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Iride

Spazio, ecco tutte le aziende italiane che lavorano alla costellazione Iride

Tra le aziende che concorrono, a vario titolo, al programma Iride, uno tra i più importanti programmi spaziali satellitari europei di Osservazione della Terra, ci sono Leonardo, Thales Alenia Space Italia, Sital, D-Orbit, Argotec, Telespazio, Ohb Italia e Optec

 

L’Italia punta su Iride, la costellazione destinata a diventare il più importante programma satellitare per l’osservazione della Terra in orbita bassa.

Nella giornata internazionale dell’esplorazione spaziale umana — riferisce una nota del Mimit — il ministro delle Imprese e del Made in Italy, con delega alle politiche spaziali e aerospaziali, Adolfo Urso ha fatto visita al Centro europeo per l’osservazione della Terra (Esrin) dell’Agenzia Spaziale Europea (Esa) di Frascati, partecipando all’evento di presentazione delle imprese che realizzeranno il progetto Iride, una delle più grandi costellazioni in Europa per l’Osservazione della Terra e che l’Italia, per iniziativa del governo, si prepara a costruire con i fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr).

Il Pnrr riserva infatti al programma circa 1,1 miliardi di euro. La costellazione satellitare italiana che sarà realizzata entro il 2026, con il supporto dell’Esa e dell’Agenzia Spaziale Italiana (Asi).

Nelle scorse settimane l’Esa ha assegnato i contratti alle aziende italiane per la definizione completa della costellazione Iride, in linea con la tabella di marcia prefissata (necessità della firma entro il 31 marzo), in coerenza con le direttive relative ai fondi del Pnrr. Entro la fine del 2025, è inoltre previsto l’affidamento opzionale del secondo lotto di satelliti, per un investimento complessivo di circa 126 milioni.

Il comparto industriale spaziale italiano partecipa al progetto con oltre 47 aziende, che costruiranno il sistema e offriranno servizi agli utenti.

Con Iride si apre una frontiera innovativa per lo sviluppo di applicazioni da parte di piccole e medie imprese, startup e industrie del settore geospaziale. I suoi dati permetteranno di studiare le condizioni climatiche e ambientali del nostro Paese, per monitorare e gestire fenomeni naturali critici dovuti al cambiamento climatico (come l’erosione costiera, gli incendi e il dissesto idrogeologico) e per studiare le caratteristiche dell’aria e le condizioni meteorologiche.

Tutti i dettagli.

IL PROGETTO IRIDE

La costellazione satellitare – i contratti firmati prevedono 34 satelliti che saranno lanciati con Vega C, con un’opzione addizionale per altri 35 – insieme ad altri sistemi spaziali nazionali ed europei, è concepita per servire le Amministrazioni Pubbliche, quali la Protezione Civile e molte altre.

Si tratta di una costellazione ibrida composta da satelliti di classe diversa con sensori per l’osservazione della terra dedicati; un sistema end-to-end costituito da un insieme di sotto-costellazioni di satelliti in orbita bassa (Low Earth Orbit), dalla infrastruttura operativa a terra (Downstream e dai servizi destinati alla Pubblica Amministrazione italiana.

La costellazione made in Italy offrirà 8 macro servizi relativi al monitoraggio marino e costiero, alla qualità dell’aria, al monitoraggio dei movimenti del terreno, alla copertura del suolo, all’idro meteo clima, al monitoraggio delle risorse idriche, alla gestione delle emergenze e alla sicurezza, fornendo dati analitici per lo sviluppo di applicazioni commerciali da parte di startup, piccole e medie imprese e industrie di settore.

LA TRAIETTORIA TRACCIATA DAL MINISTRO URSO

“Oggi diamo realtà al progetto Iride – ha affermato il ministro Urso nel suo intervento – un risultato che è il primo dei traguardi stabiliti dal PNRR: l’invito ora è di lavorare con costanza e con il massimo impegno affinché l’Italia possa usufruire della costellazione IRIDE dal 2026. La presenza a questo evento di tutta la filiera che parteciperà alla realizzazione della costellazione satellitare conferma l’ampia collaborazione in questo progetto che avrà ricadute importanti sull’intero territorio italiano. Il nostro Paese e l’Europa ci guardano e sono sicuro che grazie alla nostra esperienza scientifica, tecnologica e industriale, l’Italia saprà, anche in questo frangente, essere all’altezza delle aspettative”.

I PRIMI CONTRATTI ASSEGNATI A ORGOTEC E OHB ITALIA

Lo scorso dicembre l’Esa ha assegnato i primi due contratti, del valore complessivo di 68 milioni, che prevedono la costruzione di 22 satelliti. Il primo relativo allo sviluppo di 10 satelliti (con l’opzione per altri 15) aggiudicato a Argotec che guida il team costituito da Officina Stellare e Rhea System. L’altro contratto, assegnato a OHB Italia, prevede lo sviluppo e la consegna di un primo lotto di 12 satelliti con l’opzione per altri 15, Il team industriale guidato da OHB Italia comprende i partner OPTEC, Telespazio e Aresys.

A THALES ALENIA SPACE I CONTRATTI PER I SATELLITI SAR E UN SATELLITE BASATO SU TECNOLOGICA OTTICA

Thales Alenia Space (Thales 67% e Leonardo 33%) ha firmato con l’Esa un contratto per la fornitura di un primo gruppo di 6 satelliti di piccole dimensioni basati su tecnologia SAR (Synthetic Aperture Radar) e un contratto per la fornitura di un satellite basato su tecnologia ottica della Costellazione italiana di Osservazione della terra Iride. Il valore dei contratti è fino a 230 milioni di euro. Entrambi i gruppi di satelliti utilizzano la piattaforma innovativa e modulare NIMBUS (New Italian Micro Bus) di circa 170 KG. NIMBUS è un prodotto di Thales Alenia Space ad elevate prestazioni, realizzato in tempi rapidi per costellazioni ad alta rivisita ed elevata capacità produttiva.

A SITAEL UN CONTRATTO PER LA FORNITURA DI QUATTRO SATELLITI PLATINO

Anche Sitael ha firmato con l’Esa un contratto per la fornitura di quattro satelliti Platino con strumentazione ottica iperspettrale realizzata da Leonardo per la Costellazione di Osservazione della Terra Iride.

I satelliti Platino iperspettrali, la cui realizzazione impiegherà 100 ingegneri e fisici altamente specializzati e tre anni di lavoro, inizieranno ad operare nel 2026. Il programma PLATiNO – sviluppato da SITAEL insieme a Thales Alenia Space), Leonardo e Airbus Italia grazie a un contratto di sviluppo tecnologico con l’Asi.

A D-ORBIT CONTRATTO PER UN SATELLITE IN GRADO DI FORNIRE IMMAGINI AD ALTA RISOLUZIONE

Inoltre, anche D-Orbit si è aggiudicata un contratto dall’Esa per fornire un satellite in grado di fornire immagini ad alta risoluzione. La parte principale della commessa da 26 milioni di euro è per D-Orbit, il sensore è invece realizzato da un’altra azienda italiana, MetaSensing.

AD EXPRIVIA LA COMMESSA PER IL PAYLOAD DATA GROUND SEGMENT INSIEME A TELESPAZIO, PLANETEK, SERCO E ARESYS

Ancora Exprivia, società quotata su Euronext Milan e attiva nello sviluppo di tecnologie software innovative e di prestazione di servizi IT, si è aggiudicata un contratto da 25 milioni di euro per guidare il progetto per la fornitura del Payload Data Ground Segment (PDGS) della costellazione satellitare italiana IRIDE. Nella realizzazione del PDGS, Exprivia guiderà un gruppo di aziende italiane composto da Telespazio, Planetek Italia, Serco Italia e Aresys.

TELESPAZIO SI AGGIUDICA GARA ESA PER FOS

Invece Telespazio (Leonardo 67% e Thales 33%), si è aggiudicata la gara dell’Esa per fornire il Flight Operations Segment (FOS) della costellazione satellitare italiana Iride, relativamente alle piattaforme Nimbus e Platino. Il contratto per il segmento FOS ha un valore di circa 21 milioni di euro. Telespazio in qualità di capocommessa si avvarrà di un team industriale nazionale costituito da Aiko, Leonardo, Next Ingegneria dei Sistemi, Planetek Italia, Serco Italia e Thales Alenia Space Italia.

E-GEOS REALIZZERÀ L’INFRASTRUTTURA PER L’ACCESSO AI DATI E SERVIZI DI IRIDE

Infine, la società e-Geos (80% Telespazio – 20% Asi) si è aggiudicata una gara dell’Agenzia spaziale europea (Esa) per realizzare l’infrastruttura per l’accesso ai dati e ai servizi di Iride.

“Il market place digitale di Iride garantirà un punto di accesso unico, affidabile e cyber-protetto per enti istituzionali e clienti commerciali – spiega e-Geos in una nota – trasformando l’osservazione della Terra in un patrimonio di informazioni e analisi di utilità collettiva, favorendo l’adozione dei servizi di geoinformazione nel quotidiano”. e-Geos sarà alla guida di un team industriale che vede anche la partecipazione di Leonardo, Telespazio, Planetek Italia, Serco, Exprivia e Atos.

LA TABELLA DI MARCIA

Siamo molto soddisfatti del lavoro fatto dal team integrato Esa-Asi per lo sviluppo di Iride e del lavoro fatto con le aziende italiane “che sono state capaci di rispondere alle gare in tempi molto stretti, tempi imposti dal Pnrr e dalla Commissione europea per l’Italia. Un grande successo di tutti. Ma questa è solo la fase uno, adesso bisogna lavorare per realizzare quanto previsto per arrivare puntali alla data del lancio alla fine del 2025” ha commentato Simonetta Cheli, direttore dei Programmi di Osservazione della Terra dell’Agenzia spaziale europea e e capo dell’Esrin.

“L’Europa – ha aggiunto Simonetta Cheli – guadagna un sistema complementare nazionale al sistema europeo Copernicus con dati in più, con risoluzioni maggiori e con una ripetitività in termini di revisit sull’Italia, che non vuol dire solo l’Italia ma anche il Mediterraneo”.

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