Skip to content

Apple

Apple ha ceduto all’Ue sui pagamenti contactless

Apple si è impegnata ad aprire alla concorrenza il suo sistema di pagamento contactless: la società mette fine a un'indagine iniziata quattro anni fa, ma i problemi con le autorità europee non sono finiti. Tutti i dettagli.

Apple si è impegnata ad aprire alla concorrenza il proprio sistema di pagamento contactless per mettere fine a un’indagine iniziata quattro anni fa e che avrebbe potuto concludersi con una multa. Tuttavia la commissaria europea alla Concorrenza, Margrethe Vestager, ha ricordato che la società deve ancora modificare le sue pratiche di business per adeguarle al Digital Markets Act, la legge per la promozione della concorrenza sui mercati digitali.

Tra le altre cose, il Digital Markets Act impone alle grandi compagnie tecnologiche – le cosiddette “Big Tech” – di non privilegiare i propri servizi sulle loro piattaforme rispetto a quelli delle altre aziende.

LE DICHIARAZIONI DI VESTAGER

Il mese scorso Vestager aveva fatto sapere che le regole dell’App Store – cioè la piattaforma di Apple dove gli utenti possono cercare e scaricare applicazioni per iPhone, iPad e Mac – violano il Digital Markets Act; da allora però, secondo la commissaria, la società non ha ancora adottato alcuna misura per conformarsi alla legge.

Riguardo all’apertura del sistema di pagamento, chiamato Apple Pay, Vestager ha dichiarato invece che “d’ora in poi Apple non potrà più usare il suo controllo sull’ecosistema iPhone per tenere fuori dal mercato altri portafogli mobili”.

APPLE E L’ECOSISTEMA CHIUSO

Apple è nota per l’ecosistema chiuso dei suoi dispositivi – anche noto come walled garden -, cioè un sistema basato su una forte interconnessione tra i propri hardware e software e su un altrettanto forte limitazione alle possibilità di contatto con i dispositivi e i programmi di altre aziende. Si tratta di una caratteristica che Apple difende parecchio, sostenendo che garantisca una protezione elevata ai dati personali degli utenti: a questo proposito, l’azienda aveva detto di temere “che i requisiti di interoperabilità del Digital Markets Act possano costringerci a compromettere l’integrità dei nostri prodotti in modi che mettono a rischio la privacy degli utenti e la sicurezza dei dati”.

COSA CAMBIA ADESSO, NEL CONCRETO

In Europa sono oltre tremila le banche e gli emittenti che offrono Apple Pay. La Commissione europea ha fatto sapere che l’offerta di apertura della società sarà valida per dieci anni.

Come spiega Reuters, la tecnologia tap-and-go di Apple, chiamata near-field communication o Nfc, permette di effettuare pagamenti contactless con i portafogli digitali presenti ad esempio negli smartphone. Apple consentirà adesso agli sviluppatori terzi di accedere a questa tecnologia per pre-costruire applicazioni di pagamento per i fornitori concorrenti di portafogli mobili. Come ad esempio Vipps MobilePay, società norvegese di pagamenti digitali su dispositivi mobili, che ha salutato con favore la decisione di Apple, sostenendo per l’appunto che adesso potrà competere equamente con Apple Pay.

Torna su