E’ possibile monetizzare il tempo trascorso sui social network? Secondo i creatori di Worldz.net, non è solo possibile, ma auspicabile per tutti. Abbiamo intervitato Joshua Priore, tra i fondatori di Worldz
I social network catturano sempre più la nostra attenzione e il nostro tempo. Ma è possibile dare un valore economico a questo tempo, e monetizzarlo? Worldz.net sostiene di si, e lo fa puntando sull’ecommerce.
Mai più senza. Giovani (e meno giovani) non saprebbero più a rinunciare ai social network come Facebook, Twitter e Snapchat. I social network sono anche una grande risorsa per il mondo dell’e-commerce, che non solo li usa per veicolare la propria pubblicità ed entrare in contatto con il proprio pubblico, ma che attraverso queste piattaforme (nelle quali riversiamo gusti, abitudini e preferenze) studia e tenta di capire i propri potenziali acquirenti.
Quanto le piattaforme social siano diventate importante ai nostri giorni lo ha ben compreso è Joshua Priore, Founder, Ceo e Digital Marketing di Worldz.net, startup che promette di monetizzare il tempo trascorso sui social network, puntando sul’e-commerce.
Quanto tempo trascorriamo sui social
I dati arrivano dall’ultimo rapporto di ComScore: su 5 minuti online, 1 minuto è trascorso sui social network, seguiti dalle email e dai servizi di messaggistica istantanea come WhatsApp e Messenger.
Non solo. I dati ComScore ci rivelano anche che la piattaforma più amata dai Millenials, cioè la generazione compresa tra i 18-34 anni, sia Facebook. I giovani passano 2,5 volte in piu’ di tempo su Facebook rispetto ad altre piattaforme come Snapchat,che però è in forte crescita e si piazza al secondo posto.
Come monetizzare il tempo sui social network
Il tempo trascorso sui social network potrebbe anche non esser “sprecato”. O almeno, non lo sarà se si sceglie di affidarsi a Worldz.net, una startup che ha dato vita ad un algoritmo che monetizza il tempo passato sulle piattaforme social. L’algoritmo riesca a captare la popolarità degli utenti di Facebook e attribuire un valore economico al loro tempo sui social. Il valore economico potrà essere utilizzato come sconto giornaliero per gli acquisti sugli eCommerce partner di Worldz.

Per comprendere meglio il meccanismo e il funzionamento di Worldz abbiamo fatto quattro chiacchiere con Joshua Priore.
Iniziamo inquadrando bene Worldz: cos’è e come funziona.
Worldz promette una valutazione delle nostre attività social: come è fatto questo calcolo?
Il calcolo è fatto dal nostro algoritmo proprietario che si basa su una serie di fattori, tra cui likes, commenti, condivisioni, ed altre interazioni che avvengono tra gli utenti. Ovviamente non posso svelare il ragionamento del nostro algoritmo perché è frutto di anni di studi.
La “qualità” di quello che scriviamo online è in qualche modo misurata e premiata? O chi ad esempio sostiene “bufale”, ma ha molti seguaci, vale più di un ricercatore con una rete meno estesa?
Assolutamente l’algoritmo premia gli utenti autentici. Abbiamo effettuato vari studi e test per non consentire ad utenti fake di ottenere punteggi elevati. Ovviamente però, utenti fake che hanno una rete estesa che interagisce attivamente, vengono comunque valorizzati perché a tutti gli effetti rappresentano vettori commerciali per gli e-commerce.
In molti negli ultimi anni hanno sostenuto che i colossi social si arricchiscano “sulle spalle degli utenti” ed hanno proposto metodi per “remunerare” le azioni social. La pensate allo stesso modo?
Beh il nostro interesse non è contro tendente rispetto alla missione dei social network oggi. Basti pensare al fatto che Facebook sta cercando un modo per remunerare i suoi utenti quando effettuano condivisioni. Youtube lo fa da anni e, infatti, utilizza uno dei metodi migliori per la sostenibilità aziendale di una startup (ora non più, certo). Uno studio condotto sui nostri utenti dimostra anzi che, una volta scoperto il proprio valore economico di popolarità, gli utenti condividono di più per far crescere il Worldz Wallet. Ancora una volta Worldz cerca di fare anche gli interessi dei social network come Facebook, oltre che degli utenti.
Come definiresti Worldz: un marketplace o una buona idea di marketing?
Attualmente Worldz rappresenta una soluzione per un “pagamento” alternativo a quello consueto. Forse diventeremo un Marketplace, ma non è detto, o forse porteremo il nostro sistema anche sul retail. Tutto dipende da come si evolverà il mercato. Siamo una startup, la cosa migliore che possiamo fare è adattarci al cambiamento, che sarà comunque più veloce di noi.
In quali store è già possibile spendere i crediti Worldz? A quali big player puntate? E come intendete ampliare questa rete?
Attualmente è possibile acquistare su store come GaetaSport.com, Socksiete.com, PaddleShop.com ed altri. A breve verranno rilasciati una nuova decina di e-commerce. Inoltre stiamo lavorando contemporaneamente su più fronti per garantire l’utilizzo della piattaforma a qualsiasi grandezza di cliente, coprendo il mercato PrestaShop (grazie al nostro partner tecnologico Cippest.it, prima agenzia certificata PrestaShop in Italia), quello WooCommerce, che purtroppo rappresenta una vera sfida a causa dell’alta frammentazione dei clienti e quello Magento. Per quanto riguarda i Top player beh, lo scoprirete presto perché abbiamo trattative Top Secret.