Difficile negare che l’esportazione di armi da parte di una potenza regionale quale è ormai la Turchia abbia subito un incremento rilevante.
Se guardiamo all’esportazione di armi in Ucraina, la Turchia ha esportato 5,9 milioni di dollari di prodotti militari in Ucraina rispetto a 1 milione di dollari che aveva esportato soltanto lo scorso anno.
I DRONI BAYRAKTAR TB2
Fra gli strumenti militari esportati dalla Turchia vi sono i noti droni Bayraktar TB2.
GLI INVESTIMENTI DELL’INDUSTRIA BELLICA TURCA
Visto il successo che l’esportazione di armamenti in questi ultimi anni sta determinando per la Turchia, sono stati fatti nuovi investimenti con rilevante successi da parte dell’industria militare turca.
A LAVORO SUL VELIVOLO KIZILELMA
Stiamo alludendo al primo prototipo denominato National Unmanned Combat Aerial Vehicle System (MIUS), soprannominato Kizilelma.
Naturalmente il velivolo sarà a reazione, e questo gli consentirà di decollare e atterrare dalla nave anfibia TCG Anadolu, permettendo quindi alla Turchia di realizzare operazioni sia terrestri e navali.
CRESCE ANCHE L’EXPORT MILITARE IN AFRICA
Ma altrettanto significativa è l’esportazione turca in Africa, e più precisamente in Niger. Quest’ultimo ha acquistato veicoli blindati trasporto truppe dalla società turca Nurol Makina, oltre ai velivoli senza pilota armati Bayraktar TB2 e ai velivoli da addestramento/attacco leggero a turboelica Hurkus. L’acquisto è la conseguenza anche della recente visita fatta la scorsa settimana dal presidente del Niger, Mohamed Bazoum, in Turchia, dove ha visitato gli stabilimenti delle principali industrie militari turche, fra cui la Baykar, l’Aselsan e la Roketsan, che fornirà al Niger missili e razzi MAM e MAM-L e missili UMTAS.
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