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Starship

Tutto pronto per il secondo test di volo di Starship

Rinviato a domani il secondo test di volo al razzo di SpaceX, fulcro dell'ambizione del fondatore Elon Musk di colonizzare Marte. La missione arriva sette mesi dopo che il primo grande volo di prova di Starship si è concluso con un'esplosione a pochi minuti dopo il decollo

Nuovo test in vista per Starship, il più grande sistema di trasporto spaziale riutilizzabile della compagnia di Elon Musk, SpaceX, destinato alle future missioni sulla Luna e anche su Marte.

Si svolgerà domani il secondo test di lancio del razzo Starship, dopo che il primo si è concluso con l’esplosione del velivolo a pochi minuti dal decollo lo scorso 20 aprile.

I funzionari della compagnia hanno detto che il razzo è pronto a volare da mesi, in attesa dell’approvazione della licenza da parte della Federal Aviation Administration (Faa), l’Amministrazione federale per l’aviazione degli Stati Uniti che mercoledì ha dato il via libera.

In una nota, la Faa ha annunciato di avere “autorizzato la licenza a SpaceX, che ha rispettato tutti gli standard ambientali, finanziari e di sicurezza”.

Il sistema di lancio riutilizzabile, il più potente mai realizzato, è fondamentale non solo per le ambizioni della società aerospaziale ma anche per il programma Artemis della Nasa, ma il suo primo test di volo integrato fallito ha sollevato preoccupazioni per la sicurezza e l’ambiente.

Comunque la Faa ha dato il via libera a SpaceX, per un lancio inizialmente previsto il 17 novembre. Tuttavia, l’azienda ha rinviato a domani il secondo test di volo di Starship. A comunicarlo è stato il fondatore di SpaceX con un annuncio su X spiegando che è necessario sostituire una delle alette che permettono le manovre del razzo durante la discesa a Terra.

Il volo programmato è uno dei tanti test cruciali nella campagna di sviluppo di SpaceX per costruire un razzo completamente riutilizzabile in grado di inviare circa 150 tonnellate di satelliti nello spazio, così come esseri umani sulla Luna e infine su Marte, ricorda Reuters.

Tutti i dettagli.

I MOTIVI DEL RINVIO DEL SECONDO VOLO

“Dobbiamo rimpiazzare un attuatore a griglia, quindi il lancio è posticipato a sabato”, ha scritto su X Elon Musk. Starship avrebbe dovuto fare il suo secondo test di volo oggi alle 14 ore italiane partendo dalla base di SpaceX a Boca Chica, nel Sud del Texas, ma è stato rinviato di 24 ore, a domani 18 novembre alle 14 ora italiana, con una finestra di lancio di circa 20 minuti.

COSA PREVEDE IL TEST DEL 18 NOVEMBRE

Il nuovo test prevede che la navetta Starship (stadio superiore) e il booster Super Heavy (primo stadio) si separino poco dopo due minuti e mezzo di volo, mandando Starship vicino all’orbita in un giro quasi completo attorno alla Terra prima di gettarsi nell’oceano al largo delle coste delle Hawaii.

Sebbene raggiungere l’orbita vicina con questa missione sia l’obiettivo finale, SpaceX non considera i guasti in volo come gravi battute d’arresto, piuttosto li considera parte del processo di apprendimento e sviluppo. Ed è molto probabile che questo volo possa concludersi con un’altra palla di fuoco come l’ultima volta, segnala Bloomberg.

COM’ERA ANDATO IL PRIMO TEST

Il nuovo test segue infatti quello del 20 aprile che si era concluso con l’esplosione del razzo, nella fase di separazione tra il primo e secondo stadio, e anche ingenti danni alla piattaforma di lancio. Un fallimento messo in conto dai vertici di SpaceX che ha permesso di comprendere molte criticità del sistema e apportare miglioramenti che saranno messi alla prova nel nuovo test. Il fondatore e ceo Musk si era comunque congratulato con i suoi team per quello che considera un primo passo di successo. (Qui la puntata di Spaziale, il podcast di Start Magazine dal titolo: Com’è andato secondo Musk il primo volo di prova del mega razzo Starship).

L’URGENZA

Il primo lancio orbitale di Starship era un evento cruciale non solo per SpaceX, che conta su Starship per ridurre ulteriormente i costi di lancio e aumentare i tassi di lancio, ma anche per la Nasa che ha sborsato circa 4 miliardi di dollari, ricorda ancora Bloomberg. Nel 2021 l’agenzia spaziale americana ha selezionato SpaceX per il suo programma Human Landing System (HLS) per sviluppare versioni di Starship in grado di far atterrare gli astronauti sulla luna con la missione Artemis III al momento prevista nel 2025, il primo atterraggio con equipaggio sulla luna dal 1972.

Senza dimenticare che SpaceX spera un giorno il razzo trasporterà esseri umani e rifornimenti su Marte e oltre.

IL COMMENTO DEGLI ANALISTI

“C’è molto in gioco per il prossimo volo”, ha osservato a Bloomberg Cristina Chaplain, analista spaziale indipendente ed ex direttrice del Government Accountability Office (Gao) che supervisiona i programmi spaziali e di difesa. “È lo sviluppo di razzi. È difficile. Ma è necessario portare a termine con successo il test orbitale per passare alla serie successiva di test”.

“Stiamo solo vedendo se questa cosa può funzionare, arrivare in orbita”, ha aggiunto Chaplain. “Ma vogliamo vedere che abbia risolto i problemi precedenti”.

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