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Google Pixel 9

Pronto? C’è l’Intelligenza artificiale al telefono. La scommessa dei Google Pixel 9

L'evento Made by Google ha segnato un deciso ritorno della Big Tech Usa in campo hardware: oltre al nuovo smartwatch Pixel Watch 3 in uscita il prossimo 10 settembre e agli auricolari Pixel Buds Pro 2 previsti tra sei settimane, presentati Google Pixel 9, Google Pixel 9 Pro e Google Pixel 9 Pro XL, già disponibili anche in Italia

Se Google, col suo sistema operativo Android, già domina il mondo di smartphone e tablet (presto, oltre che da Apple, dovrà però guardarsi anche dal rivale cinese HarmonyOs di Huawei), attraverso i Pixel intende accaparrarsi la sua fetta di mercato pure nel settore hardware, non accontentandosi evidentemente più del solo versante software. Poche ore fa ha alzato il velo su Google Pixel 9, Google Pixel 9 Pro e Google Pixel 9 Pro XL, già in vendita nel nostro Paese, mentre l’utenza italiana non potrà godere del Google Pixel 9 Pro Fold.

LE CARATTERISTICHE DI GOOGLE PIXEL 9

Per quanto riguarda il Google Pixel 9 (152,8x72x8,5mm per 198grammi), device disponibile nelle versioni a 128 e 256 GB, avrà un display Actua OLED a 422 PPI da 6,3 pollici di diagonale e aspect ratio da 20:9, con risoluzione 1080 x 2424 pixel e un picco massimo di luminosità fissato a 1800 nit, specifiche che configurano un miglioramento della visualizzazione en plein air del 35% sul modello precedente.

Per ciò che concerne la batteria, il taglio per questo modello è da 4.700mAh, con ricarica rapida a 27W con cavo, wireless 15W – fino a 55% in 30 minuti, per un’autonomia dichiarata superiore alle 24 ore, fino 100 ore con Extreme Battery Saver.

GEMINI OVUNQUE

Rispetto a tanti dispositivi Android, il nuovo Pixel punterà parecchio sulle fotografie col sensore principale da 50 megapixel accompagnato da una nuova fotocamera ultrawide da 48 megapixel. Sotto la scocca lucida pulserà il processore Google Tensor G4 supportato da 12 GB di RAM utili a far girare Gemini, l’intelligenza artificiale proprietaria di Google, che permetterà di photoshoppare immagini anche senza aprire programmi di fotoritocco, per esempio aggiungendo un soggetto all’interno di una foto scattata senza che fosse presente nello scatto originale.

Gemini Live, secondo quanto promettono da Mountain View, permetterà di interagire in maniera ancor più naturale con l’Ia che, nella sua variante Nano, ficcanaserà pure nell’app Meteo, naturalmente al fine di migliorare l’user experience. Il prezzo? 900 euro circa.

L’UPGRADE DEL MODELLO PRO

Potrà contare su 16 GB di RAM il Google Pixel 9 Pro per prestazioni ancora più performanti rispetto al modello standard. Qui il pannello è di tipo Super Actua e presenta una densità di 495 PPI. A differenza del modello base, Google Pixel 9 Pro presenterà 4 tagli di memoria, da 128 GB, 256 GB, 512 GB e infine 1 TB.

Il pacchetto obiettivi in questo caso è a dir poco interessante: teleobiettivo da 48 megapixel e zoom da 5x, co lo zoom ottico della fotocamera principale da 10x e la funzionalità Zoom ad alta definizione da 30x.

L’acquisto del device in questo caso include l’abbonamento gratuito per un anno a Google One AI Premium che permette di avere immediato accesso a Gemini Advanced e 2 TB di spazio d’archiviazione in cloud per foto e quant’altro. Stesso tipo di batteria del modello base. Il prezzo in questo caso vola a 1099 euro.

IL PESO MASSIMO DELLA FAMIGLIA

Aggiungendo altri 100 euro sarà invece possibile accaparrarsi, già da oggi, Google Pixel 9 Pro XL, il dispositivo col quale Mountain View punta sul display Super Actua da 171 millimetri, che presenta in questo caso una diagonale da 6,8 pollici con risoluzione 1344 x 2992 pixel e una densità pari a 486 PPI.

Tutto ciò incide ovviamente sul peso: 221 grammi senza custodia. Qui la batteria è da 5.060mAh, con ricarica rapida da 37W con cavo, 23W wireless, fino a 70% in 30 minuti, autonomia superiore alle 24 ore e fino a 100 ore con Extreme Battery Saver, almeno stando alle indicazioni di Mountain View.

SMARTWATCH E AURICOLARI

Pixel Watch 3 sarà disponibile a partire dal prossimo 10 settembre, nelle seguenti configurazioni:

  • Cassa da 41 millimetri, versione Wi-Fi: 399 euro
  • Cassa da 41 millimetri, versione LTE: 499 euro
  • Cassa da 45 millimetri, versione Wi-Fi: 499 euro
  • Cassa da 45 millimetri, versione LTE: 549 euro

Il punto forte di questa terza generazione di orologi è il nuovo display Actua di tipo AMOLED, che garantisce il doppio della luminosità a confronto di Pixel Watch 2, fino a 2000 nit che dovrebbero garantire la perfetta leggibilità del quadrante anche in piena luce.

Non sembra far gridare al miracolo invece l’autonomia: l’azienda garantisce fino a 24 ore con schermo attivo, che si estendono a 36 ore nel caso in cui si utilizzi la modalità di risparmio energetico. Difficile insomma un serio monitoraggio del sonno con ricariche tanto frequenti, che presumibilmente avverranno nottetempo.

Per quanto riguarda invece le Pixel Buds Pro 2 dal driver da 11 millimetri conterranno un processore Tensor A1 che fa uso dell’Intelligenza artificiale per un’elaborazione audio avanzata e tecnologia Silent Seal 2.0 per cancellare il doppio del rumore – assicurano da Google – rispetto alla precedente generazione di auricolari. In questo caso la vendita inizierà dal prossimo 26 settembre, con un prezzo di partenza fissato a 249 euro. Nell’immediato si attende la risposta di diverse rivali, soprattutto di Huawei, che dovrebbe presentare nuovi device in vista delle festività di fine anno, periodo cruciale per gli acquisti hi-tech.

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