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Tim Telsy

Tim con Telsy lancia antivirus italiano. Ciao ciao Kaspersky

A maggio debutterà l'antivirus made in Italy sviluppato da Telsy, società del gruppo Tim, per clienti business e Pubblica amministrazione. Tutti i dettagli

 

Mossa anti-Kaspersky in arrivo da Tim.

L’operatore tlc lancia sul mercato con Telsy, società del gruppo Tim specializzata in cybersecurity e crittografia, un nuovo sistema antivirus avanzato interamente ‘made in Italy’ e destinato alla clientela Business e alla Pubblica Amministrazione.

Come riferisce la nota di Tim, l’antivirus è “progettato, sviluppato e gestito in Italia”. La nuova soluzione sarà disponibile da maggio.

Quindi proprio in tempo per offrire una soluzione alternativa all’antivirus russo Kaspersky.

Il 18 marzo, il Consiglio dei ministri italiano ha avviato misure per il rafforzamento della sicurezza informatica della Pubblica Amministrazione, decidendo di sostituire tutti i software acquistati da aziende russe.

Inoltre, sempre il 18 marzo il Garante Privacy ha avviato un’istruttoria su rischi connessi all’antivirus Kaspersky

Da Palazzo Chigi al Ministero della Difesa, dal Ministero della Giustizia al Ministero dell’Interno, l’antivirus Kaspersky è attualmente installato su tutti i principali sistemi informatici delle istituzioni italiane.

Ma presto le 2700 Pa che si affidano al software Kaspersky potrebbero sostituirlo: il niet della Consip delinea uno scenario di questo genere.

Con la nuova norma il Governo stanzierà fondi alle Pa per acquistare uno nuovo software (e sostituire così quello Kaspersky). E tra le istituzioni italiane c’è già chi ha detto addio all’antivirus Kaspersky. Il Viminale è stato il primo ad aver disinstallato il virus russo e comunicarlo ufficialmente, come riporta Cybersecitalia.

Ed ecco che Tim propone la sua offerta antivirus al 100% italiana.

Tutti i dettagli.

LA PROPOSTA ANTIVIRUS DI TIM CON TELSY

Secondo la nota, “il nuovo sistema di Endpoint Protection garantisce funzionalità di anti-virus, anti-malware, anti-spyware e anti-ransomware”.

Inoltre, “è il risultato del lavoro di esperti specializzati nella cybersecurity, del Telsy Incident Response Team e della grande esperienza maturata negli anni dall’azienda del Gruppo nella realizzazione di prodotti e servizi per la sicurezza delle informazioni e delle comunicazioni”.

COS’È TELSY

Fondata nel 1971 dall’ingegnere Emilio Martelli, oggi Telsy è il centro di competenza in crittografia, cybersecurity e cyber-resilience del Gruppo Tim. La società fornisce articolazioni di sicurezza per il Governo, supportando la difesa del Sistema Paese nella protezione di dati e comunicazioni.

L’ALLARME DELL’AGENZIA PER LA CYBERSICUREZZA NAZIONALE

Dalla politica alle autorità è stretta sui software russi (tra tutti antivirus Kaspersky) nel nostro paese.

La guerra in Ucraina ha dimostrato che “esiste un conflitto ibrido, parallelo” che “è in grado di fare malissimo”, ha spiegato al Messaggero la vicedirettrice dell’Agenzia cibernetica italiana Nunzia Ciardi. Per questo motivo il governo ha deciso di mettere fuori mercato Kaspersky. “Il problema – ha sottolineato Ciardi – è che la società che lo produce ha sede in un Paese che ha messo l’Italia nella lista delle nazioni ostili. La questione non è tecnica ma geopolitica” ha affermato la vicedirettrice, per la quale non si può correre il “rischio che una società entri sistematicamente nei computer delle nostre amministrazioni”.

COSA PREVEDE IL DECRETO VARATO DAL CDM

Da qui il decreto cosiddetto Kaspersky varato dal Consiglio dei ministri lo scorso 18 marzo.

“Rafforzamento della disciplina sulla cybersicurezza. Al fine di prevenire pregiudizi alla sicurezza delle reti, dei sistemi informativi e dei servizi informatici delle amministrazioni pubbliche, queste procedono tempestivamente alla diversificazione dei prodotti in uso, anche mediante procedure negoziate. Le procedure di acquisto riguarderanno determinate categorie di prodotti e servizi sensibili quali applicativi antivirus, antimalware, endpoint detection and response (EDR) e web application firewall (WAF)”. È quanto si legge nel testo del Comunicato stampa del Consiglio dei Ministri n. 68, al capitolo cybersicurezza, pubblicato dal Governo a seguito del Cdm del 19 marzo 2022.

Dunque le pubbliche amministrazioni sono chiamate a provvedere alla diversificazione degli strumenti sopra menzionati. Un chiaro colpo per i software russi, fra tutti Kaspersky. L’azienda in Italia vanta circa 2.700 partnership con il settore pubblico e circa 10 mila clienti attivi nel mondo business.

IL VIMINALE HA GIÀ DETTO ADDIO ALL’ANTIVIRUS RUSSO

Tra queste, la società russa ha già perso la prima Pa italiana. Il ministero dell’Interno ha disinstallato i prodotti Kaspersky da tutti i sistemi server e client dipartimentali e la sostituzione con software di diversa provenienza.

Ad annunciarlo è stato il 31 marzo “il sottosegretario al Viminale Nicola Molteni nella risposta all’interrogazione del deputato Paolo Romano nella Commissione Affari costituzionali” come riportato da Cybersecurity Italia che ha pubblicato il testo della risposta immediata del Ministero dell’Interno.

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