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Tsmc

Tutti i piani di Tsmc sui chip da 3 nanometri

La società taiwanese Tsmc ha annunciato oggi l'inizio della produzione di massa dei chip da 3 nanometri, i più avanzati. Ecco dichiarazioni, dati e obiettivi.

La società taiwanese Taiwan Semiconductor Manufacturing Company (TSMC), la maggiore produttrice al mondo di semiconduttori, ha annunciato oggi l’avvio della produzione di massa dei microchip attualmente più avanzati, da 3 nanometri.

PRODUZIONE A TAIWAN

La manifattura sarà localizzata a Taiwan; più precisamente nella città di Tainan, nel sud dell’isola.

COSA HA DETTO IL PRESIDENTE LIU

Il presidente di TSMC, Mark Liu, ha dichiarato che la compagnia “sta mantenendo la sua leadership tecnologica investendo in modo significativo a Taiwan”.

Ha aggiunto – senza tuttavia fornire dettagli – che la domanda di chip da 3 nanometri è “molto forte” ed è trainata dalle nuove tecnologie, come il 5G e il computing ad alte prestazioni. Tra i clienti più importanti dell’azienda ci sono Apple e NVIDIA, che sviluppa principalmente processori grafici.

GLI INVESTIMENTI DI TSMC ALL’ESTERO

TSMC sta realizzando molti investimenti in capacità manifatturiera all’estero, approfittando del contesto globale di “accorciamento” delle filiere dei componenti critici per l’industria e la sicurezza nazionale: i semiconduttori non si utilizzano solamente negli smartphone e nelle automobili, infatti, ma anche nei sistemi d’arma come gli aerei da caccia.

La compagnia sta costruendo una fabbrica di chip in Giappone e sta valutando l’espansione in Germania. Ma è negli Stati Uniti che ha concentrato gli investimenti maggiori: a inizio dicembre ha fatto sapere che spenderà 40 miliardi di dollari per la realizzazione di due stabilimenti manifatturieri in Arizona dove produrrà microchip da 4 e 3 nanometri: le operazioni dovrebbero partire rispettivamente nel 2024 e nel 2026.

Il massiccio investimento di TSMC in America è stato favorito dal CHIPS Act, il piano di Biden per la ricerca scientifica, l’innovazione tecnologica e la produzione di semiconduttori: è diventato legge ad agosto e vale 280 miliardi di dollari in tutto, di cui 52,7 destinati alla manifattura di chip negli Stati Uniti. La legge prevede anche un credito d’imposta sugli investimenti del 25 per cento per le spese nelle attrezzature.

TSMC NON DIMENTICA TAIWAN

Nel suo discorso di oggi a Tainan, Mark Liu ha voluto rassicurare quei taiwanesi spaventati che TSMC possa privilegiare gli investimenti all’estero e trascurare la produzione manifatturiera in patria.

Al contrario, le tecnologie più avanzate, come appunto quelle per la produzione di chip da 3 nanometri, resteranno a Taiwan, con l’obiettivo di mantenere la centralità industriale – e inevitabilmente politica, visto il valore strategico dei semiconduttori – dell’isola.

Oltre ad aver dichiarato più volte che il grosso della capacità manifatturiera resterà concentrata a Taiwan, TSMC ha anche anticipato di stare lavorando alla costruzione di fabbriche per i chip di prossima generazione, da 2 nanometri, che saranno posizionate nel nord e nel centro dell’isola.

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