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Twitter Files

Perché Twitter pre Musk ha qualche problema in Irlanda sulla privacy

Twitter deve affrontare una nuova indagine in Europa per la fuga di dati personali di 5,4 milioni di utenti pre-Musk. Tutti i dettagli

Non c’è pace per Twitter nell’era Musk.

La società di San Francisco deve affrontare un’indagine in Irlanda su una potenziale violazione dei dati personali avvenuta sulla piattaforma social Twitter.

La Data Protection Commission (Dpc), la Commissione irlandese per la protezione dei dati, ha dichiarato venerdì di aver deciso di avviare un’indagine sui rapporti secondo cui uno o più set di dati di informazioni personali degli utenti “erano disponibili su Internet”. La Dpc è il principale regolatore per Twitter nell’Ue. Il regolare teme che la società possa aver violato il regolamento generale sulla protezione dei dati (Gdpr).

Proprio ai sensi del Gdpr, l’autorità esercita il potere di imporre multe fino al 4% delle vendite annuali di un’azienda.

L’apertura dell’inchiesta arriva dopo che i dati di milioni di utenti di Twitter sono apparsi online a fine novembre, segnala Politico. Twitter ha confermato ad agosto che gli hacker avevano sfruttato una vulnerabilità nel suo sistema, poi risolta, per ottenere profili collegati a numeri di telefono ed e-mail e viceversa. L’incidente è accaduto quindi molto prima dell’acquisizione del social network da 44 miliardi di dollari da parte di Elon Musk. Ma il controllo globale di Twitter ha raggiunto il culmine dopo l’operazione, sottolinea Bloomberg. Sebbene le presunte violazioni siano avvenute prima dell’acquisto del miliardario, il neo “Chief Twit” ha rimosso i ruoli chiave in azienda che controllavano il rispetto delle normative, suscitando preoccupazioni sulla capacità del gigante dei social media di proteggere i dati degli utenti.

Tutti i dettagli.

L’INDAGINE DELL’AUTORITÀ IRLANDESE

“Questi set di dati contengono dati personali relativi a circa 5,4 milioni di utenti di Twitter in tutto il mondo”, ha affermato l’autorità irlandese. “Sono stati segnalati per mappare gli ID di Twitter agli indirizzi e-mail e/o ai numeri di telefono degli interessati associati”.

L’Authority irlandese ha affermato che dopo aver discusso con Twitter in merito, ritiene che “una o più disposizioni” del regolamento generale sulla protezione dei dati dell’Ue possano essere state – e potrebbero continuare ad essere – violate.

IL GIRO DI VITE EUROPEO SU TWITTER

L’Europa è stata particolarmente rapida nel chiedere a Twitter di tenere il passo con le sue richieste normative, dalla protezione dei dati al controllo dell’incitamento all’odio, evidenzia Bloomberg. Ore dopo che il miliardario Musk ha concluso il suo accordo per la società, il commissario europeo Thierry Breton ha inviato un avvertimento al nuovo proprietario, invitando la società a “rispettare le nostre regole”.

GLI SCOSSONI NELL’ERA MUSK

Dall’acquisizione di Musk in ottobre per Twitter non sono mancati scossoni dietro gli altri.

Durante il primo incontro con i dipendenti giovedì, Musk ha affermato che non poteva escludere il fallimento della società di micro blogging. Nel frattempo, nella stessa giornata la società ha assistito all’esodo di alcuni top manager di Twitter, tra cui i dirigenti che si occupano di privacy e sicurezza.

Poco dopo la Federal Trade Commission degli Stati Uniti, una delle principali autorità di regolamentazione per la protezione dei consumatori, ha dichiarato di “seguire i recenti sviluppi su Twitter con profonda preoccupazione”. Nel 2011 Twitter ha firmato un accordo impegnandosi a proteggere meglio i dati degli utenti, che l’autorità continua a supervisionare.

Nel frattempo, a fine novembre la società ha smantellato la sede europea di Twitter a Bruxelles. I sei dipendenti del team hanno lasciato i loro incarichi a seguito dell’ultimatum inviato via mail da parte del nuovo ceo Elon Musk come parte del suo piano di tagliare di 7.500 posti di lavoro. Lo smantellamento dell’ufficio, raccordo politico fondamentale con le istituzioni europee, e il cambio di rotta intrapreso da Musk, a quanto si apprende, preoccupa la Commissione europea. La stessa vicepresidente Ue Margrethe Vestager aveva sottolineato che il nuovo modello di business appare “del tutto imperfetto”.

QUANDO L’AUTHORITY IRLANDESE HA COLPITO

Infine, non è la prima volta che Twitter finisce sotto la lente del regolatore irlandese. La società è già stata multata di 450.000 euro per una violazione dei dati separata dal Dpc di Dublino.

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