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Threads di Meta sempre più vicino al Fediverso?

Sono sempre più frequenti le indiscrezioni secondo cui Meta vorrebbe accedere al Fediverso con il suo nuovissimo Threads. L'obiettivo sembra quello di isolare X di Musk

Se su smartphone il Dma, ovvero il corpus comunitario sui mercati digitali, sta costringendo i cosiddetti gatekeeper ad aprire le piattaforme e le app più popolari alla collaborazione con terze parti, perché così vuole Bruxelles in modo da evitare abuso di posizioni dominanti, parallelamente sul web alcune Big Tech stanno accettando l’idea di federarsi in via autonoma (nessuna imposizione via legislatore, insomma) per dare ai propri utenti, per esempio in campo social, la possibilità di dialogare tra loro senza essere più divisi in silos che non comunicano. È il cosiddetto Fediverso che interessa sempre più Meta da quando ha deciso di dichiarare guerra a X con Threads.

COS’È IL FEDIVERSO

Questa volta però Mark Zuckerberg non ha proprio inventato nulla. Anzi, se davvero proseguirà verso il Fediverso andrà a rimorchio di una idea preesistente. Tutto ruota attorno ad ActivityPub, protocollo al quale i siti internet possono scegliere di adeguarsi per legarsi l’uno all’altro. Così facendo si dà vita appunto a una “federazione” di servizi diversi, in grado di comunicare tra loro: il Fediverso, appunto.

COS’È ACTIVITY PUB

ActivityPub è nato nel 2018 dal World Wide Web Consortium, organizzazione non governativa internazionale per lo sviluppo della Rete che intende permettere all’utente di saltellare da un servizio all’altro, portando con sé i suoi contatti.

Era stato persino detto che in tal modo non ci sarebbe stata la classica schedatura dell’iscritto ai fini pubblicitari da parte dei gestori, ma il suo funzionamento e il recente interesse di Meta (che ha nella raccolta dei proventi Adv il proprio core business) lasciano pensare l’opposto, ovvero che con la singola iscrizione l’utente conceda a una pluralità di servizi di spulciare in ciò che combina sul web.

PERCHE’ META PUNTA IL FEDIVERSO

L’ultimo social di Mark Zuckerberg – considerato un po’ da tutti l’anti Twitter – ha raggiunto 130 milioni di utenti attivi mensili e sembra voler consolidare la propria posizione approfittando del periodo di instabilità vissuta dal rivale, X, che dopo l’approdo di Elon Musk ha dovuto fare i conti con fughe di utenti e di sponsor.

Secondo The Verge, che ha sentito in merito il programmatore Alessandro Paluzzi, noto e accreditato insider grazie al reverse engineering, la nuova opzione su cui Threads sta lavorando consentirà di attivare e disattivare la condivisione degli utenti sul fediverse.

TUTTI CONTRO X?

Non dimentichiamo che nell’ultimo periodo il capo di Instagram, Adam Mosseri, ha spiegato attraverso una serie di post che il test attualmente in corso costituisce un piccolo ma significativo passo verso l’interoperabilità di Threads con altre app che utilizzano ActivityPub. Il social più noto della federazione al momento è senza dubbio Mastodon, che rappresenta anch’esso, al pari di Threads, una alternativa ad X.

L’idea alla base sembra insomma quella di voler emarginare sempre più la piattaforma di Musk approfittando del momento di debolezza vissuto dalla sua piattaforma. Il Fediverso è, per sua stessa natura, un posto decentrato e privo di piazze: anche per questo motivo Meta, che è sempre stata al centro del web coi suoi social (Facebook e Instagram) intende presumibilmente entrarvi solo attraverso Threads, lasciando al di fuori del protocollo aperto le piattaforme principali.

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