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Mediapro

Sky, tutte le ultime pallonate fra Mediapro e Lega Serie A sui diritti tv

L’assemblea di Lega di Serie A ha votato all’unanimità la risoluzione del contratto con Mediapro ed ora torna in gioco Sky. Fatti, approfondimenti e scenari nell’articolo di Giusy Caretto Siamo punto a capo, come si suol dire. L’assemblea di Lega di Serie A ieri ha votato all’unanimità la risoluzione del contratto con Mediapro, che si…

Siamo punto a capo, come si suol dire. L’assemblea di Lega di Serie A ieri ha votato all’unanimità la risoluzione del contratto con Mediapro, che si era aggiudicato i diritti Tv per la trasmissione delle partite della massima serie di calcio offrendo 1050 milioni a stagione per il triennio 2018-2021. I club avrebbero ritenuto insufficienti le garanzie finanziarie presentate dalla società spagnola.

Torna in gioco Sky, dunque, che sembrerebbe la favorita per una trattativa privata con la Lega. Ma ripercorriamo tutta la vicenda per vedere che cosa succederà ora.

UNA LUNGA STORIA

La storia dei diritti Tv della Serie A è ancora tutta da giocare, ma le vicende si suggeguono oramai da mesi: la Lega li ha venduti a Mediapro per 1050 milioni a stagione, mentre Sky e Mediaset si erano fermate ad un’offerta di 830 mila euro, ma il Tribunale di Milano ha bocciato il bando di rivendita dei diritti redatto dalla società spagnola e, così, quest’ultima non ha fornito le garanzie finanziarie richieste. E la cosa non è piaciuta all’Italia.

MEDIAPRO HA PROVATO A RECUPERARE

Messa alle strette, in realtà, Mediapro ha provato a recuperare. Ieri, il gruppo spagnolo si era impegnato a versare 186 milioni a garanzia supplementare, a titolo di caparra confirmatoria per l’aggiudicazione dei diritti. Soldi che si sarebbero aggiunti alla prima rata di luglio da 203 milioni. La garanzia, però, era condizionata alla possibilità per Mediapro di commercializzare i diritti.

UN CANALE DEDICATO

La società spagnola, proprio per garantirsi un ritorno economico adeguato, ieri era tornata all’attacco riproponendo l’idea originaria: avviare l’iter per la creazione del canale tematico.

SISTEMA SPAGNOLO

E ancora. Per ispirare maggiore fiducia, ad affiancare Mediapro in questa avventura si era offerto il Banco di Santander, in una specie di sistema tutto spagnolo: “In data 24 maggio il consiglio di amministrazione di Imagina ha deliberato che al somma di 186 milioni, come da voi richiesto, sia emessa a favore della LNPA a garanzia dell’esatto adempimento di Mediapro rispetto agli obblighi di cui all’invito LNPA. Tale somma sarà depositata in un escrow account presso il banco Santander e tale deposito sarà regolato da un escow agreement in base al quale Imagina sarà il depositante, la LNPA il beneficiario e la Banco Santander S.A. sarà il depositario”, spiegava ieri Mediapro.

COSA SUCCEDERA’ ORA?

Con la risoluzione del contratto, la Lega riprende la titolarità dei diritti tv della Serie A per il triennio 2018-202. Con molta probabilità avvierà delle trattative private per la vendita diretta agli operatori: potrebbe arrivare un’offerta combinata Sky-Perform per 950-970 milioni a stagione.

“Apriremo immediatamente il percorso per le trattative private con i potenziali interessati, e dunque con tutti i broadcaster. Siamo fiduciosi di arrivare, il più presto possibile, a trovare soluzioni interessanti”, avrebbe commentato il presidente del Coni e commissario della Lega di A, Giovanni Malagò.

LA LEGA HA UNA NUOVA GOVERNANCE

Nella giornata di ieri, l’assemblea della Lega Calcio di Serie A ha eletto la propria governance. Claudio Lotito, presidente della Lazio, e Beppe Marotta, a.d. della Juventus, sono stati eletti in consiglio federale e la Lega di A torna ad avere una rappresentanza in Figc, per ora commissariata. Eletto anche il nuovo consiglio della Lega di A che sarà composto da: Antonello (Inter), Campoccia (Udinese), Fassone (Milan), L. Percassi (Atalanta).

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