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Netflix

Netflix, nessuna regola per i numeri 1

Mentre Netflix pensa alle strategia da mettere in atto per restare leader dell’internet Tv, la piattaforma registra un boom di registrazioni di nuovi utenti Nessuna regola per i numeri uno. Nessuna regola per Netflix, che fa di tutto per mantenere la sua esclusività nel mondo della Internet Tv. Tara Flynn, una stella nascente del mondo…

Mentre Netflix pensa alle strategia da mettere in atto per restare leader dell’internet Tv, la piattaforma registra un boom di registrazioni di nuovi utenti

Nessuna regola per i numeri uno. Nessuna regola per Netflix, che fa di tutto per mantenere la sua esclusività nel mondo della Internet Tv. Tara Flynn, una stella nascente del mondo dello spettacolo che lavorava per Fox 21, nel mese di agosto 2016, nonostante un contratto che la teneva legata all’azienda media, ha dato le sue dimissioni per andare a lavorare in Netflix, che aveva promesso di coprire tutte le spese legali necessarie perchè la donna si svincolasse. Quello di Flynn è solo uno degli ultimi esempi di assunzione aggressiva di Netflix. Obiettivo: dar vita ad un impero.

I dirigenti di Fox 21 hanno intentato causa a Netflix, per “trasgredito la legge sollecitando e inducendo i dipendenti a rompere i loro contratti”. E anche le altre aziende media non sono certo contente del comportamento assunto dal colosso dell’internet Tv.

La strategia di Netflix

Stelle nascenti a parte, la strategia di Netflix è ben più complessa. Nata nel 1997 da un’idea di Reed Hastings, ingegnere informatico laureato a Stanford, Netflix era una società di Los Gatos, in California, che proponeva un servizio per il noleggio di DVD, VHS e videogiochi tramite posta. Nel 2007 Hastings affianca al noleggio mensile di Dvd, una piattaforma per lo streaming video, ad abbonamento mensile, senza alcun limite. È il pioniere della Internet Tv. E per restare leader dell’internet Tv, Netflix ha intenzione di rilasciare 1.000 ore di video originale, rispetto alle 600 di quest’anno, e assumere decine di nuovi dipendenti scrivere e produrre spettacoli televisivi e film.

netflixSecondo quanto raccontato da Bloomberg, Netflix prevede di spendere 6 miliardi di dollari per la programmazione del prossimo anno, con investimenti in crescita del 20% rispetto al 2016. Gran parte della somma di denaro verrà spesa per spettacoli e film prodotti da aziende di media rivali, ma sempre più investimenti sono destinati a spettacoli originali. Non solo: a testimoniare la crescita non sono solo gli investimenti.

Negli scorsi mesi, Netflix ha anche raddoppiato i suoi dipendenti ed è in procinto di trasferirsi in un nuovo sciccoso ufficio nel cuore di Hollywood, che servirà come uno dei suoi hub per la programmazione originale.

Le grandi ambizioni della piattaforma

John Landgraf , amministratore delegato di FX, un emittente televisiva statunitense, ha avvertito che le ambizioni di Netflix sono così grandi che il colosso della Internet Tv pu sviluppare un monopolio sulla produzione dei contenuti, proprio come ha fatto Facebook nel settore dei social network.

Boom di utenti

I numeri per ora danno ragione a Netflix, alle sue strategie e alle sue ambizioni. Il big dello streaming ha chiuso il terzo trimestre con un boom di registrazioni, superando di gran lunga le attese degli analisti: 3,57 milioni di persone hanno sottoscritto nuovi abbonamenti (contro le previsioni di 2,3 milioni). L’azienda ha registrato utili per 51,5 milioni di dollari (12 centesimi ad azione), in netto rialzo rispetto ai 40,75 milioni di dollari (9 centesimi ad azione) dello stesso periodo del 2015.

Le stime degli analisti erano pari a 6 centesimi. Il colosso cresce anche sul fronte dei ricavi, passando dai 2,1 miliardi dello scorso anno ai 2,29 del trimestre appena concluso.

Le buona notizie hanno portato il titolo ad accelerare, guadagnando fino al 20% nel dopo mercato, nella giornata del 18 ottobre. Si tratta di una buona notizia per Netflix, che dall’inizio dell’anno aveva ceduto il 13%.

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