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Nintendo prova il boom, rilancia il vecchio Nes

Arriva sul mercato il vecchio Nes (rinnovato). La console, lanciata negli anni ’80, riscosse un importante successo e portò Nintendo ad essere leader del settore videogiochi Nintendo punta alla nostalgia. Per fare il bis del grande successo economico ottenuto con il lancio di Pokemon Go, la casa nipponica lancia sul mercato il Nintendo Classic Mini…

Arriva sul mercato il vecchio Nes (rinnovato). La console, lanciata negli anni ’80, riscosse un importante successo e portò Nintendo ad essere leader del settore videogiochi

Nintendo punta alla nostalgia. Per fare il bis del grande successo economico ottenuto con il lancio di Pokemon Go, la casa nipponica lancia sul mercato il Nintendo Classic Mini (disponibile nei negozi a partire dall’11 novembre). È il ritorno (nella forma) del classico NES, lanciato negli anni 80: Nintendo Classic Mini è una console che può essere collegata a una TV in alta definizione tramite il cavo HDMI incluso nella confezione e che offre 30 giochi preinstallati.

Nes: una console storica, di grande successo

Era giugno 1985, quando una precedente console Nintendo viene presentata al Consumer Electronics Show di Chicago con un design rinnovato e con un nuovo nome per il mercato americano: Nintendo Entertainment System. Fu subito grande successo in America, mercato scelto per il lancio. Nonostante il prezzo alto (da 199,99 dollari a 249,99 dollari, in base agli accessori scelti), la buona qualità del software convince gli utenti: nel Natale del 1985 la console registrò un discreto volume di vendite.

Sulla scia del successo iniziale, la console venne distribuita anche in Nord America e in poco tempo raggiunse la quota di 3 milioni di unità vendute. Ma il vero boom arriva nel 1987 (un anno dopo che il NES fu prodotto dalla Worlds of Wonders): la console arrivò a quota 6 milioni di unità vendute, cifra che raddoppiò l’anno successivo (grazie all’uscita di Superr Mario Bros. 2, Contra, Tecmo Bowl, Blaster Master e Double Dragon). Insomma, Nintendo era leader incostrata nel mondo dei videogiochi sia sul mercato americano sia su quello nipponico.

NintendoPer avere un’idea del grande successo economico che riscosse NES basta pensare che la Casa Giapponese assunsa tutti i dipententi di Worlds of Wonders, in bancarotta.

Non è stato così, però, per il mercato europeo o per quello Australiano, dove la distribuzione, curata inizialmente da Mattel, iniziò tardivamente. In Italia, per esempio la console NES arrivò nel 1987, ma la Mattel impose un prezzo troppo alto per far decollare le vendite. Sul mercato c’erano già altre console.

Nonostante il flop europeo, la console nel 1990 era il dispositivo da gioco più venduto. Nel 1995 venne tolta completamente dal commercio. Contava 62 milioni di unità vendute.

Il nuovo lancio, che punta alla nostalgia anche dei più grandi, spera di replicare il successo del passato, portando nelle casse di Nintendo importanti guadagni.

Pokemon Go: il grande successo della realtà aumentata

Fresco di debutto (da oggi è possibile scaricarlo anche in Italia) è Pokemon Go, il videogioco che ha fatto balzare, dato il successo immediato, ha già aggiunto più di 7 miliardi di dollari di valore di mercato alla sua azienda, che ora vale 23 miliardi di dollari di capitalizzazione. Le azioni di Nintendo sono schizzate, dopo che l’applicazione si è piazzata al primo posto tra quelle più scaricate.

Come fa sapere il New York Times, Pokemon Go, negli Usa, è più utilizzato di Facebook.

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