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Huawei

Mediaset, Stm e non solo. Ecco le aziende europee che si affidano a Huawei

Da Mediaset a T-Systems, da STMicroelectronics a Arrow: ecco chi sono le aziende (anche Usa) che collaborano con Huawei. Tutti gli ultimi annunci

 

Gli avversari di Huawei sono molto meno di quello che crediamo. L’azienda cinese, che nelle scorse ore ha siglato un accordo con l’italiana Mediaset per gli apparati di storage, vanta collaborazioni con diversi colossi (anche americani).

Secondo quanto si legge sul Financial Times, la cinese di Shenzen si è assicurata un’importante partnership con una società italo-francese per la produzione di chip. Partnership che permetterà ad Huawei di star tranquilla di fronte alle restrizioni a stelle e strisce.

Tutti i dettagli.

L’ACCORDO CON MEDIASET

Partiamo dalle ultime notizie. Mediaset si affiderà ad Huawei per la trasformazione digitale del Biscione. L’azienda cinese, in particolare, si impegna a fornire gli apparati di storage OceanStor 9000 e OceanStore 5600, grazie a cui la società italiana potrà migliorare l’erogazione dei servizi video Iptv e consolidare le infrastrutture di archiviazione dedicate a tali servizi.

COLLABORAZIONE DI VECCHIA DATA

La collaborazione tra le due aziende non rappresenta, però, una novità: Huawei e Mediaset hanno siglato il primo accordo di partnership ben 5 anni fa, quando il Biscione riprogettò la rete IT per posizionarsi in maniera competitiva sul mercato dei servizi televisivi basati su protocollo internet.

HUAWEI E ST-MICROELECTRONICS: INSIEME PER LA REALIZZAZIONE DI CHIP

Rappresenta una importante novità, invece, la collaborazione appena siglata tra la cinese Huawei e l’azienda italo-francese STMicroelectronics. Le due realtà progetteranno chip per apparecchiature mobili e per il settore auto, scrive il Financial Times, riportando le indiscrezioni della Nikkei Asian Review.

Si tratta di “un colpo di stato” nel settore, scrive il quotidiano finanziario, specificando che l’accordo aiuterà Huawei ad affrancarsi dalla dipendenza americana sul fronte dei chip (si pensi ad Intel) e dunque a proteggersi da un ulteriore potenziale inasprimento delle sanzioni statunitensi (gli Usa richiederebbero alle aziende come la taiwanese Tsmc di dotarsi di una licenza per poter utilizzare apparecchiature statunitense per produrre chip per Huawei).

LE FORNITURE A SONY E T-SYSTEM

Restando in Europa, tra le collaborazioni di vecchia data, sul fronte delle telecomunicazioni, c’è l’accordo siglato con la tedesca T-Systems e la giapponese Sony per la fornitura di sistemi di editing basati sul web.

La collaborazione ha consentito a T-Systems e Sony, grazie a sistemi di editing video leggeri e versatili all’interno del cloud, di eliminare le workstation dedicate.

LA PARTNERSHIP CON ARROW

Tra gli accordi che continuano, nonostante Trump abbia inserito Huawei nella blacklist, c’è quello con l’americana Arrow. La statunitense come si legge sul sito, ha aggiunto al suo portafoglio un’ampia gamma di soluzioni Huawei “per rafforzare la propria proposta su data center, networking, cloud, mobilità, sicurezza e business intelligence”.

Grazie al supporto della cinese, Arrow è in grado di fornire” ai partner un’ampia gamma di servizi a valore aggiunto per supportare”.

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