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Cosa non va con Tsmc

L'utile e il fatturato di Tsmc nel primo trimestre del 2024 battono le aspettative. Eppure le sue azioni calano di quasi il 7 per cento: tra un mercato fiacco e una globalizzazione "morente", il colosso dei chip ha tante sfide da affrontare. Tutti i dettagli.

Nel primo trimestre del 2024 la compagnia taiwanese Tsmc, la maggiore produttrice al mondo di semiconduttori su contratto, ha riportato risultati ben superiori alle attese: merito della domanda robusta di microchip avanzati, in particolare di quelli necessari ai sistemi di intelligenza artificiale. Tuttavia, oggi le azioni della società hanno perso circa il 7 per cento alla borsa di Taipei per via delle previsioni non esaltanti sulla richiesta futura di questi componenti elettronici.

Nella lista dei clienti di Tsmc compaiono importanti aziende che sviluppano semiconduttori, come Nvidia, e grandi società tecnologiche come Apple

Tutti i dettagli.

I RISULTATI DI TSMC NEL PRIMO TRIMESTRE DEL 2024

Nel periodo gennaio-marzo 2024 Tsmc ha riportato un fatturato netto di 592,6 miliardi di dollari taiwanesi (18,8 miliardi di dollari statunitensi), rispetto ai 582,9 miliardi stimati dagli analisti. L’utile netto è stato di 225,4 miliardi, contro i 213,5 miliardi attesi.

Su base annua, il fatturato netto è cresciuto del 16,5 per cento e l’utile netto dell’8,9 per cento.

LE PREVISIONI PER IL SECONDO TRIMESTRE

Per il secondo trimestre dell’anno, la dirigenza di Tsmc prevede una domanda forte di chip da tre e cinque nanometri (semplificando: più ridotte sono le dimensioni, più potente ed efficiente è il chip), che sarà però “parzialmente compensata” dal “perdurare della stagionalità” del mercato degli smartphone. I costruttori di smartphone, infatti – ma anche di computer – hanno accumulato grosse quantità di chip durante la pandemia per proteggersi dagli intoppi logistici; adesso, però, si ritrovano con un surplus di componenti e una domanda di dispositivi non più ai livelli del periodo COVID.

Il fatturato previsto di Tsmc per il secondo trimestre del 2024 si aggira tra i 19,6 e i 20,4 miliardi di dollari statunitensi.

Attualmente l’azienda produce microchip da tre nanometri, ma conta di avviare la manifattura di massa di dispositivi da due nanometri nel 2025.

COSA DICONO GLI ANALISTI

Tsmc continua ad avere una posizione dominante nel settore globale delle fonderie – cioè della fase manifatturiera di microchip – con una quota superiore al 60 per cento, secondo i calcoli di Counterpoint. Al secondo posto c’è la sudcoreana Samsung Foundry, con un market share del 14 per cento.

Secondo gli analisti di Conotoxia, l’attuale margine di profitto netto di Tsmc, al 40 per cento, è uno dei più alti nella storia dell’azienda ed è ben più alto della media del settore, al 14 per cento. Un margine così elevato è dovuto alla vendita di chip di piccole dimensioni, che data la loro complessità hanno alti margini.

LE AZIONI CALANO

Oggi le azioni di Tsmc alla borsa di Taipei hanno perso il 6,7 per cento perché l’azienda, contrariamente alle aspettative, non ha rivisto al rialzo i piani di spesa pur prevendo un aumento delle vendite fino al 30 per cento in più nel secondo trimestre del 2024.

Per quest’anno, insomma, la compagnia taiwanese pensa di investire tra i 28 e i 32 miliardi di dollari. E pensa anche che, nonostante la richiesta di microchip per l’intelligenza artificiale, la crescita complessiva del settore non sarà entusiasmante.

TUTTE LE SFIDE PER TSMC, SECONDO MORRIS CHANG

Ma le sfide per Tsmc sono tante. Secondo il suo fondatore, Morris Chang, l’azienda deve riuscire a navigare in una globalizzazione “morente” dopo aver sempre tratto grandi benefici dall’apertura dei commerci internazionali. “TSMC deve anche affrontare sfide legate alle risorse”, ha aggiunto: “terra, acqua, energia, talenti”.

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