Francia e Italia produrranno insieme circa 700 missili Aster-30 per il sistema di difesa aerea Mamba Samp-T.
È quanto si legge in un comunicato del ministero della Difesa francese, diffuso il 30 gennaio, tre giorni dopo l’incontro a Roma tra il ministro della Difesa, Guido Crosetto, e il suo omologo francese, Sebastien Lecornu.
Alla fine di dicembre scorso, Eurosam, consorzio franco-italiano composto da Mbda France, Mbda Italia e Thales, ha ricevuto “un contratto per la produzione di circa 700 missili Aster” notificato dall’Organizzazione congiunta per la cooperazione in materia di armamenti (Occar), aggiunge il dicastero di Parigi. Il valore della commessa è stimato di due miliardi di euro.
Questa commessa riguarda diverse versioni di questo missile unico in Europa. Il riferimento è agli Aster 15, Aster 30B1 e Aster 30 B1nt. Come ricorda l’Usine nuovelle, la Francia ha attualmente solo otto batterie antiaeree “SAMP/T Mamba” equipaggiate con missili Aster 30, e l’Italia sei.
Il ministero della Difesa francese non ha menzionato un eventuale fornitura di questi missili all’Ucraina, impegnata a respingere l’invasione russa. Ipotesi esclusa da fonti italiane, riporta l’Ansa.
Allo stesso tempo, proprio dall’Italia invece si fa sempre più concreta la fornitura a Kiev dei sistemi di difesa antiaerea Samp/T: “È probabile che verranno inviati”, ha affermato oggi il ministro degli Esteri Antonio Tajani, sottolineando che prima di qualsiasi mossa sarà “informato il Parlamento dal ministro della Difesa Crosetto”. Un sostegno, quello italiano, che si concretizzerà proprio con il contributo della Francia, mentre da Parigi è arrivata la conferma di un accordo con Roma per la fabbricazione di altri 700 missili antiaerei Aster.
Tutti i dettagli.
L’ORDINE DA FRANCIA ITALIA PER 700 MISSILI ASTER
Francia e Italia hanno concordato di fabbricare 700 missili Aster supplementari, riflettendo il comune desiderio di “modernizzare e sostenere le loro capacità di difesa antiaerea terrestre e navale” ha reso noto un comunicato del ministero francese delle Forze armate.
Questo ordine riguarda diverse versioni di questo missile unico in Europa”, precisa il ministero, citando gli Aster 15 e Aster 30 B1 oltre all’ultima versione Aster 30 B1Nt.
Nello specifico, Aster 15 e Aster 30 B1 equipaggeranno le navi della Marina Militare francese (fregate per la difesa aerea e portaerei), della Marina Militare italiana e dell’Aeronautica Militare italiana, e la nuova versione Aster 30 B1NT, attualmente in fase di sviluppo, andrà a beneficio dell’Aeronautica e Space Force, Esercito, Marina e Aeronautica Italiana.
LE CARATTERISTICHE DEL MISSILE ASTER 30
Con una portata di oltre 100 chilometri, il missile Aster 30 è in grado di raggiungere il suo obiettivo a Mach 4,5 (5.500 km/h).
MAXI COMMESSA PER MBDA
“Si tratta di uno dei più grandi ordini per questo missile antiaereo, l’unico sistema europeo che offre tali capacità operative”, prosegue il comunicato.
Un successo per Mbda, gruppo missilistico europeo composto da Airbus (37,5%), BAE Systems (37,5%) e Leonardo (25%), che aveva già annunciato vendite storiche negli ultimi due anni. Come ricorda la stampa francese, la società aveva superato i 4 miliardi di euro di fatturato nel 2021.
Più di 1.300 missili sono stati prodotti dagli anni 2000, ricorda il comunicato francese. Nel 2021, Francia, Italia e Regno Unito hanno deciso di perpetuare la loro flotta di missili in servizio. Nel 2022 il Regno Unito ha scelto la versione Aster 30 B1 per l’ammodernamento del sistema di difesa antiaerea dei cacciatorpediniere Type 45 e anche la Grecia ha scelto i missili Aster per l’equipaggiamento delle sue future fregate FDI.
LA POSIZIONE DELLA DIFESA ITALIANA
L’obiettivo dell’accordo di Parigi e Roma è “modernizzare e stabilizzare le loro capacità terrestri e navali di difesa antiaerea”, non riguardo la fornitura di sistemi a Kiev.
Sabato il giornale francese L’Opinion aveva riferito che durante l’incontro tra Crosetto e Lecornu avevano concordato l’acquisto congiunto di 700 missili Aster30 per il sistema di difesa aerea Samp-T, da destinare all’Ucraina.
Il ministero della Difesa italiana aveva infatti smentito la notizia. La nuova produzione non è destinata al pacchetto di aiuti a Kiev. È quanto ha appreso ieri l’Ansa da fonti informate, secondo cui il partenariato italo francese riattivato dal ministro Crosetto va nella direzione di bilanciare le produzioni extra europee e far ripartire l’industria della Difesa europea creando commesse lavoro ed occupazione.
Già tre giorni fa il Ministero della Difesa italiana aveva specificato che riguardo all’ordine all’Eurosam si tratta di un contratto stipulato nel 2021 e concluso dall’Occar nel dicembre 2022.