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Perché Slack bussa alla Commissione Ue contro Microsoft

Slack ha depositato all'Antitrust Ue un reclamo in cui accusa Microsoft di condotta illegale e dannosa per la concorrenza offrendo il servizio rivale Teams nella suite cloud Office. Favorendo Azure nel cloud. Tutti i dettagli

 

Il lupo (Microsoft) perde il pelo ma non il vizio secondo Slack. La piattaforma di messaggistica istantanea per il lavoro Slack ha presentato una denuncia antitrust contro Microsoft alla Commissione europea. Slack ha accusato il colosso della tecnologia di unire il suo prodotto rivale Teams con la suite di Office (Outlook, Word, Excel e PowerPoint) basata su cloud (Azure gongola?). Una “pratica illegale e anticoncorrenziale”, protesta Slack.

Microsoft “sta tornando al suo comportamento passato”, secondo Slack. Il riferimento va al caso antitrust che la società fondata da Bill Gates ha affrontato due decenni fa negli Stati Uniti per aver unito Internet Explorer con il sistema operativo Windows senza offrire ai clienti la possibilità di disinstallarlo.

Con milioni di dipendenti in più che lavorano da casa dallo scoppio della pandemia di Covid, la rivalità tra le tecnologie che rendono possibile il lavoro a distanza non fa che aumentare.

La Commissione europea ha fatto sapere di aver ricevuto il reclamo e che ora lo valuterà con le procedure standard.

Ecco tutti i dettagli.

IL RECLAMO A BRUXELLES

Nella denuncia Slack sostiene che Microsoft ha abusato della sua posizione sul mercato per eliminare la concorrenza raggruppando Teams Microsoft all’interno del software Office 365 .

“Hanno creato un prodotto debole e copiato e lo hanno legato al loro prodotto Office dominante, costringendolo a installarlo e bloccandone la rimozione, una copia carbone del loro comportamento illegale durante le guerre dei browser”, ha commentato Slack con la stampa.

LA RICHIESTA DI SLACK

Con l’esposto antitrust, Slack pretende che Microsoft separi Teams dalla suite Office vendendolo separatamente con un prezzo equo commerciale. Così da competere nel merito con il prodotto rivale Slack.

CONCORRENZA SLEALE OFFRIRE TEAMS E OFFICE INSIEME

Slack sta cercando una “parità di condizioni”. Offrendo Teams agli utenti della suite Office 365, Microsoft sta rendendo più difficile per Slack vendere il proprio software sul mercato.

LA REPLICA DI MICROSOFT

“Abbiamo creato Teams per combinare la capacità di collaborare con la capacità di connettersi tramite video, perché è quello che la gente vuole”, ha replicato un portavoce di Microsoft.

“Con Covid-19, il mercato ha abbracciato Teams in numeri da record, mentre Slack ha sofferto dell’assenza di un software per videoconferenze”, ha fatto notare ancora la società: “Ci impegniamo a offrire ai clienti non solo il meglio delle nuove innovazioni, ma un’ampia varietà di possibilità di acquisto e utilizzare il prodotto”.

LA SPINTA DI COVID AGLI UTENTI

A marzo infatti gli utenti di Microsoft Teams sono passati da 44 milioni a marzo a 75 milioni ad aprile. Anche Slack ha registrato un forte aumento degli utenti negli ultimi mesi, raggiungendo i 12,5 milioni alla fine di marzo.

I sistemi di videoconferenza hanno registrato un’impennata della domanda mentre i dipendenti lavorano da remoto. In questo campo i player includono Zoom, Google, Facebook e Cisco.

A COLPO SICURO CON LA COMMISSIONE UE?

“Non abbiamo intrapreso azioni simili negli Stati Uniti, ma stiamo anche conversando con le autorità statunitensi competenti”, ha dichiarato un rappresentato di Slack.

Nel 2008 la Commissione europea aveva già multato Microsoft per un totale di 2,2 miliardi di euro in un’indagine decennale per aver abusato del suo dominio del 95% dei sistemi operativi per PC su Windows.

I GUAI PASSATI DI MICROSOFT SIA NEGLI USA…

Come ricorda PcMag, l’accusa di Slack fa eco al caso antitrust che Microsoft ha affrontato due decenni fa negli Stati Uniti per aver unito Internet Explorer con il sistema operativo Windows senza offrire ai clienti la possibilità di disinstallarlo. Il Dipartimento di Giustizia ha fatto causa al colosso tecnologico nel 1998, sostenendo che il raggruppamento ha aiutato la società a raggiungere un monopolio illegale nel mercato dei browser.

Il caso ha portato un giudice americano a ordinare la rottura di Microsoft. Tuttavia, la sentenza è stata successivamente annullata per una pena minore che ha costretto la società ad aprire l’accesso alle sue API del software.

SIA NELL’UNIONE EUROPEA

Anche nell’Unione europea i regolatori hanno esaminato la pratica di Microsoft di raggruppare Internet Explorer in Windows. Lo sforzo è culminato in un accordo antitrust nel 2009 che ha richiesto all’azienda per cinque anni di offrire ai consumatori la scelta sul browser che vorrebbero installare al primo avvio del sistema operativo Windows.

LA COMPETIZIONE TRA MICROSOFT TEAMS E SLACK

Slack, fondata nel 2014, quest’anno ha registrato una rapida crescita. Il mese scorso, riferendo i risultati del suo trimestre conclusosi ad aprile, ha dichiarato che le sue entrate sono aumentate del 50% a 202 milioni di dollari. Ha oltre 122.000 clienti paganti, in genere aziende con licenze annuali, con un aumento del 28% rispetto al trimestre dell’anno precedente.

Come ricorda The Verge, la competizione tra le due società è iniziata quasi quattro anni fa, quando Slack ha pagato un annuncio a tutta pagina sui giornali per “dare il benvenuto” a Microsoft Teams come concorrente. Il prodotto Teams di Microsoft è riuscito a competere con Slack diventato leader sul mercato nel giro di pochi anni, ma con il vantaggio di essere in bundle con un prodotto di suite per ufficio dominante.

L’attività di Slack sta ancora crescendo bene, ma con la potenza del canale di vendita aziendale di Microsoft legato alla sua crescente suite di prodotti Microsoft 365, non sorprende che Slack cerchi un rimedio normativo contro il colosso tecnologico.

PERCHÉ NON PRENDERSELA ANCHE CON GOOGLE?

Come ha evidenziato il New York Times, la scorsa settimana Google ha annunciato che stava integrando più strettamente video, chat ed e-mail nel suo pacchetto di prodotti GSuite. Ma la differenza, secondo Slack, è che Google non è un’azienda dominante nel software aziendale, come lo è Microsoft.

SLACK SI ALLEA CON AMAZON PER BATTERE TEAMS

Slack sta collaborando con Amazon in un accordo pluriennale che prevede che tutti i dipendenti Amazon potranno utilizzare la piattaforma Slack.

Tuttavia, non è immediatamente chiaro quanti degli 840.000 dipendenti di Amazon useranno Slack. Fino ad oggi, Ibm rappresenta il più grande cliente di Slack, che sta distribuendo Slack ai suoi 350.000 dipendenti.

L’accordo siglato un mese fa con arriva proprio mentre Slack affronta la crescente concorrenza di Microsoft Teams. Grazie alla partnership con Amazon, Slack potrà offrire  funzionalità di chiamata vocale e video grazie all’implementazione con la piattaforma Chime di Amazon. Amazon Chime è un servizio di comunicazione che consente di riunirsi, parlare in chat ed effettuare chiamate di lavoro all’interno e all’esterno della tua organizzazione, il tutto con un’unica applicazione.

E SCEGLIE AWS PER IL CLOUD

Con l’accordo Amazon ottiene un partner importante per Amazon Web Services e Slack ottiene l’affidabilità e la sicurezza di Aws. Slack non si rivolgerà di certo ai servizi cloud di Azure di Microsoft o Google Cloud per potenziare parti del suo servizio in un futuro.

COME VANNO I CONTI DI MICROSOFT

Nonostante le nubi di una sonda antitrust all’orizzonte, Microsoft ha comunque una trimestrale (comunicata ieri) da festeggiare. I ricavi di Microsoft crescono infatti del 13% nel trimestre concluso il 30 giugno a 38 miliardi di dollari, in linea con le attese e dopo il +15% dei primi tre mesi. I profitti salgono a 11,2 miliardi di dollari, sopra le attese.

Nel trimestre il segmento del cloud di Microsoft, che include il suo servizio Azure, ha registrato ricavi per 13,37 miliardi di dollari, in crescita del 17% rispetto all’anno precedente

Tuttavia frena proprio il comparto cloud, pur restando trainante, con i ricavi di Azure che avanzano del 47% annuale, contro il +59% dei primi tre mesi e +64% degli ultimi tre mesi del 2019.

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