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Lockheed Martin Difesa

Non solo Lockheed Martin e Raytheon, ecco come sprintano anche le aziende cinesi della difesa

Che cosa emerge dalla Top 100 Defense Companies 2024 di Defense News, l’analisi che individua e classifica le 100 più grandi aziende di armamenti del mondo

Se l’americana Lockheed Martin domina la classifica globale delle aziende della difesa, la cinese Avic si posiziona subito dopo.

È quanto emerge dall’annuale classifica redatta da Defense News che ogni anno stila l’elenco i principali appaltatori della difesa per la sua lista Top 100, raccogliendo e sommando informazioni sui ricavi delle aziende dalle aziende, report sugli utili, analisti e altre ricerche.

Le mega-aziende con sede negli Stati Uniti, come Lockheed Martin, RTX, Northrop Grumman, General Dynamics e Boeing, rimangono alcune delle più grandi aziende di difesa al mondo, come riflesso nella classifica di quest’anno. Ma ci sono segnali che le aziende non statunitensi stanno svolgendo ruoli più importanti nel settore, segnala la testata americana specializzata-

Ad esempio, Aviation Industry Corp. of China (Avic) è ora classificata come la seconda più grande azienda di difesa al mondo, dietro solo al produttore del caccia F-35. L’azienda asiatica ha visto i suoi ricavi della difesa aumentare del 45% dall’anno fiscale 2022 all’anno fiscale 2023.

Il nostro paese è presente nella classifica con i colossi nazionali della difesa Leonardo (scesa alla 14° posizione dall’11° dell’anno scorso) e Fincantieri (stabile al 48° posto).

Tutti i dettagli.

AUMENTANO I BUDGET MILITARI

Innanzitutto Defense News rileva che più di tre quarti delle aziende nella lista Top 100 di quest’anno hanno visto aumentare i propri ricavi della difesa.  L’ultima crescita, del 13%, si verifica nel mezzo della guerra tra Russia e Ucraina; l’acuirsi del conflitto in Medio Oriente e l’alta tensione nella regione Asia-Pacifico intorno a Taiwan.

In risposta a questi eventi, i governi di tutto il mondo stanno spendendo di più per la difesa, il che a sua volta aumenta i guadagni del settore.

I crescenti ricavi della difesa tra le aziende asiatiche ed europee riflettono probabilmente “una migliore comprensione delle sfide alla sicurezza nell’ambiente globale”, ha spiegato a Defense News Cynthia Cook, che dirige un team di ricerca del settore della difesa presso il think tank Center for Strategic and International Studies (Csis). In particolare, l’invasione russa dell’Ucraina ha spinto i membri della Nato a spendere di più per gli sforzi militari. Nel 2023 la spesa per la difesa globale è aumentata del 9% raggiungendo la cifra record di 2,2 trilioni di dollari e “aumenterà di nuovo nel 2024 quando il mondo entrerà in un periodo di maggiore pericolo” secondo “The Military Balance”, il rapporto annuale sulle capacità militari e il settore della difesa su scala globale redatto dell’Istituto internazionale per gli studi strategici (Iiss).

LA SUDDIVISIONE DEL MERCATO DELLA DIFESA PER REGIONE

Negli ultimi cinque anni, la quota di fatturato mondiale della difesa delle aziende con sede in Asia (comprese quelle in Russia) che hanno raggiunto la classifica Top 100 ha subito oscillazioni, ma è aumentata dal 16% al 21% dall’elenco dell’anno scorso a questa ultima versione, rileva Defense News.

Anche la quota delle aziende con sede negli Stati Uniti ha subito oscillazioni negli ultimi cinque anni, ma è scesa dal 59% al 54% dall’elenco dell’anno scorso. Per le aziende con sede in Europa, tra cui Turchia e Ucraina, la quota di fatturato della difesa non è cambiata molto negli ultimi cinque anni. Nell’anno fiscale 23, hanno occupato il 21% della quota mondiale.

LE AZIENDE DELLA DIFESA AMERICANE LOCKHEED MARTIN, TX E NORTHROP GRUMMAN GUIDANO LA CLASSIFICA

Passando ora alla lista Top 100 stilata da Defense News per l’anno in corso, emerge che le aziende della con sede negli Stati Uniti hanno dominato la classifica con 48 posizioni, seguite da: Cina e Regno Unito, ciascuna con sei. Germania e Turchia, ciascuna con cinque mentre Israele e Corea del Sud, ciascuna con tre. India, Italia, Norvegia e Spagna, ciascuna con due.  Australia, Canada, Finlandia, Irlanda, Lussemburgo, Polonia, Arabia Saudita, Singapore, Svezia e Ucraina, ciascuna con una.

Da sola, la Francia ha quattro elenchi e i Paesi Bassi uno. Va sottolineato che Airbus conta il suo “ufficio principale” in Francia e il suo “quartier generale” nei Paesi Bassi. Ancora una volta, non ci sono aziende russe perché non hanno risposto alle richieste di informazioni dei dati.

LO SPRINT DELLE AZIENDE DELLA DIFESA CINESI

Le sette imprese statali cinesi incluse nella Defense News Top 100 hanno registrato risultati contrastanti nel 2023. Le due aziende più grandi hanno ottenuto buoni risultati, con una crescita a due cifre nei ricavi correlati alla difesa tra il 2022 e il 2023. Altre due aziende hanno mantenuto una crescita costante dei ricavi; tuttavia, delle restanti tre, due nel settore aerospaziale e terrestre hanno registrato un calo dei profitti e un’altra non è riuscita a comunicare alcun risultato, evidenza la testata.

Nel complesso, le aziende hanno cercato di approfondire i propri investimenti nell’innovazione e alcune hanno beneficiato di una domanda di mercato più forte nel settore civile e dei continui sviluppi di modernizzazione dell’Esercito Popolare di Liberazione.

CRESCITA A DOPPIA CIFRA PER IL GIRO D’AFFARI

Tra il 2022 e il 2023, i ricavi di AVIC correlati alla produzione di difesa sono aumentati del 52,6% (45% in dollari USA, dato lo yuan più debole).  L’azienda cinese si classifica così al secondo posto nella classifica delle prime 100 aziende della difesa di quest’anno, dietro Lockheed Martin.

La forte crescita dell’azienda nel 2023 è legata alle sue principali sussidiarie, Chengdu Aircraft Industrial Group Co. Ltd., Xi’an Aircraft Industry Group Company Ltd. e Shenyang Aircraft Company Ltd., che hanno superato gli obiettivi nelle loro guidance annuali di produzione e consegna in lotti.

Al secondo posto nella classifica di quest’anno delle imprese cinesi, i ricavi correlati alla difesa del China State Shipbuilding Corporation Ltd. Group sono cresciuti del 25,7% anno su anno (19% in dollari Usa). I risultati del gruppo hanno rappresentato la maggiore crescita anno su anno dalla fusione dei due maggiori conglomerati cantieristici cinesi nel 2018 e riflettono la continua forza del settore cantieristico cinese all’interno del mercato globale. In particolare, l’azienda fa riferimento alla crescente domanda di ordini di navi “green” nel settore cantieristico civile.

Oltre alla forte domanda, CSSC segnala di aver beneficiato di miglioramenti del mercato globale “relativamente amichevoli”, come i prezzi delle navi e dell’acciaio, nonché i tassi di cambio.

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