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Dodge Musk Blackout

Perché Musk rinuncia al cda di Twitter?

Elon Musk non entrerà a far parte del consiglio di amministrazione di Twitter. Lo ha fatto sapere il ceo Parag Agrawal precisando che il maggiore azionista ha rifiutato l'offerta

 

Elon Musk ha fatto dietrofront rispetto all’ingresso nel cda di Twitter.

Il fondatore e ceo di Tesla e SpaceX avrebbe dovuto prendere posto nel board della società sabato, ma oggi il ceo di Twitter, Parag Agrawal, ha annunciato che Musk aveva rifiutato l’offerta.

A inizio aprile Elon Musk, l’uomo più ricco del mondo, ha acquisito una partecipazione del 9,2% nel capitale di Twitter, diventandone così il maggiore azionista. E garantendosi un posto nel consiglio di amministrazione della società.

Ma il miliardario ci ha ripensato.

La mossa è arrivata dopo che l’amministratore delegato di Tesla, uno degli utenti più attivi di Twitter con 81,3 milioni di follower sulla piattaforma, ha seguito la sua acquisizione di quote con una serie di post che proponevano cambiamenti radicali al business.

Non solo, negli ultimi tempi Musk ha spesso contestato le politiche di moderazione di Twitter. Proprio lo scorso 25 marzo Musk aveva pubblicamente messo in discussione l’approccio di Twitter alla libertà di parola tramite un sondaggio condotto sul suo account Twitter.

Queste ultime vicende hanno mandato il titolo del social network sulle montagne russe a Wall Street.

Le azioni di Twitter sono aumentate del 27% lunedì scorso, quando è emerso che Musk era diventato il maggiore azionista della società. Entro la fine della settimana, le azioni erano aumentate del 17%, ma oggi sono scese di oltre il 7% nel trading pre-mercato, dopo che Agrawal ha rivelato che Musk non si sarebbe unito al cda, segnala il Guardian.

Tutti i dettagli.

L’ANNUNCIO DEL CEO DI TWITTER

“Elon Musk ha deciso di non unirsi al nostro consiglio”, ha twittato questa mattina il ceo di Twitter Agrawal.

“Il suo arrivo nel consiglio sarebbe diventato ufficialmente effettivo il 9 aprile, ma Elon ha fatto sapere quella stessa mattina che non si sarebbe più unito al consiglio”, ha spiegato in un messaggio allo staff di Twitter, che ha condiviso sulla piattaforma.

Agrawal ha sottolineato che la società era inizialmente “entusiasta di collaborare” con Musk ma era “chiara sui rischi”, aggiungendo che in qualità di amministratore con responsabilità fiduciarie, avrebbe dovuto “agire nel migliore interesse della nostra azienda e di tutti i nostri azionisti” .

“Abbiamo e apprezzeremo sempre la partecipazione dei nostri azionisti, indipendentemente dal fatto che facciano parte del nostro consiglio o meno. Elon è il nostro maggiore azionista e rimarremo aperti alla sua partecipazione”, ha concluso il ceo di Twitter.

TUTTI GLI ULTIMI TWEET DI ELON MUSK

Dall’ingresso nell’azionariato di Twitter, Musk non ha lesinato proposte e sondaggi sulla piattaforma.

Il 5 aprile Musk aveva effettuato un sondaggio sul suo profilo, per chiedere se gli utenti di Twitter volessero un pulsante “modifica”, per correggere un tweet dopo la pubblicazione. Quasi 4,4 milioni di persone hanno votato e circa il 73% ha risposto “sì”. La piattaforma ha quindi annunciato che stava testando questa funzionalità, che molti utenti richiedevano da anni.

L’ultimo tweet sabato, quando Musk si è chiesto se il social network stesse “morendo”, citando account molto popolari ma inattivi. Secondo il Washington Post, diversi dipendenti di Twitter hanno espresso la loro preoccupazione, ritenendo in particolare che i valori dell’uomo più ricco del mondo non fossero allineati con la cultura aziendale del social network.

IL COMMENTO DEGLI ANALISTI

Inoltre, tra i suggerimenti del miliardario fondatore di Tesla anche quello rendere il servizio premium di Twitter privo di pubblicità, anche se l’azienda fa affidamento sulla pubblicità per il 90% delle sue entrate. “Il potere delle aziende di dettare le politiche è notevolmente rafforzato se Twitter dipende dalla pubblicità del denaro per sopravvivere”, ha twittato Musk.

Proprio per questo gli analisti si sono chiesti se le ambizioni di Musk sarebbero in linea con le crescenti richieste degli inserzionisti, la principale fonte di entrate di Twitter, per ambienti meno tossici sulle piattaforme dei social media, rivela il Financial Times.

Altri hanno suggerito che Elon Musk non volesse essere obbligato a doveri fiduciari sedendo al board di Twitter. Ovvero frenare i suoi controversi tweet sulla società.

Secondo Axios, Musk resta comunque il maggiore azionista di Twitter. Se avesse preso un posto nel consiglio di amministrazione sarebbe stato limitato nella quantità di azioni della società che poteva possedere. Questo potrebbe essere un preludio alla sua partenza, l’inizio di un’acquisizione ostile o qualsiasi altra via.

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