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Ferrovie, Trenitalia finisce sotto il treno della giustizia per aver ostacolato l’app Trenit!

Fatti, diatriba e scenari sulla disfida tra Trenìt! e Trenitalia (gruppo Ferrovie)

Trenìt! è tornata ad essere operativa. L’applicazione (Android e iOS), con annesso sito web, che consente di monitorare orari e dati dei treni, ha vinto il contenzioso contro Trenitalia (gruppo Ferrovie): i dati e gli orari dei treni non sono coperti da copyright. Andiamo per gradi.

COSA E’ SUCCESSO

Facciamo un passo indietro. Trenìt! è un’applicazione nata nel 2014 dall’omonima startup che fa parte del TechHub London, il più importante incubatore europeo di startup, sponsorizzato da Google.

Il fondatore è Daniele Baroncelli, che già nel 2009 aveva lanciato per il mercato italiano la prima app per consultare gli orari dei treni sugli smartphone Android (tre anni prima che uscisse la app ufficiale di Trenitalia).

Trenitalia ha fatto causa a Trenìt! ritenendo che l’uso dei dati da parte dell’applicazione non rispetti i diritti della controllata di Ferrovie e che sia illegittimo in quanto non autorizzato.

L’applicazione è stata costretta a sospendere il servizio a luglio 2019 (qui i dettagli).

LA SENTENZA DEL GIUDICE

Dopo l’udienza in tribunale, fissata per la settimana successiva a Ferragosto, la sentenza è stata pronunciata il 4 settembre. Trenìt! si è fatta assistere dallo studio e-Lex.

Il giudice ha stabilito che la banca dati degli orari dei treni e i prezzi di questi, non è protetta da diritto d’autore. Se Trenitalia, dunque, dovesse negare l’utilizzo di questi dati, allora potrà essere tacciata di abusare della sua posizione dominante.

Ma c’è di più: per il giudice, infatti, per Trenitalia, controllata da Ferrovie dello Stato al 100%, si applica il codice dell’amministrazione digitale. Questo significa che i dati sono aperti a tutti per definizione.

TRENÌT! È ONLINE

L’app Trenìt! è tornata nuovamente operativa il 6 settembre 2019. L’annuncio della ripresa delle attività è stato accolto, su Facebook, da oltre 13.000 like, oltre 4.000 commenti e 2400 condivisioni.

Trenìt!, dunque, può nuovamente fornire i dati sugli orari dei treni, informando gli utenti (oltre 1 miliardo di utilizzatori) di eventuali ritardi.

UNA VITTORIA A META’

Trenìt! può esultare, ma solo per il momento. Trenitalia, infatti, ha annunciato che non si arrende.

I “dati relativi alle offerte commerciali di Trenitalia sono stati acquisiti da Trenìt! attraverso continue, perduranti e massive interrogazioni del sistema Trenitalia”, sostiene l’azienda in una nota a Wired.

Trenitalia riceve “circa 800mila richieste, con picchi che hanno superato le 14mila richieste ogni 10 minuti” e questo danneggerebbe il sistema dell’azienda, “la cui realizzazione è stata sostenuta da Trenitalia grazie a consistenti investimenti”.

UN SERVIZIO INCOMPLETO (E POCO TRASPARENTE)

Quello che lamenta Trenitalia è anche il fatto che l’applicazione offre all’utente solo offerte e opzioni parziali, senza “un confronto equilibrato” di tutte le soluzioni, precludendo “ad ogni viaggiatore la possibilità di scegliere, con consapevolezza, fra tutte le opzioni di viaggio disponibili”.

RIUTILIZZO A SCOPO DI LUCRO

E ancora. Tra i capi di accusa da parte di Trenitalia c’è anche quello del riutilizzo dei dati a scopo di lucro. L’app contiene, infatti, banner pubblicitari.

IL COMMENTO DI TRENìT!

Se la guerra, dunque, non è finita, la prima battaglia, comunque, è stata vinta da Trenìt! Che in un post su Facebook ha scritto: “Il Tribunale di Roma, a seguito dell’udienza tenutasi a fine agosto, ci ha dato ragione, ritenendo che non ci fossero i presupposti per la sospensione del servizio. È una vittoria per Trenìt!, ma soprattutto per tutti voi che viaggiate in treno, che adesso potete tornare ad utilizzare la vostra app preferita, confrontando tra loro i diversi operatori ferroviari”.

“È anche la vittoria della trasparenza, e del nostro progetto innovativo AltaVelocita.it, che nasce per informare i viaggiatori su quali sono le fasce orarie ed i giorni in cui è più conveniente viaggiare sui treni ad alta velocità”, ha incalzato Trenìt!, aggiungendo che “questa lunga e ingiusta sospensione” ha sicuramente danneggiato la società “in quanto Trenitalia ha deciso di procedere giudiziariamente solo nei confronti di Trenìt! e non anche degli altri soggetti che riutilizzano i dati pubblici sui treni”.

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