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Super Siri in arrivo? Anche Apple al lavoro sull’intelligenza artificiale

Apple sarebbe pronta a investire un miliardo di dollari all’anno nello studio e sviluppo di algoritmi di intelligenza artificiale generativa. Cupertino riuscirà a colmare il divario che la separa dalle rivali?

Tra tutti i colossi del tech, finora era il solo a essersi tenuto in disparte nella corsa alla creazione dell’intelligenza artificiale più performante, ma adesso anche Apple sembra decisa a scendere nell’agone per partecipare alla battaglia sulle IA.

COSA DICEVA IL CEO DI APPLE SULL’INTELLIGENZA ARTIFICIALE

Questo nonostante le parole del Ceo Tim Cook avessero lasciato supporre che il Gruppo non intendesse metterla tra le priorità del proprio piano industriale. Non dimentichiamo infatti che il numero 1 di Cupertino presentando la trimestrale di fine inverno aveva detto: “L’Intelligenza Artificiale è un tesoro prezioso che ha grandi potenzialità ma va gestita con cautela perché può diventare in problema per chi la sfrutta e per chi la usa per fini personali”.

IL CAMBIO DI PASSO

Ma a quanto pare le recenti mosse delle rivali hanno convinto l’azienda della Mela morsicata a rivedere le proprie strategie. Secondo Cnbc, che in merito riprende un approfondimento di Bloomberg, Apple sarebbe pronta a investire un miliardo di dollari all’anno nello studio e sviluppo di algoritmi di intelligenza artificiale generativa.

L’obiettivo del colosso di Cupertino sarebbe quello di recuperare il terreno perso finora rispetto alle rivali, connazionali ed estere, che com’è ben noto negli ultimi tempi hanno già provveduto a lanciare nuove creazioni e funzionalità di intelligenza artificiale.

Tra le più attive nel settore, mai così effervescente, spiccano Google, Microsoft e Amazon. Quest’ultima poche settimane fa ha messo 4 miliardi nell’ex startup Anthropic fondata da Dario e Daniela Amodei (in cui stanno scommettendo anche Google e l’ex re delle criptovalute Sam Bankman-Fried).

DUBBI SULLE CIFRE

Se si pensa ai 4 miliardi di quest’ultimo investimento di Amazon, o agli 11 miliardi che Microsoft ha fatto confluire nel motore dell’OpenAi responsabile di ChatGpt, i soldi messi sul piatto da Apple per lo sviluppo di nuove forme di intelligenza artificiale appaiono comunque pochini. L’importo sarebbe insomma ennesima prova del fatto che Cupertino continua a restare piuttosto tiepida al cospetto delle sirene dell’Ai.

LA TASK FORCE DI APPLE SULL’INTELLIGENZA ARTIFICIALE

A ogni modo, per Cnbc e Bloomberg, l’azienda fondata da Steve Jobs avrebbe previsto una task force ad hoc guidata dal vicepresidente senior del machine learning e della strategia per l’intelligenza artificiale, John Giannandrea, il vicepresidente senior dell’ingegneria del software, Craig Federighi, e il capo dei servizi, Eddy Cue.

Il team di esperti di Apple sarebbe al lavoro su un modello di linguaggio che sarà implementato con il lancio di iOS 18. E starebbe finalizzando un chatbot, nome in codice Apple GPT, che come lascia intendere la denominazione (che ovviamente non verrà mantenuta una volta in commercio), pare porsi in concorrenza diretta con ChatGPT di OpenAI.

SUPER SIRI?

Ma, soprattutto, ferverebbero i lavori su una nuova versione dell’assistente virtuale di casa iPhone, Siri, finalmente potenziata dall’automazione intelligente (è rimasta parecchio indietro rispetto ad altri assistenti virtuali come Amazon Alexa e Google Assistant): dovrebbe arrivare nei nostri smartphone entro il prossimo anno, proprio in concomitanza con l’uscita degli iPhone 16.

Sempre secondo le indiscrezioni giornalistiche, l’obiettivo di Apple è foraggiare gli algoritmi per integrare l’intelligenza artificiale e le sue funzionalità così da sfruttarle anche nell’App Messaggi e soprattutto in Apple Music.

Proprio Apple Music deve colmare il gap che si è creato con Spotify che, grazie alla sua partnership con OpenAI, permette all’utente di creare playlist automatiche. In più, dalle informazioni trapelate, in quel di Cupertino si starebbe anche vagliando l’ipotesi di implementare Xcode con l’intelligenza artificiale, in modo che possa assistere gli sviluppatori di app, sulla falsariga di servizi già esistenti come GitHub Copilot di Microsoft.

APPUNTAMENTO AD HALLOWEEN?

Forse si saprà qualcosa in più nel curioso evento di presentazione chiamato “Scary Fast“, che si terrà, come il nome permette di intuire, proprio nella serata di Halloween: il 30 ottobre alle ore 17 californiane, l’una del mattino del 31 ottobre dalle nostre parti.

A giudicare dal formato (solo virtuale, nessun keynote) e dall’ora (molto scomoda per l’Occidente), pare un evento riservato solo agli Stati Uniti o comunque foriero di novità poco interessanti. Ma Cupertino potrebbe smentire coi fatti anche perché potrebbero essere rivelate novità sugli iMac da 24 pollici e su nuovi modelli di MacBook Pro da 14 e 16 pollici, importanti soprattutto laddove dovessero ospitare la nuova generazione del SoC di Apple Silicon della serie “M”.

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