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SpaceX Galileo

Spazio, l’Ue si rivolgerà a SpaceX o Ula (Boeing-Lockheed Martin) per lanciare Galileo?

Le compagnie aerospaziali americane come SpaceX e United Launch Alliance (joint-venture tra Boeing e Lockheed Martin) potrebbero lanciare missioni per l'Europa (come i satelliti Galileo) dal momento che il lanciatore europeo Ariane 6 sta accumulando ritardi. Fatti, scenari e approfondimenti

Bruxelles potrebbe lanciare i nuovi satelliti Galileo, il sistema satellitare globale di navigazione europeo, con i razzi Falcon Heavy di SpaceX.

Nato alla fine degli anni Novanta, Galileo è il programma di proprietà dell’Ue è un’iniziativa condivisa tra la Commissione europea, l’Agenzia dell’UE per il Programma Spaziale (Euspa) e l’Agenzia Spaziale Europea (Esa).

In una bozza di richiesta ai paesi dell’Ue visionata da Politico, la Commissione intende chiedere il via libera per negoziare “un accordo di sicurezza ad hoc” con gli Stati Uniti affinché le sue compagnie aerospaziali “lancino in via eccezionale i satelliti Galileo” di nuova generazione a causa dei continui ritardi del nuovo lanciatore pesante europeo Ariane 6.

La Commissione ritiene che solo il lanciatore pesante Falcon 9 di SpaceX e il sistema Vulcan di United Launch Alliance (jv tra Boeing e Lockheed Martin) siano all’altezza del compito di inviare in orbita i nuovi satelliti Galileo di geonavigazione dell’Ue, che pesano circa 700 chilogrammi ciascuno.

Tutti i dettagli.

IL LANCIO DEI NUOVI SATELLITI GALILEO

Il sistema Galileo fornisce un servizio di navigazione, posizionamento e tempo globale affidabile e ad alta precisione e si appresta, con lo sviluppo di una seconda generazione di satelliti, ad entrare in una nuova fase.

Come spiega Politico, i satelliti Galileo trasmettono sulla terra una navigazione estremamente accurata e dati temporali precisi e forniscono anche un servizio crittografato top secret per l’utilizzo da parte delle agenzie governative. Ciò significa che i lanci in genere possono essere effettuati solo dal territorio dell’Ue in base a rigide norme di sicurezza.

I RITARDI DELL’ARIANE 6

Ma i ritardi nel veicolo di lancio europeo di nuova generazione, l’Ariane 6, stanno inducendo la Commissione europea a cercare alternative per l’accesso dei paesi all’orbita.

L’Ariane 5 ha effettuato il suo penultimo volo all’inizio di questo mese, il 14 aprile, lanciando la missione dell’Esa Juice in direzione di Giove (Qui l’approfondimento di Startmag sulla missione Esa a caccia di vita sulle lune di Giove).

La società francese ArianeGroup produce i razzi Ariane 5 e Ariane 6, lanciati dallo spazioporto dell’Esa nella Guyana francese, in Sud America. L’Esa, che non è un’istituzione dell’Ue ma aiuta a gestire Galileo e gestisce lo spazioporto della Guyana francese, aveva già cercato opzioni di lancio alternative per i satelliti.

In realtà, riporta ancora Politico, la Commissione europea ha prima cercato di programmare i lanci con i vettori russi Soyuz, ma due tentativi di lancio annullati dopo l’aggressione della Russia all’Ucraina hanno costretto la Commissione a cercare altre opzioni.

FALCON HEAVY DI SPACEX UNICA ALTERNATIVA PER LANCIARE GALILEO

Dunque, a parte Ariane 5 e Soyuz, l’unico altro razzo operativo in grado di trasportare la massa del satellite è il Falcon Heavy di SpaceX, sottolinea Politico.

Anche l’imminente razzo Vulcan Centaur dell’Ula sarebbe un valido veicolo di lancio per Galileo. Sebbene il suo debutto sia attualmente previsto per maggio, non sembra molto probabile inserire nella programmazione del Vulcan un lancio di Galileo prima della fine del 2024.

Con un arretrato di lanci di Galileo che risalgono al 2017, Falcon Heavy potrebbe colmare il divario.

QUESTIONE DI SICUREZZA

Dal momento che finora l’Ue ha gestito la produzione e il lancio dei satelliti Galileo interamente in Europa, le preoccupazioni per la sicurezza dell’Ue relative agli aspetti riservati del veicolo spaziale erano ridotte al minimo. Sarebbe quindi necessaria molta più burocrazia per portare i satelliti classificati nello spazio utilizzando il veicolo di lancio di un altro paese.

IN CERCA DI ACCORDO

“In considerazione delle informazioni sensibili per la sicurezza… incluse nei satelliti Galileo, è necessario un accordo di sicurezza ad hoc legalmente vincolante con [gli] Stati Uniti, al fine di proteggere l’integrità dei satelliti e della costellazione Galileo”, si legge in una bozza proposta della Commissione vista da Politico.

Infine, spetterà ai paesi dell’Ue approvare i negoziati per un accordo, che rientrerebbe nell’ambito degli accordi permanenti sullo scambio di informazioni classificate, afferma la proposta dell’esecutivo europeo.

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