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Streaming

Tv, tutti i dettagli sulla guerra fra Disney, Apple e Netflix

Fatti, numeri e scenari sul futuro di Netflix, che dovrà fronteggiare sempre più la concorrenza di Disney, Apple, AT&T e non solo. L'approfondimento di Giusy Caretto

La quiete prima della tempesta. Netflix fa il pieno di utili, ma manca gli obiettivi sulla crescita degli abbonati per il secondo trimestre consecutivo.

E mentre la fidelizzazione dei clienti risente dell’aumento dei prezzi di inizio anno, due nuovi big si affacciano al mercato dello streaming, provando a sfidare chi proprio in questo campo è stato pioniere, ossia Netflix. Andiamo per gradi.

I RISULTATI DEL TERZO TRIMESTRE

I numeri sono positivi. Nel terzo trimestre, le entrate sono aumentate del 31% a 5,25 miliardi dollari, in linea con quanto previsto dagli analisti. L’utile è salito a 665 milioni dollari, ovvero 1,47 di dollari per azione, rispetto a 403 milioni di dollari, o 89 centesimi per azione, un anno prima.

ABBONATI CRESCONO, MA NON ABBASTANZA

Crescono anche gli abbonati. La società con sede a Los Gatos, in California, negli ultimi tre mesi ha aumentato di 517.000 gli abbonati a stelle e strisce, rispetto al secondo trimestre. Un buon risultato che però è inferiore all’incremento di 800.000 previsto. A livello globale, Netflix ha aggiunto 6,8 milioni di abbonati nel trimestre, leggermente meno dei 7 milioni previsti.

COLPA DELL’AUMENTO DEI PREZZI?

Gli abbonati crescono meno del previsto e sempre più bassa è anche la fidelizzazione, che secondo la società di streaming continua a risentire della decisione, presa ad inizio anno di aumentare i prezzi.
La buona notizia, per l’azienda, è che le l’aumento del costo dell’abbonamento ha portato comunque ad un aumento delle entrate medie per abbonato del 16%, permettendo a Netflix di avere margini più alti per gli investimenti.

LEADER DEL SETTORE

Nonostante un rallentamento degli abbonati, Netflix rimane la piattaforma di streaming leader di mercato negli Stati Uniti e all’estero con 60,6 milioni di abbonati statunitensi e 97,7 milioni a livello internazionale.

CRESCE CONCORRENZA

Lecito, però, è chiedersi se presto perderà lo scettro. Questa trimestrale potrebbe rappresentare la quiete prima della tempesta: è l’ultima, infatti, prima che sul mercato streaming facciano capolino due importanti concorrenti, Walt Disney Co. e Apple Inc.

NETFLIX MINIMIZZA, MA….

Netflix, come scrive il Wall Street Journal, ha minimizzato l’incombente minaccia di Disney, Apple, AT&T Inc.e altri, ma è ben consapevole che la società potrebbe risentire sulla capacità di attrarre nuovi clienti.

Il lancio di questi servizi “sarà rumoroso” e potrebbero esserci “alcuni modesti venti contrari alla nostra crescita a breve termine”, ha affermato la società, che ha anche sottolineato: “Nessuno ha la varietà, la diversità e la qualità della nuova programmazione originale che stiamo producendo in tutto il mondo”.

Reed Hastings, amministratore delegato di Netflix, ha dichiarato in una chiamata agli investitori che “fondamentalmente non ci sarà un grande cambiamento” con l’entrata in scena dei concorrenti e che tutti i servizi di streaming sono “relativamente piccoli rispetto alla TV lineare”.

DISNEY +, ABBONAMENTO A META’ PREZZO

Rumoroso o meno, l’ingresso di Disney+ sul mercato rappresenterà un’alternativa nel mondo dello streaming. Verrà lanciato il 12 novembre al costo di 6,99 dollari al mese, circa la metà degli addebiti di Netflix da 12,99 dollari. La società, oltre ad vastità di film e contenuti Disney, può contare su nuovi contenuti in arrivo.

APPLE TV, LO STREAMING LOW COST

Anche Apple TV+, che debutterà il prossimo mese, costerà molto meno di Netflix: solo 4,99 dollari al mese, ma avrà solo una dozzina di programmi originali al momento del lancio. Il servizio sarà gratuito per un anno con l’acquisto di un nuovo iPhone, iPad o altri prodotti Apple.

LA CONCORRENZA DEL 2020

E ancora. Netflix, nel 2020, sarà chiamato a fare i conti anche con NBCUniversal di Comcast Corp. e WarnerMedia di AT&T, che entreranno sul mercato con i loro servizi di streaming Peacock e HBO Max.

NETFLIX PUNTA SUI CONTENUTI

“Con così tante aziende che stanno cercando di fornire contenuti video premium ai consumatori, è un ottimo momento per essere creatori di contenuti”, ha dichiarato Netflix nella sua lettera agli investitori. E “i contenuti incredibili possono essere costosi”, aggiunge la società annunciando investimenti in nuovi film. Nel quarto trimestre debutterà l’attesissimo film di Martin Scorsese, “The Irishman”.

DIVERSI FILM ABBANDONANO PIATTAFORMA

Ma se è vero che nuovi contenuti debutteranno sulla piattaforma pioniere dello streaming, è anche vero che la crescente concorrenza ha portato Netflix a perdere popolari spettacoli. NBCUniversal è pronta a spostare “The Office” sul suo servizio di streaming nel 2021. “Friends”, di proprietà di Warner Bros, di AT&T, lascerà Netflix per HBO Max il prossimo anno. E gli spettacoli di proprietà della Disney attualmente su Netflix, come “Grey’s Anatomy”, si sposteranno dalla piattaforma una volta scaduti i contratti.

Warner Bros.. tra l’altro, non proietterà repliche di “The Big Bang Theory” su Netflix o altri servizi di streaming, scegliendo invece di vendere i contenuti a HBO Max, in un accordo che vale circa 500 milioni di dollari.

LE PREVISIONI

Guardando al futuro, Netflix prevede che i profitti operativo diminuiranno in modo significativo nel quarto trimestre, a causa delle spese in contenuti e marketing. Sul fronte abbonati, l’azienda californiana prevede di aggiungere 7,6 milioni di abbonati a livello globale nel quarto trimestre, di cui 7 milioni all’estero.

CAMBIO DI COMUNICAZIONE (E STRATEGIA)

Intanto, mentre la concorrenza incombe, Netflix ha scelto di cambiare la sua strategia comunicativa. Meglio, ha scelto di non comunicare più i soli dati degli abbonati Usa, questi saranno accorpati al mercato canadese.

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