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Tiscali Linkem

Tiscali, tutte le novità (e il rosso 2021)

Tiscali: perdita nel 2021, Davide Rota nuovo amministratore delegato, al closing il progetto di fusione Tiscali-Linkem. Fatti, nomi e numeri

 

Al rush finale il progetto di integrazione di Tiscali, società tlc sarda con la maggior copertura di Fibra a disposizione in Italia fondata da Renato Soru, con ramo retail di Linkem, primo operatore negli accessi a banda larga con le tecnologie wireless (Fwa).

Ieri il consiglio di amministrazione di Tiscali ha nominato in qualità di nuovo amministratore delegato Davide Rota, già fondatore e ad di Linkem.

“La nomina di Rota — spiega la nota congiunta — segna un’altra tappa verso il completamento del disegno industriale avviato dal Gruppo Tiscali e dal Gruppo Linkem con la sottoscrizione dell’accordo di fusione del dicembre 2021. L’operazione mira ad integrare in un’unica realtà societaria e commerciale il Gruppo Tiscali e il ramo retail del Gruppo Linkem. Quest’ultimo diventerà il principale azionista di Tiscali con il 62% circa delle azioni.

Quindi, dalla fusione, la società diventerà il quinto operatore del mercato fisso e il primo attore nel segmento degli accessi a banda ultralarga nelle tecnologie Fwa (fixed wireless access) e Ftth (fiber to the home), con una quota di mercato complessiva pari al 19,4% (Fonte dati Agcom).

Infine, l’assemblea degli azionisti di Tiscali ha approvato il bilancio 2021, contrassegnato dalla perdita netta di 20,6 milioni di euro (in leggero miglioramento rispetto a quella del 2020 pari a 22,2 milioni di euro). Allo stesso tempo, l’assise ha approvato un nuovo prestito obbligazionario convertibile e convertendo riservato a Nice&Green S.A. per un importo pari a Euro 90 milioni, “in continuità con i rapporti già in essere con N&G”, aggiunge la nota Tiscali.

Entrambi i management delle società hanno già avviato la predisposizione del Piano industriale congiunto 2022-2025.

Tutti i dettagli.

LA NUOVA GOVERNANCE

Dopo l’elezione del nuovo CdA da parte dell’assemblea, il board di Tiscali ha nominato Davide Rota in qualità di amministratore delegato, mentre il fondatore Renato Soru è stato nominato presidente della società. Rota continuerà a ricoprire la carica di presidente di Linkem, che sarà guidata dal nuovo ad, Massimo Arciulo, nominato a marzo 2022.

L’AZIONARIATO

Quindi, dopo la fusione per incorporazione nella telco, Tiscali passerà sotto il controllo di Linkem (al 62%). Inoltre Soru manterrà una partecipazione diretta ed indiretta in Tiscali per un totale pari al 4,58% mentre il consigliere Alberto Trondoli detiene una partecipazione indiretta in Tiscali S.p.A. tramite Amsicora Srl, la quale detiene l’8,12% del capitale sociale.

Come segnala il Sole 24 Ore, “Davide Rota sarà nuovo ceo, oltre che azionista a titolo personale. «Ho acquisito un numero di azioni che dovrebbe essere coerente con qualche annualità del mio compenso», conferma al Sole 24 Ore Rota che qualifica l’acquisto dei titoli come una «prova della fiducia che ho in questa operazione e in questa società».

LA STRATEGIA DI TISCALI

“Sono trascorsi 3 anni dal mio rientro a Tiscali, che fondai quasi 25 anni fa e che ho già lasciato una prima volta nel 2004” ha commentato Soru. “Nel 2019, insieme a Claudio Costamagna, Alberto Trondoli e alcuni altri soci di Amsicora, abbiamo rilevato la responsabilità di garantire un futuro ad una società che col disimpegno dei precedenti investitori russi viveva un periodo di particolare difficoltà. Il nostro obiettivo era di rimettere maggiormente in equilibrio i conti, rinnovare l’offerta, indirizzare la società sui nuovi servizi in Cloud e infine rafforzarla con una operazione di consolidamento. Questi risultati sono stati raggiunti e l’integrazione con Linkem, oltre al raddoppio del fatturato e al miglioramento dei dati economici e finanziari, porta con sé anche l’arrivo di nuovi importanti azionisti di controllo, capaci di garantire la futura crescita della società” ha dichiarato il fondatore di Tiscali.

I NUMERI DEL 2021

La società di telecomunicazioni ha rilasciato lo scorso 6 aprile i risultati dell’esercizio 2021, chiuso con ricavi pari a 144,2 milioni di euro, pressoché stabili rispetto ai 144 del 2020. Il margine operativo lordo risulta in calo da 29,1 a 28 milioni. L’indebitamento netto era sceso a 88 milioni, tre in meno del valore di inizio anno.

BILANCIO RESTA IN ROSSO

Ma la società ha chiuso di nuovo il bilancio in negativo: ha registrato una perdita di 20,6 milioni di euro nel 2021, anche se in miglioramento di 1,6 milioni di euro rispetto all’esercizio 2020.

IL CALO DELLA BASE CLIENTI BROADBAND FISSO

Inoltre, Tiscali ha registrato un calo della base clienti broadband fisso: circa 351 mila utenti al 31 dicembre 2021, rispetto ai 377 mila utenti al 31 dicembre 2020, pari al 6,9%.

MA IN MIGLIORAMENTO I CLIENTI IN FIBRA

Tuttavia, gruppo ha evidenziato un miglioramento nel mix della base clienti con una significativa crescita del numero di clienti in Fibra, che aumentano del 26,1% passando da 223 mila utenti al 31 dicembre 2020 a 281 mila utenti al 31 dicembre 2021.

AVVIATA LA PREDISPOSIZIONE DEL PIANO INDUSTRIALE CONGIUNTO 2022-2025

Infine, gli amministratori di Tiscali insieme a quelli di Linkem Retail S.r.l., hanno avviato la predisposizione del Piano Industriale 2022-2025 Combined. Tale pano industriale congiunto — spiega la nota — si baserà sui seguenti presupposti: il consolidamento della customer base business to consumer (“B2C”) da realizzarsi prevalentemente attraverso lo sfruttamento delle tecnologie Fibra – Fixed Wireless 5G, di cui l’entità combined sarà leader di mercato; il rafforzamento del segmento business to business (“B2B”) e business to government; lo sfruttamento delle opportunità derivanti dai progetti di “Smart Cities” e dalle esigenze di digitalizzazione della pubblica amministrazione, anche attraverso meccanismi di partenariato pubblico privato; il riposizionamento del brand sui servizi digitali e il rafforzamento delle vendite su canali digitali anche attraverso un maggior focus sul portale Tiscali.it; la minimizzazione degli investimenti non customer related e l’ulteriore riduzione dei costi di rete grazie all’ accordo siglato con Tim su fisso e MVNO.

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