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Qualcomm

Tutti i piani di Qualcomm su Arm

Per preservare la neutralità di Arm, vicina alla quotazione, il colosso americano dei microchip Qualcomm vuole creare un consorzio di aziende e diventarne il principale azionista. Tutti i dettagli.

 

Qualcomm, società statunitense che produce microchip, ha intenzione di acquistare una quota di ARM e creare un consorzio che preservi la neutralità dell’azienda britannica di microprocessori in un mercato globale estremamente competitivo e dal valore enorme: circa 500 miliardi di dollari.

COSA SONO I SEMICONDUTTORI

I semiconduttori sono componenti necessari alla realizzazione di automobili, computer, elettrodomestici, smartphone e dispositivi tecnologici simili, tra le altre cose. Sono dunque cruciali per lo sviluppo futuro e la competitività delle economie: si stima che la loro domanda raddoppierà nei prossimi dieci anni, conseguentemente allo sviluppo dell’Internet delle cose e della connettività 5G.

COSA VUOLE FARE SOFTBANK CON ARM

La holding giapponese SoftBank – attiva anche nel settore dei semiconduttori – ha intenzione di quotare la sua controllata ARM alla borsa di New York, dopo il fallimento dell’operazione di acquisizione dell’azienda da parte di Nvidia, società statunitense che realizza processori grafici, per 66 miliardi di dollari. Considerata la rilevanza di ARM nell’industria dei microchip, la sua quotazione (IPO, in gergo: sta per “offerta pubblica iniziale”) ha comunque creato preoccupazioni sulla proprietà futura dell’azienda.

LE DICHIARAZIONI DI QUALCOMM

Cristiano Amon, amministratore delegato di Qualcomm, ha detto al Financial Times che la società è interessata a investire in ARM, che definisce “un asset molto importante e sarà essenziale per lo sviluppo del nostro settore”. Qualcomm è uno dei maggiori clienti di ARM.

Amon ha spiegato al Financial Times che Qualcomm potrebbe allearsi con altri produttori di microchip e che, qualora il consorzio fosse “abbastanza grande”, potrebbe procedere all’acquisto definitivo di ARM. “Dovrebbero partecipare molte aziende in modo da avere un effetto netto che ARM sia indipendente”, ha aggiunto.

I TIMORI DEL REGNO UNITO…

Prima di venire acquistata da SoftBank nel 2016 a un prezzo di 24,6 miliardi di sterline, ARM era quotata alle borse di Londra e di New York. L’operazione fu accolta anche con qualche preoccupazione nel Regno Unito perché ARM – la società tecnologica più importante del paese e dal valore strategico – era finita in mani straniere. Alcuni politici britannici invitarono il governo ad acquistare una quota di rilievo dell’azienda.

… E DELL’INTERO SETTORE DEI MICROCHIP

Nonostante le pressioni contrarie da parte del Regno Unito, SoftBank sembra avere intenzione di procedere alla quotazione di ARM negli Stati Uniti: l’operazione potrebbe però portare l’azienda sotto il controllo di un attore ostile, mettendo fine alla sua imparzialità. ARM stringe accordi di collaborazione con altri soggetti a prescindere dalle loro dimensioni e dalla loro collocazione geografica, spiega il Financial Times, e questa cosa ha fatto sì che le sue proprietà intellettuali venissero impiegate nella realizzazione della maggior parte dei microchip venduti nel mondo.

UN CONSORZIO DI PRODUTTORI

Le dichiarazioni di Amon potrebbero ridare slancio alla possibilità che un consorzio di produttori di chip diventi l’azionista di riferimento di ARM. Già l’amministratore delegato di Intel, Pat Gelsinger, si era detto disponibile.

Qualcomm era contraria all’acquisizione di ARM da parte di Nvidia. Riferendosi al periodo precedente all’acquisto di ARM da parte di SoftBank, Amon ha detto al Financial Times che “Arm ha vinto ovunque grazie all’investimento collettivo dell’intero ecosistema, da parte di aziende come Apple, Qualcomm e molte altre, e questo perché era un’architettura indipendente e aperta su cui tutti potevano investire”.

I PROBLEMI DI SOFTBANK IN CINA

Amon ha aggiunto che Qualcomm non ha discusso della possibilità di investimento in ARM con SoftBank. Il conglomerato giapponese è attualmente concentrato sulla risoluzione dei contrasti in Cina: la divisione locale di ARM, ARM China, è guidata da Allen Wu, che ha avuto contrasti con SoftBank e che sembrerebbero essere stato rimosso dall’incarico.

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