L’amministrazione di Donald Trump, sulla scia della precedente, sta pensando di imporre ulteriori restrizioni alle vendite di microchip di Nvidia in Cina. La notizia è rilevante perché Nvidia è l’azienda più importante al mondo nel settore delle unità di elaborazione grafica per l’intelligenza artificiale, con una quota di mercato di circa l’80 per cento: anche la famigerata startup cinese DeepSeek, pur non potendo accedere ai semiconduttori più avanzati, ha comunque avuto bisogno dei suoi processori H800.
COSA SAPPIAMO DELLE (IPOTETICHE) NUOVE RESTRIZIONI
Stando alle fonti di Bloomberg, l’amministrazione Trump sta pensando di sottoporre a controlli anche i chip H20, utilizzabili per alimentare i software di intelligenza artificiale: si tratta peraltro di modelli già “depotenziati” rispetto alla versioni standard proprio per rispettare le limitazioni commerciali con la Cina.
Pare che le nuove – eventuali – restrizioni non verranno implementate subito, visto che l’amministrazione Trump non è ancora pienamente operativa. Howard Lutnick, nominato alla guida del dipartimento del Commercio, ha anticipato che sarà “molto duro” sui controlli alle esportazioni di semiconduttori: proprio come quella di Joe Biden, anche l’amministrazione Trump vuole ostacolare il progresso tecnologico della Cina, che considera la principale rivale economica e politica degli Stati Uniti.
L’IMPATTO SU NVIDIA
Dopo la pubblicazione della notizia su Bloomberg, le azioni di Nvidia sono calate fino al 6,9 per cento alla borsa di New York: sono giorni difficili per l’azienda, il cui titolo ha risentito parecchio della popolarità di DeepSeek.
Nvidia è sottoposta a restrizioni sulle vendite in Cina dal 2022. Un inasprimento delle regole commerciali potrebbe avere un impatto negativo sui conti, viste le dimensioni del mercato cinese, e potrebbe – così sostiene l’azienda, a tutela del proprio interesse economico – incoraggiare Pechino a insistere nella ricerca dell’indipendenza tecnologica dall’America.
Le aziende cinesi non possiedono capacità avanzate di progettazione e manifattura di microchip, non possono accedere ai semiconduttori stranieri e non possono nemmeno acquistare macchinari avanguardistici di chipmaking come quelli fabbricati dall’olandese Asml: di conseguenza, le capacità nazionali di progredire nello sviluppo dell’intelligenza artificiale sono limitate. Lo stesso chip H20, che l’amministrazione Trump vorrebbe mettere sotto controllo, è stato creato da Nvidia per rispettare le sempre più stringenti limitazioni del governo Biden: l’H20 è la versione depotenziata del processore H800 (la cui vendita in Cina era concessa fino al 2023), che a sua volta è la versione depotenziata dell’H100.