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V-shorad

Mbda, approda in Parlamento il programma per la difesa aerea a cortissimo raggio dell’Esercito

Il governo ha trasmesso alle commissioni di Camera e Senato la richiesta di parere parlamentare sullo schema di decreto ministeriale di approvazione del programma pluriennale di A/R n. SMD 23/2023, per lo sviluppo e l'acquisizione di un nuovo sistema terra-aria a cortissimo raggio per l’Esercito Italiano (V-Shorad).

Al via il programma per il nuovo sistema di difesa aerea a cortissima portata (V-shorad) per l’Esercito italiano.

Lo scorso 12 gennaio il Governo ha trasmesso alla Commissioni Esteri e Difesa del Senato della Repubblica e, successivamente, il 16 gennaio alla Commissione Difesa della Camera dei Deputati la richiesta di parere parlamentare sullo schema di decreto ministeriale di approvazione del programma pluriennale di A/R n. SMD 23/2023, denominato «Rinnovamento della capacità Very Short Range Air Defence (V-shorad) dell’Esercito italiano», relativo all’acquisizione di sistemi di difesa aerea a cortissimo raggio per l’Esercito.

Come evidenziato all’indomani della guerra in Ucraina, il nostro esercito aveva urgente necessità di rimpiazzare lo Stinger attualmente in servizio.

Tutti i dettagli.

L’OGGETTO DEL PROGRAMMA

Il programma pluriennale A/R n. SMD 23/2023 riguarda l’acquisizione di sistemi di difesa aerea a cortissimo raggio a favore delle unità dell’artiglieria controaerei dell’Esercito Italiano, come spiega la scheda illustrativa.

Gli obiettivi del programma riguardano l’incremento della capacità di difesa a cortissimo raggio dell’Esercito Italiano nel rispetto dei requisiti richiesti dalla Nato e ad assicurare, in ottica Sistema Paese, un minor grado di dipendenza da Paesi Terzi.

Più nello specifico, il programma è finalizzato ad assicurare il rinnovamento dell’intera capacità V-shorad mediante l’avvio dello sviluppo e l’acquisizione di un sistema di nuova generazione, di produzione nazionale, da declinare in configurazione spalleggiabile (Man Portable Air Defense System – Manpads) e veicolare accomunate dalla possibilità di impiego della medesima munizione.

LA CAPACITÀ ATTUALE DELL’ESERCITO

Attualmente l’Esercito dispone di una capacità residuale basata su sistemi spalleggiabili Stinger, prodotti dalla società statunitense Raytheon che non consente di equipaggiare le batterie V-shorad inquadrate nei reggimenti di artiglieria controaerei. Pertanto, nell’ottica di garantire un’adeguata dotazione missilistica, il rinnovamento della capacità V-shorad prevede un incremento in termini di batterie a cortissima portata per soddisfare un’esigenza totale di 12 unità a livello batteria, da declinare in configurazione Manpads e veicolare, specifica la nota.

LE CAPACITÀ RICHIESTE DEL SISTEMA V-SHORAD

La scheda tecnica richiede che le caratteristiche del nuovo sistema debbano garantire: l’ingaggio e l’intercetto a cortissimo raggio delle principali minacce Air Breathing Threats; un’elevata mobilità tattica sul campo di battaglia in aderenza alle forze di manovra; la flessibilità e modularità d’impiego anche attraverso il coordinamento con altri sistemi appartenenti a differenti strati di difesa aerea (sistemi a corta portata- GRIFO); l’interoperabilità con i sistemi di Comando e Controllo nazionali, Nato e di Coalizione.

MBDA ITALIA MA ANCHE LEONARDO, AVIO E IDV

Per quanto riguarda i rapporti con l’industria, il programma di sviluppo e acquisizione sarà orientato, in tutto o in parte, verso soluzioni tecnologiche, sviluppate e prodotte dall’industria nazionale italiana. Il settore industriale nazionale principalmente interessato, sotto il profilo tecnologico ed innovativo, è quello di sviluppo hardware/software della munizione VSHORAD, con particolare riferimento al seeker e i sistemi di guida e propulsione.

Oltre alla Mbda Italia in qualità di prime contract, saranno coinvolte Leonardo, Avio e Iveco Defense Vehicles (IDV). Il programma prevede anche l’interazione con numerose industrie del settore metalmeccanico, specializzate in lavorazioni meccaniche, sia di carpenteria che di precisione, elettrico ed elettronico, nonché settori legati a propulsione, image processing, tecnologia reti e sistemi, progettazione meccanica e meccanica di precisione.

LE RICADUTE ECONOMICHE

La relazione illustrativa stima positive ricadute sul sistema Paese, sia in termini di capacità operativa, che di work share industriale, equivalenti a 800.000 ore/uomo nell’arco dei 5 anni di sviluppo e di circa 1.500.000 ore/uomo per i successivi anni di produzione. Inoltre, le prospettive di export evidenziano anche una ricaduta in termini occupazionali di circa 600 lavoratori/anno nel periodo legato alla fase di produzione, successiva a quella di sviluppo e di omologazione.

DURATA

Per quanto attiene alla durata, il programma è concepito secondo un piano di sviluppo pluriennale di previsto avvio nel 2024 e durata complessiva di tredici anni (2024-2036), sebbene la prima fase finanziata dal programma in esame si sviluppi nel periodo 2024- 2028.

FABBISOGNO DEL PROGRAMMA V-SHORAD

Infine, per quanto riguarda i costi, il programma prevede un onere complessivo di 808 milioni di euro. La prima fase, oggetto del decreto in esame, sarà finanziala per un importo pari a 175 milioni di euro, attraverso gli stanziamenti derivanti da capitoli del settore investimento del Bilancio Ordinario del Ministero della Difesa nell’ambito delle risorse disponibili a legislazione vigente.

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