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Qualcomm

Qualcomm e Broadcom, ecco i dettagli sulla guerra dei chip

Fatti, numeri e dettagli del pressing di Broadcom per l’acquisto di Qualcomm nell’articolo di Giusy Caretto Nessun accordo ancora tra Qualcomm e Broadcom: le due aziende starebbero discutendo oramai da diversi mesi della possibilità che la seconda acquisisca la prima. Ma quella che dovrebbe rappresentare l’operazione più importante mai conclusa in termini di controvalore tra…

Nessun accordo ancora tra Qualcomm e Broadcom: le due aziende starebbero discutendo oramai da diversi mesi della possibilità che la seconda acquisisca la prima. Ma quella che dovrebbe rappresentare l’operazione più importante mai conclusa in termini di controvalore tra aziende del settore ICT, si sta trasformando in una vera e propria saga sulla guerra dei chip (settore su cui le aziende sono specializzate). O, se vogliamo essere romantici, in una storia d’amore piena di rifiuti e paure.

UNA LUNGA CORTE

Broadcom ha iniziato a fare pressing per un takeover da novembre 2017, quando avrebbe presentato un’offerta d’acquisto non sollecitata per Qualcomm di 130 miliardi di dollari, debito incluso. Offerta rifiutata. A inizio mese, Broadcom ha rilanciato portando l’offerta a 146 miliardi di dollari (121 miliardi se si esclude il debito). Sul piatto ci sarebbero 82 dollari per ogni azione di Qualcomm: la cifra è superiore all’attuale valore di quotazione in borsa, ma non è bastata a convincere il consiglio di amministrazione di Qualcomm.

PERCHE’ I RIFIUTI DI QUALCOMM?

A spiegare perchè questo matrimonio finanziario non s’ha da fare è proprio Qualcomm, che ha pubblicato  sul suo sito la lettera spedita al Ceo di Broadcom, Hock Tan. Sul piatto, secondo Qualcomm, ci sarebbe ancora un’offerta troppo bassa e “lontana dal fornire una adeguata compensazione degli azionisti”. Ma questo non è l’unico motivo. Quello che non convince gli azionisti sono anche le mancate risposte di Broadcom sul futuro del business di licensing di Qualcomm. Non solo: Broadcom vorrebbe a partire dalla firma dell’accordo (e prima della chiusura della transazione) avere il pieno controllo di tutte le decisioni materiali che riguardano l’attività di licensing, ma questo, replica Qualcomm, “Sarebbe problematico e non consentito dalle attuali leggi antitrust“.

FUTURI NUOVI ACCORDI?

Difficile prevedere se Broadcom rilancerà ancora. In un incontro tra le due aziende il potenziale acquirente ha confermato di non volersi spingere oltre con la valutazione dell’azienda.

Quel che è certo è che la saga non finisce qui e che Qualcomm intende continuare a discutere con la controparte. L’arrivo di un accordo condiviso potrebbe farsi attendere ancora tanto, ma se l’operazione dovesse andare in porto nascerà un colosso dei chip che avrebbe numeri e capacità per sfidare Intel e Samsung, leader di settore.

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