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Tiktok

Perché TikTok aprirà un data center in Europa (e saluterà gli Usa)

TikTok realizzerà un data center in Irlanda. La struttura da 500 milioni di dollari memorizzerà video, messaggi e altri dati generati dagli utenti europei dell'app cinese

 

Da una sponda all’altra dell’Atlantico. L’app cinese TikTok ha annunciato di voler aprire un “data center” in Irlanda, il primo in Europa, che raccoglierà i dati dei suoi utenti europei, con un investimento di 500 milioni di dollari.

Finora i video, messaggi e altri dati degli utenti vengono archiviati negli Stati Uniti, con una copia in backup a Singapore.

Dal momento che il futuro di TikTok negli Stati Uniti è incerto, la società ha annunciato piani per un nuovo data center in Irlanda.

L’INVESTIMENTO IN IRLANDA

“Questo investimento in Irlanda, per un valore di circa 420 milioni di euro, creerà centinaia di nuovi posti di lavoro”, ha dichiarato Roland Cloutier, responsabile globale della sicurezza delle informazioni di TikTok. Inoltre, “giocherà un ruolo chiave nell’ulteriore rafforzamento della salvaguardia e della protezione dei dati degli utenti di TikTok, con un sistema di difesa della sicurezza fisica e di rete all’avanguardia”.

L’ARCHIVIAZIONE DEI DATI

Attualmente, TikTok archivia i dati degli utenti di tutto il mondo negli Stati Uniti, con un backup a Singapore. Mentre la versione cinese dell’app, Douyin, detiene i suoi record all’interno della Cina continentale, la società sostiene che mantiene separati tutti i suoi dati utente e non dà accesso al governo cinese.

I dati vengono raccolti per indirizzare gli annunci pubblicitari e aiutare a personalizzare il suo potente algoritmo. Ma i critici affermano che il Partito comunista cinese potrebbe richiedere l’accesso ai sensi della sua legge sull’intelligence nazionale.

INVALIDATO IL PRIVACY SHIELD

Come ha sottolineato TechCrunch, l’annuncio di un data center di TikTok in Europa segue anche una sentenza storica emanata dalla massima corte europea.

A luglio la Corte di giustizia europea ha stabilito l’invalidità del Privacy Shield, l’accordo chiave tra Usa e Ue utilizzato per trasferire i dati personali degli europei attraverso l’Atlantico per uso commerciale. Con lo scudo sulla privacy invalido, aumenta il rischio legale relativo all’elaborazione dei dati al di fuori del blocco dei 27 paesi membri.

I giudici hanno chiarito che i trasferimenti di dati verso paesi terzi possono essere legali solo se i dati degli utenti dell’Ue non sono messi a rischio da problematiche leggi e pratiche di sorveglianza. Con questa decisione, il trattamento dei dati in paesi come la Cina e l’India e gli Stati Uniti stessi rientra ora nella disciplina per i trasferimenti internazionali dei dati fornita dal Gdpr.

RISPETTARE IL GDPR

Entrato in vigore il 25 maggio 2018, il regolamento generale sulla protezione dei dati (Gdpr) ha l’obiettivo di aumentare il controllo delle persone sulle loro informazioni personali. Le aziende che non si conformano sono soggette a multe fino al 4% del fatturato annuo globale.

Un modo per evitare questo rischio è elaborare localmente i dati degli utenti europei. Quindi per TikTok l’apertura di un data center in Irlanda potrebbe rappresentare una risposta alla sentenza della Corte di giustizia. Il data center irlandese offrirà infatti un modo per garantire a TikTok il rispetto dei requisiti derivanti dalla sentenza.

LA PRESENZA EUROPEA

Non si tratta del primo passo europeo per la società cinese. TikTok ha già stabilito il suo hub EMEA per la fiducia e la sicurezza a Dublino.

A giugno ha anche aggiornato i termini di servizio regionali, nominando la sua controllata irlandese come responsabile del trattamento dati locale insieme alla sua entità britannica, il che significa che i dati degli utenti europei non rientrano più nella sua entità statunitense, TikTok Inc.

L’azienda ha affermato che dovrebbe creare centinaia di nuovi posti di lavoro quando entrerà in funzione in una località segreta tra 18 e 24 mesi.

SITUAZIONE INCERTA NEGLI USA

L’annuncio arriva dopo che il presidente americano Donald Trump ha accusato TikTok di rappresentare un rischio per la sicurezza nazionale e minacciato di bandirla dagli Usa.

Bytedance, la casa madre di TikTok con sede a Pechino, nega l’accusa dell’amministrazione Trump. Tuttavia, sta negoziando per vendere le sue operazioni negli Stati Uniti, in Canada, in Australia e in Nuova Zelanda al colosso tecnologico statunitense Microsoft.

Finora i leader politici europei non hanno attaccato TikTok come Trump. Tuttavia, l’app cinese spera di conquistare la fiducia di Bruxelles impegnandosi a conservare i dati degli utenti localmente. Con l’apertura del nuovo data center all’inizio del 2022.

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