Mossa a sorpresa delle due big che corteggiano in modo assiduo l’ex startup di Sam Altman, quell’OpenAi responsabile dell’Intelligenza artificiale più chiacchierata di sempre, ChatGpt. Sia Microsoft sia Apple hanno deciso, con ogni probabilità di comune accordo, stante la contemporaneità dell’annuncio, di farsi da parte e non sedere nel CdA della software house.
MICROSOFT E APPLE RINUNCIANO AL POSTO NEL CDA
L’indiscrezione, riportata inizialmente dal Financial Times, è stata nel giro di poche ore confermata da OpenAI a The Verge. La società di Altman ha parlato in merito della necessità di un nuovo approccio per coinvolgere i partner strategici come Microsoft e Apple e gli investitori come Thrive Capital e Khosla Ventures. La società organizzerà “regolari incontri con gli stakeholder per condividere i progressi sulla nostra missione e garantire una collaborazione più forte in materia di sicurezza”.
UN PASSO INDIETRO PER FARNE DUE AVANTI?
Un duplice passo indietro, avvenuto all’unisono e non poteva essere altrimenti, sia per mantenere l’equilibrio tra i due più grandi clienti di OpenAi, sia in quanto Microsoft era già stata attenzionata dall’Unione europea, con Bruxelles decisa a vederci chiaro per capire se i sempre più stretti rapporti tra Redmond e ChatGpt non rischino di alterare il gioco della concorrenza in un mercato tanto fragile e giovane, cementificando rapporti di forza destinati a durare a lungo.
La rinuncia al posto nel CdA è solo di apparente svantaggio per Apple e Microsoft, in realtà è una scelta che avvantaggia tutti, a iniziare da OpenAi, dato che le autorità, europee e non, osservano sempre con maggiore attenzione gli equilibri che vanno delineandosi e con ogni probabilità il quadro normativo diverrà via via più stringente. Non c’è infatti solo l’Antitrust Ue a interpellare ChatGpt: pure le autorità di regolamentazione nel Regno Unito e la FTC hanno aperto già diversi fascicoli.