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Google Microsoft

Quanto ha sborsato Microsoft per competere con Google?

Al processo contro Google Satya Nadella, numero 1 di Microsoft, ha svelato un investimento da 100 miliardi di dollari su Bing nel tentativo di spodestare Mountain View dal proprio monopolio

Con l’avvento delle intelligenze artificiali cambierà probabilmente la geografia di Internet, cangiante e mutevole, senza centri e nemmeno periferie, ma finora comunque caratterizzata da uno snodo attraversato più o meno da tutti: Google. È Google che viene interpellato per le ricerche di un ristorante, per avere informazioni sul traffico, per sapere le ultime notizie o l’ultimo gossip che riguarda la propria star preferita.

CON L’AI SI RIAPRE LA PARTITA TRA GOOGLE E MICROSOFT?

È “sempre” stato così (qualcuno si ricorda ancora di Virgilio?) ma non è detto che sarà così per sempre. Perché, appunto, grazie alle IA delegheremo direttamente a loro il compito di ricercare e incrociare i dati. Un cambiamento epocale, che non a caso ha messo subito in allarme il colosso di Mountain View. Questo vuol dire che Microsoft, per competere con Google, ha sborsato 11 miliardi di dollari, ovvero la cifra messa finora nella software house OpenAi responsabile di ChatGpt? Non proprio…

LA CAUSA CONTRO GOOGLE

A questa curiosità è possibile rispondere leggendo gli atti del processo che vede lo United States Department of Justice contro Google. Com’è noto, infatti, negli Usa Alphabet è accusata di mantenere il monopolio dei motori di ricerca tramite pratiche scorrette. Secondo il Dipartimento di Giustizia, per esempio, tra le pratiche contestate il fatto che Mountain View avrebbe pagato 10 miliardi all’anno ai produttori di smartphone per mantenere Google come motore di ricerca di default. L’azienda ha appena raggiunto un accordo di principio per evitare una causa per pratiche monopolistiche nello store di applicazioni Android.

Secondo il Dipartimento di Giustizia, Google ha deliberatamente mantenuto e abusato del suo potere monopolistico (detiene il 90% delle ricerche negli Stati Uniti) attraverso accordi di distribuzione anticoncorrenziali ed escludenti che bloccano le posizioni di ricerca predefinite su browser, dispositivi mobili, computer e altri dispositivi, oltre ad altre restrizioni.

“Due decenni fa, Google è diventato il manifesto della Silicon Valley come start-up con un modo innovativo di effettuare ricerche su Internet. Quel Google è scomparso da tempo. Il Google di oggi è un guardiano monopolistico di Internet e una delle aziende più ricche del pianeta”, inizia l’accusa originale.

IL MEGA INVESTIMENTO DI MICROSOFT

Ebbene, dalle carte non coperte da omissis è emerso che, durante la deposizione di Satya Nadella, il CEO di Microsoft (azienda che di monopoli se ne intende, maligneranno alcuni), ha rivelato l’ammontare dell’investimento della casa di Redmond in Bing: 100 miliardi di dollari. Tanto insomma il colosso di Redmond ha dovuto sborsare per provare a scalfire il monopolio di Sundar Pichai.

LA FALLITA TRATTATIVA CON APPLE

“Pensate che Google continuerebbe a pagare Apple se non ci fosse concorrenza nei motori di ricerca? Perché lo farebbe?” ha chiesto retoricamente Nadella in aula rivelando pure che Microsoft ha fatto ad Apple un’offerta migliore di quella di Google per rendere Bing il motore di ricerca di default sugli iPhone, ma la compagnia di Cupertino l’ha rifiutata, sfruttandola esclusivamente, l’accusa dell’ad di Microsoft, per tirare su il prezzo con Google.

Purtroppo la testimonianza di Nadella non è stata riportata integralmente dato che il processo è a parte chiuse, quindi bisogna accontentarsi degli stralci che Bloomberg è riuscita a ottenere che riguardano le contromosse dispendiosissime di Microsoft per non essere scalzata fuori dal mercato dominato da Google.

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