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Tutte le prossime sfide di Pinterest (con una trimestrale non sfolgorante)

Tutti i numeri di Pinterest sui primi tre mesi del 2019

I mercati non hanno apprezzato. Ieri il titolo Pinterest è crollato del 19% dopo la pubblicazione della prima relazione trimestrale come azienda quotata. Le azioni hanno subito un calo di circa il 15%. Ecco i dettagli sui guadagni presentati dalla piattaforma di scrapbooking.

TRIMESTRALE IN CHIAROSCURO

La compagnia, guidata dal co-fondatore e amministratore delegato Ben Silbermann, ha registrato un fatturato di 202 milioni di dollari e perdite di 41,4 milioni di dollari per i tre mesi terminati il 31 marzo 2019. Questo ha superato le stime di Wall Street di circa 200 milioni di dollari registrando una crescita significativa rispetto ai ricavi del primo trimestre dello scorso anno di 131 milioni di dollari. Tuttavia, le perdite sono state circa tre volte superiori alle stime a 32 centesimi per azione (pari a 41,4 milioni di dollari) contro i circa 10 centesimi preventivati dal mercato.

CRESCONO GLI UTENTI

Pinterest ha registrato 291 milioni di utenti attivi mensili globali (Mau) per il trimestre, un aumento del 22% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, quando aveva 239 milioni di Mau. Bene anche per gli utenti attivi mensili internazionali che hanno registrato una crescita significativa, da 160 milioni nel primo trimestre del 2018 a 206 milioni nel primo trimestre del 2019, con un aumento del 29%.

LA PIATTAFORMA PUNTA ALL’EUROPA

Durante la call con gli analisti sulla trimestrale, Todd Morgenfeld, il Cfo di Pinterest, ha detto che Paesi anglofoni come il Regno Unito e il Canada hanno costituito la maggior parte della crescita internazionale della società. Ora la piattaforma di scrapbooking  punta però all’espansione in Europa. Pinterest ha aperto in sei nuovi mercati nel trimestre precedente, portando la sua presenza in un totale di 13 paesi.

L’ALTERNATIVA A FACEBOOK E INSTAGRAM

Come ha sottolineato il Financial Times, Pinterest si è presentata come un’alternativa coscienziosa agli altri social network della Silicon Valley come Facebook. Ad impensierire inserzionisti ed investitori resta tuttavia il suo lento percorso di monetizzazione. Come la rivale Instagram, di proprietà del gruppo di Zuckerberg, che a marzo ha lanciato una funzione di shopping online, alcuni investitori stanno spingendo la piattaforma di condivisione di immagini a percorrere questa direzione.

IL TITOLO RESTA A GALLA IN BORSA

Pinterest si è quotata ad aprile, con un aumento del 25% durante il suo primo giorno di negoziazione sulla Borsa di New York. La performance del titolo sul mercato pubblico ha continuato a rimanere nella fascia verde, chiudendo a circa l’8% di giovedì a quasi  31 dollari per azione per una capitalizzazione di mercato di  16,7 miliardi di dollari.

L’UNICORNO MIGLIORE AL MOMENTO

Pinterest è tra le ondate di “unicorni” della Silicon Valley che hanno debuttato a Wall Street nel 2019. Venerdì scorso la società di taxi-sharing numero uno al mondo Uber si è affacciata sul mercato azionario seguendo la rivale Lyft. Le prestazioni di Pinterest post-Ipo sono in netto contrasto con le performance dei titoli di Lyft e Uber. Dopo l’Ipo, Lyft ha annunciato entrate quasi raddoppiate per il trimestre conclusosi a marzo, ma anche una perdita trimestrale di 1,1 miliardi di dollari. Le entrate della società di ride-hailing hanno superato le stime di Wall Street di 740 milioni di dollari, ma le perdite sono state molto più alte a causa delle spese alla quotazione.

Peggio ancora per Uber. La società di San Francisco ha raccolto poco più di 8 miliardi di dollari, con una perdita cumulata di 655 milioni di dollari, la peggiore perdita del primo giorno di un’Ipo statunitense. A una settimana dal debutto, il titolo continua a soffrire in Borsa.

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