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Luna e non solo, ecco i piani spaziali dell’India

L’India prevede di inviare un uomo sulla Luna entro il 2040 e di creare una stazione spaziale indiana secondo gli auspici del premier Narendra Modi.

L’India punta a inviare un astronauta sulla Luna entro il 2040.

È il nuovo obiettivo spaziale annunciato il 17 ottobre dal primo ministro indiano, Narendra Modi, insieme alla creazione di una stazione spaziale indiana entro il 2035.

Il Paese, che compete con le potenze spaziali consolidate nonostante un budget più modesto, vuole potenziare il suo programma spaziale. Attualmente è concentrato sulla sua prima missione con equipaggio nello spazio, che dovrebbe avvenire il prossimo anno.

“Le ambizioni spaziali dell’India hanno avuto una spinta quando è diventato il primo Paese a far atterrare un veicolo spaziale vicino al polo sud inesplorato della Luna in agosto, pochi giorni dopo il fallimento di una missione russa simile, e il quarto in assoluto a ottenere un atterraggio morbido” osserva Reuters.

Dopo questo successo, l’India ha lanciato il primo osservatorio nello spazio per lo studio del sole lo scorso 2 settembre e ha in programma un test il prossimo 21 ottobre come parte della sua missione spaziale con equipaggio.

L’INDIA MIRA A INVIARE UN ASTRONAUTA SULLA LUNA ENTRO IL 2040

Modi ha chiesto ai funzionari dell’Organizzazione indiana per la ricerca spaziale (Isro) di preparare “una serie di missioni” sulla Luna. Secondo il leader indiano, dopo “il successo” delle sue iniziative spaziali, il Paese deve “puntare ora a nuovi e ambiziosi obiettivi”.

Pertanto, “Il primo ministro ha ordinato che l’India ora punti a nuovi e ambiziosi obiettivi, tra cui la creazione della ‘Bharatiya Antariksha Station’ (Stazione Spaziale Indiana) entro il 2035 e l’invio del primo indiano sulla luna entro il 2040”, si legge in una nota del governo di New Delhi.

IL SUCCESSO DELL’ALLUNAGGIO PER L’INDIA

Come detto all’inizio, di recente l’India è diventata il primo paese a far atterrare un veicolo spaziale sull’inesplorato polo sud della Luna. Il 23 agosto l’India è entrato nel club dei paesi che sono riusciti ad effettuare uno sbarco controllato sulla Luna, composto da Russia, Stati Uniti e Cina. Un momento storico per il Paese più popoloso del mondo: la missione Chandrayaan-3 è atterrata vicino al poco esplorato polo sud lunare, una prima mondiale per un programma spaziale.

Il paese è riuscito a competere con le potenze spaziali consolidate spendendo solo una frazione dei loro budget, sottolinea il quotidiano francese La Tribune. Il programma aerospaziale indiano ha un budget relativamente modesto ma è incrementato nel tempo dal suo primo tentativo di mettere una sonda in orbita attorno alla Luna nel 2008. Da allora, è diventato il primo paese asiatico a mettere un satellite in orbita attorno a Marte (nel 2014) e la sua agenzia spaziale ha lanciato 104 satelliti in un’unica missione nel 2017.

FOCUS SULLA MISSIONE GAGANYAAN

L’India è attualmente concentrata sulla sua prima missione spaziale con equipaggio, chiamata Gaganyaan (veicolo spaziale). La missione di tre giorni, prevista per il prossimo anno, mira a inviare tre membri dell’equipaggio nell’orbita terrestre per un costo di poco più di 1 miliardo di dollari, secondo l’agenzia nazionale.

PUNTARE ANCHE VERSO MARTE E VENERE

Infine, il Paese prevede di lanciare nei prossimi due anni una sonda sulla Luna, in collaborazione con il Giappone, un’altra su Marte e una missione orbitale su Venere.

 

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