Giovedì, dopo la pubblicazione degli ultimi risultati trimestrali, le compagnie tecnologiche statunitensi Amazon e Meta Platforms (la società madre di Facebook) hanno aggiunto un valore di borsa combinato di 280 miliardi di dollari. Al contrario, un’altra azienda del settore, Apple, ha visto contrarsi il proprio valore di 70 miliardi.
I RISULTATI DI META
Meta, nello specifico, ha visto crescere il valore del proprio titolo del 14 per cento a 451 dollari (un record), portando la sua capitalizzazione di mercato a 1160 miliardi di dollari e distribuendo il suo primo dividendo. Nel quarto trimestre del 2023, conclusosi a dicembre, Meta ha visto crescere le proprie entrate del 25 per cento a 40,1 miliardi di dollari, grazie principalmente ai buoni risultati del ramo advertising (le inserzioni pubblicitarie online) e alle vendite di dispositivi.
Meta ha spiegato che nel 2024 spese in conto capitale saranno comprese tra i 30 e i 37 miliardi di dollari, cioè 2 miliardi di dollari in più rispetti ai piani precedenti: a trainarle saranno principalmente gli investimenti nei server, che in parte verranno utilizzati per i sistemi di intelligenza artificiale.
I RISULTATI DI AMAZON
Il titolo di Amazon, invece, è salito dell’8 per cento. Nell’ultimo trimestre del 2023 la società ha riportato risultati superiori alle aspettative – le vendite sono aumentate del 14 per cento, a 170 miliardi di dollari – grazie alla crescita degli acquisti sulla sua piattaforma nel periodo festivo. La società ha adesso una capitalizzazione di mercato di 1780 miliardi di dollari.
Al di là dell’e-commerce, Amazon ha registrato entrate di 24,2 miliardi nella divisione di cloud computing, Amazon Web Services. La società ha anticipato poi che investirà fino a 4 miliardi di dollari nella startup di intelligenza artificiale Anthropic per stare al passo con gli investimenti di Microsoft (10 miliardi) in OpenAI, l’organizzazione che ha sviluppato il noto chatbot ChatGPT.
APPLE IN SOFFERENZA: COLPA DELLA CINA E DI MICROSOFT
Anche Apple, in verità, ha superato le aspettative degli analisti, ma il suo titolo ha perso il 3,3 per cento in borsa perché l’azienda ha mancato le stime sulle vendite in Cina, un mercato importante per gli smartphone dove la concorrenza si è fatta più intensa: in particolare, sul mercato cinese sono diventati piuttosto popolari gli smartphone pieghevoli, ma Apple non offre dispositivi di questo tipo.
Nel periodo ottobre-dicembre le vendite di Apple in Cina sono ammontate a 20,8 miliardi di dollari; gli analisti si aspettavano però 23,5 miliardi. Complessivamente, tuttavia, le vendite sono valse 119,5 miliardi (gli analisti si aspettavano 117,9 miliardi) e il profitto per azione è stato di 2,18 dollari (contro i 2,10 dollari per azione stimato). Anche le vendite degli iPhone, per 69,7 miliardi, hanno superato le aspettative (67,8 miliardi).
Apple, inoltre, sta soffrendo la competizione con Microsoft sull’intelligenza artificiale: la società di Redmond è considerata più avanti nello sviluppo e nell’implementazione di questa tecnologia. Addirittura, un gruppo di analisti sentiti da Reuters pensa che il vantaggio di Microsoft su Apple sul mercato azionario andrà probabilmente a crescere nei prossimi cinque anni.
Apple ha recentemente dato inizio alle vendite del visore per la realtà mista Vision Pro.