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Facebook

Perché l’Antitrust ha postato una multa da 10 milioni a Facebook

Tutti i motivi della sanzione comminata dall'Autorità garante del mercato e della concorrenza a Facebook

 

L’Autorità della Concorrenza e del Mercato ha chiuso l’istruttoria, nei confronti di Facebook Ireland Ltd. e della sua controllante Facebook Inc. per presunte violazioni del Codice del Consumo, irrogando alle società due sanzioni per complessivi 10 milioni di euro.

PERCHE’ L’ANTITRUST HA SANZIONATO FACEBOOK

L’Antitrust ha accertato che Facebook induce ingannevolmente gli utenti consumatori a registrarsi nella piattaforma Facebook, non informandoli adeguatamente e immediatamente, in fase di attivazione dell’account, dell’attività di raccolta, con intento commerciale, dei dati da loro forniti, e, più in generale, delle finalità remunerative che sottendono la fornitura del servizio di social network, enfatizzandone la sola gratuità.

LE MAGAGNE COMMERCIALI DI FACEBOOK

“In tal modo, gli utenti consumatori hanno assunto una decisione di natura commerciale che non avrebbero altrimenti preso (registrazione al social network e permanenza nel medesimo)”, scrive il Garante dando conto della sanzione.

CHE COSA IL GARANTE HA IMPOSTO A FACEBOOK

L’Autorità ha inoltre accertato che Facebook, attua una pratica aggressiva in quanto esercita un “indebito condizionamento” nei confronti dei consumatori registrati, i quali subiscono, senza espresso e preventivo consenso la trasmissione dei propri dati da Facebook a siti web/app di terzi, e viceversa, per finalità commerciali. L’indebito condizionamento deriva “dall’applicazione di un meccanismo di preselezione del piu’ ampio consenso alla condivisione di dati”. In considerazione dei rilevanti effetti della pratica sui consumatori, l’Autorità ha anche imposto, ai sensi dell’art. 27, comma 8, del Codice del Consumo, l’obbligo di pubblicare una dichiarazione rettificativa sul sito internet e sull’App per informare i consumatori.

IL COMMENTO DELL’ASSOCIAZIONE DEI CONSUMATORI

“Una nostra vittoria! Siamo stati noi a segnalare all’Antitrust, fin dall’inizio, la pratica commerciale adottata da Facebook di consentire ai fornitori di servizi sulla piattaforma di accedere ai dati degli utenti iscritti, chiedendo se fosse scorretta ai sensi del Codice del Consumo”. E’ stato il commento di Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori, sulla sanzione da 10 milioni irrogata dall’Antitrust italiana alle società Facebook Ireland Ltd. e alla sua controllante Facebook Inc. “Non si comprendeva – afferma Dona – se l’utente godeva del diritto di prestare o negare il consenso all’accesso ai dati personali da parte di soggetti terzi diversi da Facebook, se i dati dell’utente potevano essere utilizzati da sviluppatori di app per fini diversi da quelli inerenti all’utilizzo delle app, quali erano le informazioni cui i terzi potevano accedere senza il consenso espresso degli utenti. Ora l’Antitrust ha fatto chiarezza”.

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