La Federal Aviation Administration (Faa) degli Stati Uniti ha messo a terra i razzi Falcon 9 di SpaceX dopo un guasto nel volo di giovedì scorso che distrutto il suo carico di satelliti Starlink.
Lo ha annunciato la società aerospaziale di Elon Musk. L’autorità di regolamentazione dell’aviazione americana (Faa) ha reso infatti che richiederà un’indagine, che dovrebbe determinare la causa dell’incidente e identificare le azioni correttive. Un rapporto finale deve essere approvato dalla Faa.
Si tratta del primo fallimento in più di sette anni per il razzo di SpaceX su cui si basa l’industria spaziale globale, ricorda Reuters precisando che l’incidente si è verificato durante la 354a missione del Falcon 9. È stato il primo fallimento del Falcon 9 dal 2016, quando un razzo è esploso su una rampa di lancio in Florida e ha distrutto il suo carico utile, un satellite per comunicazioni israeliano.
Senza dimenticare che il Falcon 9 è l’unico razzo statunitense in grado di inviare equipaggi della Nasa alla Stazione Spaziale Internazionale.
“L’incidente di giovedì sera, che è ora sotto inchiesta da parte della Faa, avrà probabilmente un effetto a catena sulla rapida cadenza di lancio dell’azienda guidata da Elon Musk in futuro, a seconda di quanto tempo impiegherà SpaceX a identificare e risolvere il problema” osserva Bloomberg.
Tutti i dettagli.
MESSA A TERRA PER I FALCON 9 DI SPACEX
Il Falcon 9 resterà a terra finché SpaceX non avrà indagato sulla causa del guasto, riparato il razzo e ricevuto l’approvazione della Faa, ha affermato l’agenzia in una dichiarazione.
PRIMA MISSIONE FALLITA PER LA SOCIETÀ DI ELON MUSK DA ANNI
Giovedì sera un razzo Falcon 9 è decollato dalla California per mettere in orbita 20 satelliti Starlink, che avrebbero dovuto unirsi alla sua costellazione per fornire Internet dallo spazio.
Il primo stadio del razzo ha funzionato normalmente e, dopo aver adempiuto alla sua funzione, si è staccato come previsto ed è tornato sulla Terra. Ma nella seconda fase si è verificata una ‘fuga di ossigeno liquido’, secondo un comunicato stampa della società di Elon Musk.
Poiché la navicella non è stata in grado di effettuare una delle spinte previste, i satelliti si sono ritrovati in un’orbita con un perigeo (punto più vicino alla Terra) due volte più basso del previsto, ad un’altitudine di 135 km. Le squadre di SpaceX hanno provato a contattare i satelliti per comandare loro di utilizzare i propri mezzi di propulsione per salire, ma l’attrazione della Terra si è rivelata troppo forte a questa altitudine.
CHE SUCCEDE AI SATELLITI STARLINK ANDATI PERSI
Ma che ne sarà dei 20 satelliti Starlink non dispiegati correttamente in orbita? Inoltre, dei 20 satelliti, 13 erano con le nuove funzionalità “direct to cell” dell’azienda che consentono la connessione a smartphone non modificati.
“I satelliti rientreranno nell’atmosfera terrestre e scompariranno completamente”, ha affermato SpaceX. “Non rappresentano una minaccia per gli altri satelliti in orbita o per la sicurezza pubblica”. La società non ha stimato quando avrebbero fatto il rientro, apparso come scie di luce nel cielo. “Stelle cadenti”, ha detto Musk, rispondendo al post di SpaceX, aggiungendo che SpaceX stava aggiornando il software dei satelliti Starlink per forzare i loro propulsori di bordo a funzionare più intensamente del solito per evitare un rientro atmosferico infuocato.
A QUANDO IL RITORNO NELLO SPAZIO?
La missione fallita del razzo più attivo al mondo ha posto fine a una serie di successi di oltre 300 missioni consecutive durante le quali SpaceX ha mantenuto il suo predominio nel settore dei lanci, ribadisce Reuters. Molti paesi e aziende spaziali si affidano alla SpaceX, società privata guidata da Musk valutata circa 200 miliardi di dollari, per inviare i loro satelliti e astronauti nello spazio.
Ora la ‘ripresa dei voli’ è condizionata alla ‘determinazione da parte della Faa che qualsiasi sistema o procedura relativa all’incidente non pregiudica la sicurezza pubblica’, ha precisato la società di Musk.
Sebbene il volo del Falcon 9 di giovedì sera fosse una missione interna, è probabile che la messa a terra del razzo abbia un impatto sulle prossime missioni dei clienti SpaceX. Alcune missioni previste a breve potrebbero quindi essere ritardate.
IL COMMENTO DEGLI ANALISTI
Infine, secondo Bloomberg, un ritardo prolungato per il Falcon 9 potrebbe avere anche un impatto sostanziale sul mercato dei satelliti commerciali. SpaceX è stata responsabile del lancio dell’82% di tutto il materiale andato in orbita nel 2023, secondo BryceTech, una società di analisi spaziale. “Anche il miglior atleta olimpico ha una giornata no”, ha affermato Carissa Christensen, ceo e fondatrice di BryceTech. “A volte questo è indicativo di un problema emergente e sistemico che sarà molto più difficile da diagnosticare e risolvere”.
Concorrenti come United Launch Alliance (Ula) e Arianespace hanno debuttato con veicoli simili al Falcon 9, ma entrambi questi razzi sono relativamente nuovi e non volano così frequentemente. L’Ariane 6 di Arianespace, ad esempio, ha volato per la prima volta la settimana scorsa e ha anche subito un guasto parziale verso la fine del volo.
In definitiva, l’assenza del Falcon 9 dal mercato dei lanci dipenderà dalla causa principale del guasto di giovedì sera.