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Sony

Perché Sony produce semiconduttori in Thailandia?

Sony ha avviato le operazioni in una nuova fabbrica in Thailandia, dedicati ai sensori di immagine per le auto a guida assistita. L'azienda giapponese è attirata dai bassi costi del lavoro, ma saprà trovare manodopera qualificata?

La compagnia giapponese di elettronica Sony ha annunciato giovedì di aver avviato le operazioni in una nuova fabbrica di semiconduttori in Thailandia, dedicata ai sensori di immagine per i sistemi di guida assistita delle automobili, che aiutano a individuare pedoni e ostacoli vari.

QUANTO HA SPESO SONY PER LA NUOVA FABBRICA IN THAILANDIA

Sony ha investito circa 10 miliardi di yen (66 milioni di dollari) per costruire la nuova fabbrica, che si trova nelle vicinanze di uno stabilimento già esistente nella provincia di Pathum Thani, nella Thailandia centrale. La nuova struttura ha aumentato del 70 per cento la scala produttiva del sito e dovrebbe permettere la creazione di duemila posti di lavoro, di cui in buona parte ingegneri.

COME FUNZIONA IL CICLO PRODUTTIVO

La fabbrica è integrata in una filiera che inizia in Giappone, dove avviene la lavorazione iniziale dei circuiti sui wafer (delle “fette” di materiale semiconduttore), i quali vengono successivamente esportati in Thailandia per il taglio e il confezionamento in prodotti finiti, cioè – come detto – sensori di immagine per i sistemi di guida assistita.

LE PREVISIONI SUL MERCATO DELLA GUIDA ASSISTITA

Sony stima che lo sviluppo della guida assistita e autonoma porterà a un aumento della domanda dei suoi sensori di immagine ad alte prestazioni: la società prevede di raggiungere nel 2025 una quota del 25 per cento in questo mercato, il 14 per cento in più rispetto ai livelli attuali.

NON SOLO SENSORI PER LE AUTO: ANCHE HARD DISK PER I CENTRI DATI

Oltre ai sensori per la mobilità, la nuova fabbrica thailandese produrrà anche diodi laser per gli hard-disk ad elevata capacità, utilizzati nei centri dati. Questi diodi verranno forniti a Seagate Technology, azienda statunitense specializzata nello stoccaggio di dati.

I VANTAGGI DELLA THAILANDIA

I vantaggi principali della Thailandia come postazione manifatturiera sono – a detta della sussidiaria locale del gruppo giapponese, Sony Device Technology (Thailand) – “i vantaggi significativi in termini di costi, inclusi i costi del lavoro”. Questi ultimi, tuttavia, dovrebbero presto aumentare, visto che il governo thailandese ha annunciato l’intenzione di alzare il salario minimo.

Più che il costo della manodopera, però, per Sony il vero problema potrebbe essere la disponibilità di lavoratori sufficientemente qualificati. L’azienda, infatti, ha fatto sapere di voler avviare iniziative di collaborazione con le università thailandesi per la ricerca e l’assunzione di ingegneri.

A questo proposito, la strategia della Thailandia per l’intelligenza artificiale prevede anche lo sviluppo di una forza-lavoro specializzata nelle nuove tecnologie: verranno infatti stanziati 1 miliardo di baht (circa 30 milioni di dollari) per la formazione di trentamila lavoratori nel campo dell’intelligenza artificiale.

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