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Kanye West Parler

Perché Kanye West vuole comprare Parler

Dopo Elon Musk con Twitter, anche il rapper Ye, precedentemente noto come Kanye West, intende acquisire Parler: l'app di social media prediletta dai conservatori americani

Dopo Elon Musk con Twitter, un altro miliardario statunitense vuole comprare un social media.

Il rapper americano Kanye West, che ora si fa chiamare Ye, ha accettato in linea di principio di acquistare Parler, la piattaforma di social media popolare tra i conservatori statunitensi.

Lo ha annunciato lunedì la società madre del social Parlement Technologies. In una dichiarazione, Ye ha affermato che sta acquistando la piattaforma per garantire che le persone con opinioni conservatrici “abbiano il diritto di esprimersi liberamente” online.

Parler è una delle numerose piattaforme di social media, tra cui Gettr, Gab e Truth Social, che si posizionano come alternative a Twitter e inneggiano il free speech. La notizia dell’intesa è arrivata dopo che lo stesso Kanye è stato bloccato da Twitter e da Instagram per aver postato sul suo profilo affermazioni antisemite. Dopo la rimozione dei post offensivi, il rapper è tornato sulle piattaforme, dove ha decine di milioni di follower.

“L’acquisizione proposta assicurerà a Parler un ruolo futuro nella creazione di un ecosistema non cancellabile in cui tutte le voci sono benvenute”, ha affermato in una nota la società che prevede che l’accordo si concluda entro la fine del 2022.

Tutti i dettagli.

L’OPERAZIONE

Secondo i termini dell’accordo, Parler ha accettato di vendere completamente a Ye, ma Parler continuerà a ricevere supporto tecnico da Parlement Technologies, incluso l’accesso ai suoi servizi di cloud privato e alla sua infrastruttura di data center. Le parti non hanno divulgato il valore dell’operazione.

COS’È PARLER

Lanciata nel 2018, Parler è un social network simile a Twitter. Si possono infatti pubblicare post fino a mille caratteri, inserire “like” e condividere post altri con i propri follower. Autoproclamatasi il social della libertà di parola ed espressione, la società ha dichiarato che Parler si basa su algoritmi imparziali e non vende né condivide i dati degli utenti. Le politiche di moderazione meno rigide di Parler facevano parte del suo fascino per molti utenti.

Praticando una moderazione dei contenuti più flessibile, Parler ha consentito ai post che includono teorie del complotto, minacce e incitamento all’odio, tra le altre cose, di rimanere sulla piattaforma.

IL SOCIAL SIMIL-TWITTER CHE PIACE ALLA DESTRA

Proprio per questo Parler si è rivelata particolarmente popolare tra i sostenitori del presidente degli Stati Uniti e la destra conservatrice. I conservatori hanno spesso accusato Twitter e Facebook di censurare ingiustamente le loro opinioni.

LA BAGARRE CON GOOGLE E APPLE

L’app è stata rimossa dagli app store di Google e Apple nel gennaio 2021, dopo l’assedio del Campidoglio. È stato ripristinato da Apple nell’aprile dello scorso anno ed è tornato sull’app store di Google solo il mese scorso, ricorda Axios.

COME VA LA PIATTAFORMA SOCIAL

A settembre, Parlement ha dichiarato di aver raccolto un round di finanziamento di 16 milioni di dollari, portando il finanziamento totale a 56 milioni di dollari. Allo stesso tempo ha acquisito una società di infrastrutture cloud, offrendo un’alternativa a provider come Amazon Web Services, che aveva negato i servizi di hosting a Parler sulla scia delle rivolte del Campidoglio. L’investitore fondatore dell’app è Rebekah Mercer, sostenitrice di Trump e importante donatrice repubblicana.

In un’intervista con Reuters, l’amministratore delegato di Parlement Technologies George Farmer afferma che Parler ha 16,5 milioni di utenti registrati. La società di ricerca Apptopia stima che la piattaforma sia stata installata 11,7 milioni di volte dal lancio, con una stima di 40.000 utenti attivi giornalieri.

LE ULTIME “PASSIONI” DI YE

Di recente il rapper Ye, che è anche una stilista di moda e soffre di disordine bipolare, ha spesso appoggiato cause di estrema destra.

Il 3 ottobre a Parigi Ye ha indossato una maglietta con la frase: “White Lives Matter”. Quattro giorni dopo, ha pubblicato post su Instagram che diversi gruppi ebraici hanno definito antisemita. Meta Platforms, che possiede Instagram e Facebook, ha bloccato Ye per i post.

Forbes stima che Ye abbia un patrimonio netto di 2 miliardi di dollari. Quindi perché non comprare un social media in cui si ha “la certezza di avere il diritto di esprimerci liberamente”? Ma sarà un affare per Parler? Il ceo Farmer ha detto nell’intervista a Reuters che non è preoccupato per le prospettive pubblicitarie di Parler sotto Ye. Ye a settembre ha interrotto la sua partnership con il rivenditore di abbigliamento Gap, mentre il 6 ottobre il produttore tedesco di articoli sportivi Adidas ha dichiarato che sta rivedendo la sua partnership commerciale con il rapper.

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