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Facebook non tutelerà proprio tutti sulla privacy

In vista del 25 maggio, giorno di entrata in vigore della nuova normativa europea sulla privacy Gdpr, Facebook ha deciso nuove impostazioni sulla privacy che non riguarderebbero Africa, Asia, Australia e America Latina Mercoledì la società di Mark Zuckerberg ha rilasciato una nota in cui annuncia una nuova esperienza legata alla privacy sul social network blu,…

Mercoledì la società di Mark Zuckerberg ha rilasciato una nota in cui annuncia una nuova esperienza legata alla privacy sul social network blu, come parte del regolamento generale sulla protezione dei dati della UE (Gdpr), inclusi gli aggiornamenti delle “Condizioni d’uso e della Normativa sui dati”. “A tutti – sottolinea il gruppo – indipendentemente da dove vivono, sarà chiesto di rivedere le informazioni su come Facebook utilizza i dati e di compiere scelte in merito alla privacy su Facebook. Tutto ciò avverrà in Europa a partire da questa settimana”.

NON PROPRIO A TUTTI

In Europa, appunto, e il resto del mondo? Come ha rivelato Reuters, in un’intervista all’inizio del mese Zuckerberg aveva dichiarato che la sua azienda avrebbe applicato la legge europea a livello globale “nello spirito”, ma non ha specificato se diventerà uno standard per il social network in tutto il mondo.

Questo significa che il miliardo e mezzo di utenti Facebook in Africa, Asia, Australia e America Latina non saranno in grado di presentare reclami al responsabile della protezione dei dati dell’Irlanda o ai tribunali irlandesi. Al contrario, saranno disciplinati da leggi sulla privacy più “blande” degli Stati Uniti, come sottolinea Reuters. Come molte altre aziende tecnologiche statunitensi, la società di Zuckerberg ha aperto una filiale in Irlanda nel 2008 approfittando dei vantaggi fiscali offerti dal paese e questa è soggetta alle normative applicate dall’Unione Europea a 28 nazioni.

LA RISPOSTA DI FACEBOOK

Incalzata da Reuters, la società della Silicon Valley ha minimizzato l’importanza dei termini del cambio di servizio, affermando che intende rendere disponibili al resto del mondo i controlli sulla privacy e le impostazioni che l’Europa otterrà sotto GDPR. “Applichiamo le stesse protezioni sulla privacy ovunque, indipendentemente dal fatto che il tuo accordo sia con Facebook Inc o Facebook Ireland”, ha dichiarato Facebook.

LO SPETTRO DEL GDPR

La nuova legge europea mira a fornire agli utenti un maggiore controllo sul modo in cui le loro informazioni personali verranno archiviate e utilizzate online, assicurando multe molto salate, che potranno arrivare fino al 4% del fatturato globale delle imprese che violeranno le regole.

LA CAPTATIO BENEVOLENTIA DI MARK

Mentre il presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani, ha rinnovato l’invito al fondatore di Facebook a presentarsi a Bruxelles per riferire dello scandalo Cambridge-Analytica, Zuckerberg si è fatto paladino del Gdpr. La società ha acquistato annunci pubblicitari a piena pagina, sui media europei per promuovere la nuova legge Ue sulla privacy. “La nuova legislazione Ue significa più protezione dei vostri dati”, parola di Facebook in una pubblicità in bianco e blu, apparsa sui quotidiani tedeschi tra cui Handelsblatt, Sueddeutsche Zeitung e Bild. La réclame è spuntata anche sui giornali belgi, oltre che sul quotidiano francese Journal du dimanche di domenica scorsa.

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