL’ULTIMO BIENNIO

Cubbit conta 20 dipendenti. Il valore della produzione al 31 dicembre 2022 è stato di 459mila euro. Un brusco calo rispetto al 2021 quando aveva registrato un valore della produzione pari 1,9milioni di euro. Restano pressoché invariati i costi: 3,1 milioni nel 2022 in confrono a 3,3milioni del 2021.

La società ha chiuso l’esercizio 2022 in perdita: il rosso è pari 2,6 milioni di euro, in aumento rispetto alla perdita dell’esercizio precedente di 1,3 milioni di euro.

L’Indebitamento finanziario netto è pari ad euro 1,4 milioni, in aumento (maggior debito) rispetto all’anno precedente (622mila euro). Nel corso del 2022 l’azienda ha effettuato investimenti in immobilizzazioni immateriali e materiali per un ammontare complessivo di 69mila euro (in diminuzione rispetto a 89mila euro nel 2021). Dall’azienda si fa notare che, come qualsiasi startup e differentemente da un’azienda matura, Cubbit è sottoposta a una serie di investimenti per sviluppare la propria tecnologia e dimostrarne il valore sul mercato.

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