La possibilità, rivelata dal Wall Street Journal, che il governo degli Stati Uniti diventi azionista di alcune società di computing quantistico ha portato a una crescita notevole dei loro titoli in borsa. Le azioni di IonQ, Rigetti e D-Wave Quantum – che, stando all’articolo, hanno discusso con i funzionari dell’amministrazione Trump di un possibile finanziamento pubblico – sono infatti cresciute tra l’8 e il 16 per cento circa.
IL DIPARTIMENTO DEL COMMERCIO NEGA
Più nello specifico, secondo il Wall Street Journal sarà il dipartimento del Commercio a investire nelle società di computing quantistico, ricevendo in cambio delle quote. Il dicastero in questione, sentito da Reuters, ha però negato l’esistenza di queste trattative.
IL CAPITALISMO POLITICO DI TRUMP
Nelle ultime settimane l’amministrazione Trump è già diventata azionista di diverse società, americane e non, attive in settori rilevanti per la sicurezza economica e nazionale degli Stati Uniti: ad esempio delle compagnie minerarie Lithium Americas, Trilogy Metals (entrambe canadesi) e Mp Materials, o del gruppo dei microchip Intel.
Questo intervento diretto nelle aziende “critiche” sembra indicare un allontanamento di Washington dal modello tradizionale basato sui vincoli esterni alle imprese – come i controlli alle esportazioni – e un avvicinamento al cosiddetto “capitalismo di stato” europeo, dove la presenza dello stato nel capitale delle società è molto più frequente.
COS’È IL COMPUTING QUANTISTICO…
Il computing quantistico, semplificando molto, applica i principi della meccanica quantistica – da qui il nome – per raggiungere capacità di calcolo elevatissime. I computer quantistici, a differenza di quelli tradizionali, non “lavorano” infatti sui bit, che sono 0 oppure 1, ma sui qubit, delle particelle subatomiche che possono rappresentare varie combinazioni possibili tra i due valori: è una capacità che si chiama “sovrapposizione quantistica” e che permette ai qubit di “esistere” in più stati nello stesso momento.
Un’altra peculiarità dei computer quantistici è che lavorano sui problemi in maniera parallela, anziché in maniera sequenziale: in sostanza, possono calcolare simultaneamente tantissimi risultati potenziali e svolgere problemi impossibili per gli elaboratori tradizionali, oppure arrivare al risultato molto più velocemente.
Al momento, tuttavia, questi apparecchi vengono utilizzati principalmente in ambiti di ricerca e le applicazioni commerciali sembrano essere ancora lontane.
… E PERCHÉ È UNA TECNOLOGIA CRITICA PER LA SICUREZZA NAZIONALE
Oltre che rivoluzionaria per l’economia, la tecnologia del quantum computing potrebbe rappresentare un’arma formidabile nelle mani dei governi. I computer quantistici potrebbero cioè venire utilizzati per scardinare i sistemi di cifratura odierni, quelli posti a protezione di infrastrutture e dati sensibili: questi sistemi sono tarati per resistere ai computer attualmente in circolazione, che impiegherebbero troppo tempo per arrivare alle combinazioni alfanumeriche impostate; ma i computer quantistici potrebbero “rompere” tali protezioni con relatività facilità.
Già da anni gli Stati Uniti agiscono per impedire alla Cina, la loro principale rivale politica ed economica, di sviluppare tecnologie di quantum computing.
LE AZIENDE
Le maggiori società focalizzate sul computing quantistico sono tutte nordamericane: Rigetti, D-Wave Quantum, Quantum Computing e IonQ. Ma anche in Europa hanno sede delle aziende, come la finlandese Iqm (sostenuta però da capitali americani), la britannica Quantinuum (valutata 10 miliardi di dollari) e la francese Alice & Bob (che a gennaio ha raccolto fondi per 100 milioni di euro).
In Cina, invece, due dei nomi principali sono QuantumCTek e Accelink.






