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Exomars Thales Alenia Space

Riparte Exomars con Thales Alenia Space, tutti i dettagli

Dopo la sospensione decisa dall'Agenzia spaziale europea in risposta all'invasione russa dell'Ucraina, riparte la missione Exomars. Thales Alenia Space ha siglato un contratto di mezzo miliardo di euro per il proseguimento delle attività che porteranno un rover europeo su Marte a caccia di tracce di vita.

Riparte la missione europea Exomars, la prima missione con rover alla ricerca di segni di vita sul Pianeta Rosso.

Era marzo 2022 quando l’Agenzia spaziale europea (Esa) aveva sospeso la missione del rover su Marte in risposta all’invasione russa dell’Ucraina, dopo che l’agenzia spaziale statale russa Roscosmos aveva interrotto le sue operazioni nello spazioporto europeo.

Ma a due anni di distanza l’Esa rilancia il programma Exomars siglando un contratto di appalto con Thales Alenia Space, joint venture tra la francese Thales (67%) e l’italiana Leonardo (33%), per costruire gli elementi chiave di questa ambiziosa missione di esplorazione di Marte.

Il contratto, del valore di circa 522 milioni di euro, include la realizzazione del Modulo di Ingresso, Discesa e Atterraggio su Marte (EDLM, Entry, Descent and Landing Module) e le attività di manutenzione e riconfigurazione dei veicoli già costruiti per la missione del 2022.

Tutti i dettagli.

COSA ERA SUCCESSO ALLA MISSIONE EXOMARS DIRETTA SU MARTE

Avviata nel 2003, inizialmente prevista per il 2018, nel 2020 l’Esa e Roscosmos  avevano deciso di rinviare il lancio della missione congiunta Exomars a causa della pandemia di Covid, fino a settembre 2022. A pesare sulla decisione sia i problemi tecnici legati allo sviluppo della navicella spaziale sia le possibili restrizioni di viaggio derivanti dalla pandemia, ricordava Axios.

Dopodiché, con l’invasione russa dell’Ucraina, nel 2022 l’agenzia spaziale europea ha deciso di sospendere Exomars. La missione doveva essere lanciata quell’anno dal Centro spaziale della Guiana a bordo di un razzo russo Soyuz.

CHE ORA RIPARTE SENZA MOSCA

“Dopo la decisione del consiglio ministeriale dell’Esa a fine 2022 di proseguire il programma con un’estensione di 500 milioni di euro in tre anni, l’Esa sta rilanciando industrialmente ExoMars (ExoMars 2028) con l’obiettivo di sostituire i sistemi sviluppati dai russi, in particolare il lander” segnala La Tribune.

“Mantenendo tutti gli obiettivi scientifici, la missione europea su Marte – spiega l’Esa – riparte grazie alla determinazione dell’Agenzia Spaziale Europea, con il supporto dell’Agenzia Spaziale Italiana, dell’Agenzia Spaziale del Regno Unito e della rinnovata partnership con la Nasa”.

Il Programma ExoMars 2028 rappresenta una sfida senza precedenti, in termini scientifici e tecnologici, dai materiali innovativi utilizzati, allo sviluppo del software per il sistema di navigazione, controllo e atterraggio sulla superficie di Marte.

QUANDO PARTIRÀ LA MISSIONE

Guidata dall’Esa, con l’importante partecipazione dell’agenzia spaziale americana Nasa e con il sostegno dell’Agenzia Spaziale Italiana (Asi), la missione ExoMars 2028 fornirà un rover europeo capace di guida autonoma sulla superficie del pianeta.

Il lancio della missione è previsto dal Kennedy Space Center della Nasa, nella finestra compresa tra ottobre e dicembre del 2028.

DA CHI SARÀ LANCIATA

Secondo La Tribune, SpaceX di Elon Musk, Blue Origin di Jeff Bezos e United Launch Alliance (Ula) di Boeing e Lockheed Martin competeranno per questo lancio.

L’OBIETTIVO

Quindi il rover Rosalind Franklin di Exomars andrà alla ricerca di tracce di vita sulla superficie di Marte, cercando di rispondere a domande che da tempo affascinano l’umanità.

Previsto per raggiungere Marte nel 2030 dopo un lungo viaggio, il rover, dotato di una trivella sviluppata da Leonardo, nello stabilimento di Nerviano (Milano), raccoglierà campioni di terreno perforando il suolo marziano, fino a 2 metri di profondità. Ne analizzerà le proprietà chimiche, fisiche e biologiche utilizzando il suo laboratorio analitico (Analytical Laboratory Drawer ALD) sviluppato da Thales Alenia Space. Uno degli obiettivi della missione è la ricerca di batteri nel sottosuolo, viventi o fossilizzati, che costituirebbero la prova della vita esistente o precedente sul Pianeta Rosso.

THALES ALENIA SPACE A GUIDA DEL CONSORZIO INDUSTRIALE DI EXOMARS

A livello industriale, Thales Alenia Space è a capo di un consorzio che comprende Airbus Defence & Space -UK per il Rover e per i sistemi meccanici, termici e propulsivi del modulo di atterraggio; ArianeGroup (Francia) per lo scudo frontale e parte di protezione termica dell’aeroshell; OHB (Germania) per il modulo carrier e ALTEC (Italia) per il centro di controllo delle operazioni del Rover (ROCC). I team francesi di Thales Alenia Space sono responsabili dello sviluppo di parte dell’aeroshell (lo scudo posteriore), mentre Thales Alenia Space in Svizzera fornirà le camere e l’unità elettronica di controllo dei motori di frenata del modulo di atterraggio, indica la nota della jv italo-francese.

IL LAVORO PREVISTO DAL NUOVO CONTRATTO

E ora Thales Alenia Space Italia conferma il suo ruolo di prime contractor industriale della missione ExoMars 2028.

Con la responsabilità della progettazione del modulo EDLM, della realizzazione del suo Radar Altimetro, del Laboratorio Analitico, della sua integrazione sul Rover e del computer di bordo, Thales Alenia Space è inoltre responsabile dell’integrazione delle attività di test e della campagna di lancio, spiega la società guidata da Massimo Comparini in una nota.

In particolare, il contratto prevede la progettazione dei moduli EDLM, e le attività di manutenzione per il modulo di trasferimento (carrier) e per il rover, incluso l’aggiornamento e sostituzione di tutti quegli elementi sensibili al fattore tempo. Per il rover è previsto un audit completo e dei test per confermarne l’operatività in vista della nuova missione, nonché la sostituzione di alcuni componenti del carico utile con l’inclusione di un nuovo spettrometro a infrarossi (ENFYS). Anche per il modulo di trasferimento vi sarà la sostituzione di elementi soggetti ad una naturale usura del tempo, ed eventuale adattamento al nuovo profilo di missione, tenendo conto delle nuove traiettorie di lancio verso Marte. Il modulo di discesa e la piattaforma di atterraggio richiedono una nuova fase di progettazione e sviluppo, considerando il riutilizzo dell’avionica europea del modulo di discesa.

EXOMARS, LE PAROLE DELL’AD DI THALES ALENIA SPACE ITALIA

“Siamo davvero onorati della rinnovata fiducia dell’Esa nella nostra azienda affidandoci le attività per il ripristino e la continuazione di questa sfidante missione alla scoperta di tracce di vita su Marte – ha dichiarato Massimo Comparini, ad di Thales Alenia Space Italia. – La tecnologia avanzata, il know-how e l’esperienza di Thales Alenia Space ci rendono protagonisti dell’esplorazione spaziale. Oggi celebriamo la continuazione di uno straordinario Programma internazionale, frutto della sinergia e della cooperazione tra le Agenzie e industria spaziale. Siamo pronti per i mesi cruciali che ci attendono – continua Comparini – e  fiduciosi nella nostra capacità di continuare ad ampliare i confini dell’esplorazione dell’universo, grazie al lavoro costante dei nostri ingegneri e tecnici specializzati, impegnati ogni giorno a portare avanti sfide come queste”.

ATTIVO IL TRACE GAS ORBITER REALIZZATO DA THALES ALENIA SPACE ATTORNO A MARTE

Nel frattempo, il Trace Gas Orbiter (TGO), protagonista della prima parte della missione ExoMars lanciato nel 2016, realizzato in qualità di primo contraente da Thales Alenia Space, è attivo in orbita attorno a Marte, con il compito di rilevare gas in tracce nell’atmosfera marziana, in particolare metano. La sonda TGO che svolge un ruolo chiave nella comprensione dei potenziali indicatori della vita su Marte, continua inoltre a trasmettere la maggior parte dei dati, compresi quelli dei rover Curiosity e Perseverance della Nasa, dando un contributo alle ricerche scientifiche in corso.

Secondo Thales Alenia Space, il TGO ha ancora una quantità significativa di carburante a bordo e la sua vita operativa sarà estesa per supportare la missione ExoMars 2028.

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