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Lanciatore ArianeGroup

Spazio, la Francia punta a battere SpaceX con il lanciatore riutilizzabile di ArianeGroup?

La società europea ArianeGroup seguirà SpaceX e svilupperà il proprio lanciatore riutilizzabile… e l’Italia?   Con Maia di ArianeGroup la Francia punta a sorpassare l’americana SpaceX e il suo razzo Falcon 9 riutilizzabile nella corsa all’accesso spaziale. La società franco-tedesca ArianeGroup, prime contractor del lanciatore Ariane, seguirà infatti le orme degli americani e svilupperà il…

 

Con Maia di ArianeGroup la Francia punta a sorpassare l’americana SpaceX e il suo razzo Falcon 9 riutilizzabile nella corsa all’accesso spaziale.

La società franco-tedesca ArianeGroup, prime contractor del lanciatore Ariane, seguirà infatti le orme degli americani e svilupperà il proprio lanciatore riutilizzabile. Lo ha annunciato ieri il ministro dell’Economia francese, Bruno Le Maire, delineando la strategia spaziale della Francia con un investimento da parte dello Stato francese di 1,5 miliardi di euro.

Questo lanciatore chiamato Maia “deve poter essere operativo nel 2026”, ha affermato Le Maire. Il nuovo lanciatore francese servirà anche a “rimettere un po’ di concorrenza nel mondo dello spazio”.

La Francia sembra aver risposto all’appello di Josef Aschbacher, il nuovo direttore generale dell’Esa, l’Agenzia spaziale europea, che ritiene SpaceX un rischio per il Vecchio continente. Secondo lui – lo ha detto al Financial Times – i governi europei dovrebbero mettere a punto un’azione coordinata per respingere le ambizioni di Musk di dominare lo spazio.

Anche se Parigi punta a far da sola. E l’Italia? Proprio il 26 novembre il ministro per l’Innovazione italiano Vittorio Colao e Bruno Le Maire hanno firmato un accordo sui lanciatori al termine “di tre mesi di intensi negoziati”.

L’intesa punta a consolidare la cooperazione franco-italiana sui lanciatori europei, costruita sui futuri lanciatori Ariane 6 (destinato a portare i satelliti in orbita alta) e Vega C (per i satelliti medio-piccoli in orbita bassa). Quest’ultimo è prodotto dall’industria italiana Avio. I voli inaugurali di entrambi i nuovi lanciatori sono slittati a causa della crisi Covid, previsti ora nella metà del 2022.

Al momento Avio sta lavorando anche su Vega E, ultima evoluzione del lanciatore Vega. Ma il futuro mini lanciatore riutilizzabile Maia farà concorrenza diretta al vettore di Avio?

LA STRATEGIA DELINEATA DAL MINISTRO LE MAIRE

L’Europa “ha perso il turno del lanciatore riutilizzabile e siamo rimasti indietro rispetto ai nostri partner americani che hanno sviluppato SpaceX e Falcon 9, e questo ritardo deve essere recuperato”, ha aggiunto Le Maire, presentando il nuovo piano strategico della Francia per lo spazio che prevede 1,5 miliardi di euro di investimenti all’interno del piano ‘Francia 2030’.

“Stiamo per rimediare a una cattiva scelta strategica fatta dieci anni fa affinché Francia ed Europa abbiano finalmente un lanciatore riutilizzabile”, ha sottolineato il ministro francese, aggiungendo di essere “convinto che questo approccio sia complementare ad Ariane 6”.

ARIANEGROUP AL LAVORO SUL MINI LANCIATORE RIUTILIZZABILE MAIA

Primo atto della nuova strategia spaziale francese è quindi il progetto di mini-lanciatore riutilizzabile, chiamato Maia, sviluppato da Ariane Group, produttore del razzo Ariane.

La mente dietro al progetto è l’ingegnere italiana Morena Bernardini, direttore della strategia di Ariane Group. “Lo ha proposto, voluto, elaborato e portato ai massimi livelli” ha commentato un addetto ai lavori a Startmag.

IL PRIMO VOLO COMMERCIALE

Il primo volo commerciale di questo piccolo lanciatore è previsto per il 2026.

“La scadenza è stretta ma è giustificata perché Ariane Group, che è su iniziativa del progetto, non parte da zero. Sarà basato infatti sul dimostratore Themis, il cui sviluppo è stato lanciato lo scorso anno.

MODELLO NASA-SPACEX

Infine, per il ministro francese Le Maire è necessario anche guardare al modello operativo americano per competere con SpaceX.

È necessario adottare il metodo del partenariato pubblico-privato che tanto ha riscosso con il tandem Nasa-SpaceX e investire di più.

“Non si tratta di adottare una modalità operativa simile a quella messa in campo per il programma Ariane, il cui pilotaggio troppo “istituzionale” secondo le parole di Le Maire ha mostrato i suoi limiti” sottolinea La Tribune.

LE MAIRE: “BASTA CONDIVISIONE DEI COMPITI TRA FRANCESI, TEDESCHI E ITALIANI”

“Questa volta dimentichiamo la condivisione dei compiti, oggetto di battibecchi. I francesi, i tedeschi e gli italiani se la caveranno da soli prima – forse – di ritrovarsi in gara. Obiettivo: sfidare i maggiori player industriali europei all’idea che “vince il migliore”. “È bene rimettere un po’ di rivalità e competizione nel mondo dello spazio”, teorizza Bruno Le Maire, ripreso da La Tribune.

Parole che cozzano con gli impegni presi a fine novembre con l’intesa italo-francese per consolidare la cooperazione tra i due Paesi sui lanciatori, basata sui lanciatori Ariane 6 e Vega C. Questo accordo pone, in particolare, le fondamenta per una maggiore competitività sia della propulsione liquida, sia di quella solida, grazie alle ottimizzazioni industriali e alla potenziata cooperazione concordata dai gruppi di lavoro.

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