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AW249

Leonardo-Finmeccanica, come decollerà l’elicottero AW249 in Europa?

Procede lo sviluppo dell'elicottero da combattimento AW249 di Leonardo. Fatti, numeri e scenari (sui partner necessari all'ex Finmeccanica per accedere al Fondo europeo della Difesa)

 

Attualmente è l’unico nuovo elicottero d’attacco in sviluppo a livello internazionale. Si tratta dell’AW249 progettato da Leonardo (ex Finmeccanica) con l’obiettivo di sostituire l’attuale flotta di elicotteri AW129 (Mangusta) in dotazione all’Esercito italiano.

Un elicottero “altamente moderno e aumenteremo ancora la ‘Safety’ perché per noi la sicurezza è fondamentale”, ha sottolineato Alessandro Profumo, ad di Leonardo, nei giorni scorsi facendo riferimento allo sviluppo del nuovo velivolo militare.

LO SVILUPPO DELL’AW249

Nel gennaio 2017 Leonardo ha firmato un contratto pluriennale con il ministero della Difesa, finalizzato a soddisfare l’esigenza dell’Esercito Italiano per la sostituzione dell’attuale flotta di elicotteri AW129, il cui ritiro dal servizio è previsto entro il 2026 dopo oltre 35 anni di attività.

Per il programma di sviluppo è prevista una durata di 10 anni fino al 2025, con la consegna di 45 elicotteri entro il 2035. Il progetto deriva dall’AW149, con cui condivide trasmissione, rotori e parte degli impianti.

LA TIPOLOGIA DI VELIVOLO

L’AW249 sarà dotato di tutte le più recenti soluzioni tecnologiche nel suo segmento di mercato beneficiando dell’esperienza operativa accumulata dall’AW129 e del know-how di Leonardo per questa specifica tipologia di elicottero, come si legge sul sito dell’azienda.

Con un peso massimo al decollo di 7/8 tonnellate, l’AW249 sarà in grado di svolgere missioni di supporto aereo ravvicinato e scorta e assicurerà all’equipaggio elevati livelli di sopravvivenza anche durante le missioni più impegnative. Due potenti motori permetteranno all’elicottero di operare in tutte le condizioni ambientali e climatiche.

LA PARTNERSHIP CON LA POLONIA

Il nuovo elicottero da combattimento è stato pensato per le esigenze dell’Esercito italiano e per la sua variante polacca, mirata al programma “Kruk” per un nuovo elicottero da combattimento.

Nel luglio 2018 Leonardo e il gruppo polacco PGZ hanno firmato una lettera di intenti per la futura collaborazione industriale su questo programma che dovrebbe ampliare il mercato per l’elicottero. I requisiti del mezzo dovrebbero incorporare dunque la variante polacca da produrre negli stabilimenti PZL-Swidnik (azienda elicotteristica polacca che fa capo al Settore Elicotteri di Leonardo dal 2010).

LA FORNITURA DI 4 AW101 ALLA MARINA POLACCA

Nel frattempo, ad aprile Leonardo ha firmato un contratto da 380 milioni di euro per la fornitura di 4 elicotteri multiuso AW101 per la Marina polacca, che ha definito il più importante risultato dell’azienda in Polonia. Gli elicotteri devono essere consegnati entro il 2022, la loro flotta potrebbe essere integrata in futuro da altre macchine di questo tipo.

Il gruppo di piazza Montegrappa intende ottenere un accordo per la fornitura di elicotteri AW249 nell’ambito della tanto attesa gara di elicotteri da combattimento del paese.

Nell’ambito del programma di modernizzazione tecnica del Ministero della Difesa polacco, l’Aeronautica acquisirà circa 32 elicotteri da combattimento nei prossimi anni da impiegare al fianco dei Lockheed Martin-Sikorsky S-70 Black Hawk e dei Leonardo AW-101 utilizzati per il trasporto di truppe, per il sostegno alle operazioni a terra e per la guerra antisommergibile.

In un’intervista con Defence24 TV, il presidente di Leonardo Poland Marco Lupo ha anche affermato che se il Ministero della Difesa nazionale decide di scegliere l’offerta della sua società, il programma AW249 includerà l’industria polacca per una quota del 40%.

DOVE SI È ARENATO IL PROGETTO

All’inizio del 2017 l’Esercito italiano ha ordinato i primi 4 velivoli dell’AW249, ora il progetto è in fase avanzata, ma non è ancora stato scelto il tipo di motore che la nuova macchina dovrà avere.

In pole position – ha scritto Gianni Dragoni del Sole 24 Ore – sembra esserci Avio Aero, la controllata italiana del gruppo americano Ge. Avio offre il motore T700, il derivato militare del collaudato CT7 di Ge, che esiste da 40 anni. Solo una parte verrebbe prodotta in Italia, ma soprattutto sarebbe in Italia la manutenzione e logistica per almeno 30 anni. L’antagonista è il gruppo francese Safran con il nuovo Aneto 1k. L’idea di coinvolgere Safran, al posto di Ge, è emersa in Leonardo già nella precedente gestione di Mauro Moretti. All’epoca Leonardo ha deciso di equipaggiare con l’Aneto l’elicottero medio pesante Aw189 (civile) e la versione militare Aw149, offrendo un’alternativa rispetto al CT7 di Ge”.

CHE COSA HA SCRITTO IL SOLE 24 ORE SUL MOTORE DI LEONARDO

Ha aggiunto il Sole: “Secondo fonti industriali, il motore di Safran garantirebbe prestazioni migliori rispetto al motore americano. La potenza dichiarata è del 25% superiore al motore Ge. C’è stata una reazione preoccupata di Avio Aero. Il segretario al Commercio Usa, Wilbur Ross, ne ha parlato con il ministro Luigi Di Maio durante la visita negli Usa in marzo. Si è mosso anche l’ambasciatore americano. Successivamente è partita la contraerea dei francesi. Il presidente Macron ne ha parlato con il premier Conte. Secondo documenti riservati di Safran, la scelta del motore Ge-Avio avrebbe un maggior costo di almeno 80 milioni di euro per la Difesa, inoltre comporterebbe un ritardo nell’entrata in servizio del nuovo elicottero di quasi due anni, con ulteriori oneri. Trapela che l’Esercito vorrebbe il motore Safran, mentre il segretariato generale della Difesa vorrebbe Ge-Avio”.

ALTRI PAESI INTERESSATI

Il nuovo elicottero AW-249 da esplorazione e scorta “è estremamente avanzato e sviluppato in collaborazione con l’Esercito. Auspicabilmente si uniranno a questa sperimentazione altri Paesi europei, speriamo infatti di poter accedere al Fondo europeo della Difesa” ha precisato il numero uno di Leonardo Alessandro Profumo. Al momento oltre alla Polonia, secondo Rid sembrano interessati anche ad altri paesi quali Giappone ed Australia. Il Giappone sta cercando di sostituire gli elicotteri d’attacco Bell AH-1 Cobra. Oltre all’offerta Viper AH-1Z di Bell, la società giapponese Mitsubishi Heavy Industries ha proposto il suo elicottero UH-60J / JA Black Hawk. Ma altri possibili competitor includono Boeing con l’AH-64E Apache e Leonardo con l’AW249 appunto.

I PARTNER NECESSARI PER ACCEDERE ALL’EDF

Se Leonardo punta ad accedere al Fondo europeo della Difesa per il bilancio 2021-2027 occorre in realtà un terzo partner europeo.

Secondo il principio di collaborazione infatti, i progetti devono vedere la partecipazione di almeno tre soggetti giuridici, stabiliti in almeno tre differenti Stati membri (o paesi associati). Per assicurare un’applicazione effettiva di questo principio, la proposta stabilisce che almeno tre di queste aziende, stabilite in almeno due Stati membri o associati, non debbano essere soggette a un controllo effettivo, diretto o indiretto, da parte dello stesso soggetto, né debbano controllarsi a vicenda, per tutta la durata del progetto.

Con l’Edf ci sono in ballo ben 13 miliardi di euro di cui 4,1 miliardi per i progetti di ricerca e fino a 8,9 miliardi per i progetti di sviluppo.

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