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Perché Softbank manda in pensione il robot Pepper

SoftBank Group ha sospeso la produzione del robot umanoide Pepper. Il conglomerato giapponese potrebbe ristrutturare la sua attività di robotica

 

SoftBank Group ha sospeso la produzione del suo robot umanoide Pepper che era un emblema del gruppo alcuni anni fa.

Inoltre, è in corso una ristrutturazione presso la controllata SoftBank Robotics Europe. In quest’operazione, l’azienda giapponese guidata da Masayoshi Son sta anche tagliando i posti di lavoro in Francia, secondo Reuters.

SoftBank Group in passato aveva fatto di Pepper la sua vera mascotte, a simboleggiare la sua strategia di massicci investimenti in nuove tecnologie. Il gruppo continua a investire in società di intelligenza artificiale in tutto il mondo, ma sembra frenare sui robot a favore delle piattaforme digitali. La produzione di altri modelli Softbank Robotics (inclusi Nao e il robot aspirapolvere Whiz) non è sospesa, ha affermato il portavoce di SoftBank Group.

Come sottolinea Reuters, il conglomerato ha venduto asset, inclusa la maggior parte della sua partecipazione nella società di robotica Boston Dynamics, poiché Son si concentra maggiormente sugli investimenti attraverso il Vision Fund.

Tutti i dettagli.

LA SOSPENSIONE DELLA PRODUZIONE

“Abbiamo temporaneamente sospeso la produzione di Pepper ma siamo pronti a riavviarla in qualsiasi momento, a seconda del livello delle scorte” e della domanda, ha detto ad Afp un portavoce del gruppo SoftBank, confermando le informazioni di stampa, senza rivelare il numero di unità Pepper messe in servizio in tutto il mondo dal suo lancio commerciale nel 2014.

Secondo Reuters, sono state prodotte solo 27.000 unità.

LA NASCITA DEL ROBOT PEPPER

Progettato dalla società francese Aldebaran Robotics, acquisita da SoftBank Group nel 2012 e successivamente integrata nella sua controllata SoftBank Robotics, Pepper è un robot loquace alto 120 cm, che dovrebbe esprimere emozioni con gli occhi e interagire con gli umani con il suo touch screen.

Costruito da Foxconn in Cina, Pepper doveva aiutare a colmare la carenza di manodopera, ma ha faticato a trovare una base di clienti globale.

COSA DOVREBBE FARE

Inoltre Pepper è stato inizialmente presentato come un robot in grado di comprendere le emozioni umane, il che non era possibile all’epoca del lancio e non c’è riuscito nemmeno con il supporto del sistema di intelligenza artificiale Watson di Ibm, sottolinea The Verge.

E COSA FA IN REALTÀ

In Giappone non è raro vederlo nelle aree di accoglienza dei negozi, dove dovrebbe offrire informazioni. Ma generalmente è poco utilizzato dai visitatori.

IL COMMENTO DELL’ESPERTO

L’esperto di robotica, il professor Noel Sharkey, ha dichiarato alla Bbc che sarebbe “felice di vedere la fine” di Pepper.

“Pepper ha fatto molto per danneggiare la ricerca sulla robotica genuina dando un’impressione spesso falsa di un essere cognitivo brillante che potrebbe tenere conversazioni” ha sottolineato Sharkey. “Era per lo più telecomandato con un essere umano che conversava attraverso i suoi altoparlanti. Ingannare il pubblico in questo modo è pericoloso e dà un’impressione sbagliata delle capacità dell’Ai nel mondo reale”.

LICENZIAMENTI IN VISTA IN FRANCIA

Con lo stop alla produzione del robot Pepper e la ristrutturazione della divisione robotica, il conglomerato giapponese taglierà anche posti di lavoro.

SoftBank prevede infatti di licenziare 330 dipendenti di SoftBank Robotics Europe in Francia, la sede originale degli sforzi di robotica di SoftBank e metà del personale delle divisioni più piccole nel Regno Unito e negli Stati Uniti.

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