L’Europa pronta a riappropriarsi dell’accesso allo spazio con il debutto di Ariane 6.
Al momento tutto procede secondo i programmi e il lancio è previsto alle 20.00 italiane del 9 luglio. Resta comunque, come in ogni lancio, l’incognita del meteo.
Un volo di prova esistenziale per l’Unione Europea. Quest’ultimo è privato dell’accesso allo spazio da più di un anno, a causa dei ritardi nello sviluppo del suo nuovo lanciatore.
Per la prima volta da decenni, il Vecchio Continente non disponeva di un lanciatore per portare in orbita i suoi satelliti. Oltre il ritiro di Ariane 5 dopo l’ultimo volo del luglio 2023, Ariane 6 ha subito ritardi e con il debutto costantemente rinviato (dalla previsione iniziale del lancio nel 2020), mentre Vega è rimasto bloccato sulla rampa di lancio a seguito del fallimento il 20 dicembre 2022 del primo volo commerciale di Vega C (il lanciatore leggero europeo progettato e prodotto dall’italiana Avio). Inoltre, a causa della guerra in Ucraina, l’Europa ha interrotto i lanci tramite il razzo russo Soyuz da Kourou in Guyana da febbraio 2022. Da allora, i satelliti europei sono stati inviati a SpaceX o messi nell’hangar, in attesa del nuovo Ariane.
Tutti i dettagli.
IL VOLO INAUGURALE PREVISTO DOMANI
Il nuovo razzo europeo Ariane 6 è finalmente pronto per il decollo dopo anni di ritardo. Salvo controindicazioni meteorologiche, il volo inaugurale è previsto per martedì 9 luglio tra le 15 e le 18 a Kourou, o tra le 20 e le 23 in Francia.
Come ricorda Spacenews, il primo lancio di Ariane 6, dati i ritardi del lanciatore, un arretrato di 30 ordini e una crisi europea nell’accesso allo spazio, sarà un primo volo ad alta pressione e consequenziale, per l’appaltatore principale ArianeGroup, il fornitore di servizi di lancio Arianespace, l’Agenzia spaziale europea (Esa) e altre parti interessate.
IL RUOLO DELL’ESA
Per lo sviluppo di Ariane 6 l’Esa ricopre il ruolo di Launch System Architect e collabora con il prime contractor ArianeGroup per lo sviluppo del veicolo di lancio e con l’agenzia spaziale francese Cnes per lo sviluppo del segmento di terra. L’Esa è l’operatore responsabile del volo inaugurale mentre per i voli successivi Arianespace è il fornitore di servizi di lancio che commercializza e gestisce il lanciatore Ariane 6 per clienti istituzionali e commerciali per lanciare in orbita una serie di missioni.
IL LANCIATORE ARIANE 6 PRONTO AL DEBUTTO
Il volo inaugurale dell’Ariane 6 sarà nella configurazione “62” lunga 56 metri, dotata di due booster solidi. Lo stadio principale è alimentato dal motore Vulcain 2.1 alimentato a idrogeno liquido e ossigeno. Si tratta di un aggiornamento del motore principale Vulcain dell’Ariane 5.
Modulare e agile, Ariane 6 è dotato di uno stadio superiore riaccendibile che gli consente di lanciare più missioni su orbite diverse in un unico volo.
Nella configurazione 62 il razzo può trasportare fino a 10,3 tonnellate in orbita terrestre bassa, mentre il più grande “64” dotato di quattro booster solidi può sollevare fino a 21,6 tonnellate. Il primo volo, tuttavia, trasporterà solo un certo numero di piccoli satelliti ed esperimenti di agenzie spaziali, aziende, istituti di ricerca, università e giovani professionisti.
SFIDARE IL FALCON 9 DI SPACEX
Infine, il debutto di Ariane 6 dovrebbe rilanciare lo spazio europeo, impantanato da due anni in una profonda crisi dei lanciatori.
Senza Ariane 6, e con il ritiro di Ariane 5, il Falcon 9 della statunitense SpaceX ha rappresentato l’unica alternativa praticabile per l’Esa per trasportare in orbita satelliti compreso il lancio di 4 satelliti Galileo. L’Esa aveva pianificato di lanciare i satelliti Galileo utilizzando il razzo Ariane 6, ma quest’ultimo ha subito frequenti ritardi e il debutto ci sarà soltanto domani rispetto al 2021 inizialmente previsto.
Eppure, anche con il volo inaugurale di Ariane 6 finalmente alle porte, la scorsa settimana l’Organizzazione europea per l’esercizio dei satelliti meteorologici (Eumetsat) ha deciso di lanciare il suo satellite MTG-S1, che monitorerà il meteo e l’inquinamento atmosferico dall’orbita geostazionaria, con il razzo Falcon 9 di SpaceX anziché con Ariane 6, come precedentemente pianificato.
“È difficile da capire, soprattutto perché Ariane 6 è sulla buona strada per il suo volo inaugurale del 9 luglio, con tutto che procede secondo i piani”, ha aveva commentato il numero uno dell’Esa Josef Aschbacher la decisione di Eumetsat. “La fine della crisi del lanciatore è a portata di mano”. E si fa ancora più intensa l’attesa per il volo di domani.