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Copan

Tutto su Copan, l’azienda bresciana che rifornisce di tamponi il mondo

89 milioni di euro di valore di produzione e 12 milioni di euro di utili. Sono i numeri essenziali della società Copan leader nella produzione di tamponi. Tutti i dettagli e le curiosità sull'azienda del bergamasco

Una realtà innovativa come tante altre in Italia, a conduzione famigliare, con la poltrona da amministratore delegato che passa di padre in figlio. O, figlia, come in questo caso. Una multinazionale, sì, ma dalle dimensioni comunque contenute, proprio come tante altre aziende che, coi loro capannoni, punteggiano il Nord Italia. È Copan Spa, azienda nota a pochi, che però sta dando una mano enorme al mondo. Sono infatti suoi i tamponi che, dalla Codogno a Wuhan, il mondo usa per scovare chi è infetto da coronavirus SARS-CoV-2.

COSA FA COPAN

Nome strano, Copan. In passato era l’acronimo di COadiuvanti Per ANalisi, poi nel 2004 ha brevettato una soluzione rivoluzionaria utilizzata nei laboratori di tutto il mondo nell’ambito dei tamponi per la batteriologia e allora c’è stato bisogno di internazionalizzare. Così Copan è diventata COllection and Preservation for ANalysis. E il Gruppo ha aperto una filiale statunitense, a Murrieta, in California, in cui lavorano 47 persone. Sono invece più di 500 i dipendenti, in gran parte donne, in Italia, la cui sede principale si è trasferita da Mantova a Brescia nel 1998. E non è finita qui, perché oltre al quartier generale nel Bresciano e alla sede americana, Copan, che negli ultimi 10 anni ha fatto spesso straordinari al manifestarsi di rischi pandemici, ha aperto diversi avamposti anche nel Sud America e in Asia (in Cina è presente a Shanghai, in Giappone a Kobe).

UNA REALTA’ TUTTA ITALIANA

Ma l’azienda è e resta solidamente italiana. Fondata a Mantova nel 1979 da Giorgio Triva, dal 2014 è presieduta da sua figlia, Stefania. Mentre quel famoso brevetto del 2004 per il tampone “made in Italy” (il FLOQSwabs) che ha permesso a Copan di imporsi sui competitor di tutto il mondo, fu opera di Daniele, fratello dell’odierna CEO, prematuramente scomparso nel 2014. Grazie a quell’invenzione, che assicura agli specialisti l’80 per cento di capacità di raccolta dei campioni, la realtà bresciana è così finita di diritto all’interno del report “1000 Companies to Inspire Europe” a cura di LSEG, il London Stock Exchange Group, elaborato sulla base dei dati finanziari forniti da AFME, Association for Financial Markets in Europe, Bureau van Dijk e IBM.

TAMPONI MADE IN ITALY

La gallina dalle uova d’oro, per Copan, sono appunto gli innovativi dispositivi floccati (comunemente detti tamponi) per il prelievo e la conservazione di campioni microbiologici, cui l’azienda ha comunque voluto affiancare l’attività di automazione di laboratorio, ma che rappresenta circa il 30% del volume d’affari. Le epidemie particolarmente virulente degli ultimi 10 anni e gli altri casi di coronavirus hanno prodotto effetti benefici ai ricavi alla società.

IL SUPER LAVORO DOVUTO ALLE PANDEMIE

Per fare un esempio, la pandemia di influenza suina (con la conseguente richiesta di materiale per analisi virologiche) ha permesso a Copan di passare dai 33 milioni di fatturato del 2008 ai 53 del 2009 (divisi tra i 36 della base bresciana e i 17 della controllata statunitense). Nei periodi meno turbolenti, Copan ha comunque saputo attrarre altri clienti internazionali: i suoi tamponi vengono usati infatti dall’Fbi, da Scotland Yard e dagli inquirenti di diverse parti del mondo nelle delicate indagini forensi. RIS inclusi. Il 90% della sua produzione è destinato all’estero, tranne in questi ultimi giorni, in cui l’emergenza SARS-CoV-2 ha costretto l’azienda bresciana a intensificare gli sforzi per rifornire gli ospedali del Nord Italia.

FATTURATO, SOCI E CONTROLLATE

Nell’insieme, Copan Italia Spa, Copan Flock Technologies (incorporata nel 2019), Copan Wasp e Newlab Engineering hanno un fatturato complessivo che è passato dai 95 milioni del 2016 ai 106 del 2017 per crescere ancora verso i 146 milioni secondo gli ultimi dati (89 milioni il fatturato di Copan spa). Copan Italia spa ha visto crescere gli utili da 7 milioni del 2017 ai 12 milioni nel 2018. Sei i soci di Copan Italia Spa: Giangiulio Stefania e, all’interno della famiglia Triva, Francesca, Alessandro, Giorgio, Ilaria e Stefania. Nell’ultimo periodo il Gruppo ha aperto anche: Copan Diagnostics Inc., Copan Innovation Shanghai Limited e COPAN Industries Inc. per un totale di sei realtà controllate.

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